Arco di Pegherolo

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Località Piazzole - Piazzatorre (BG)
Quota partenza 800 Mt. Quota di arrivo 1750 Mt.
Dislivello totale 1000 Mt. circa
Sentieri utilizzati n. 134, 13
Ore di salita 2 h. 45' Ore di discesa 2 h. 
Data di uscita 17/09/2022 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri

Sole e temperature elevate. Sentieri ben segnalati fino alla località Prati di Pegherolo. Da qui in poi il percorso diviene più incerto, ma comunque ricco di bolli. Una sola palina, oltre i prati di Pegherolo, segnala la direzione per l'Arco di Pegherolo. Quelle precedenti segnalano solamente i Prati. Tratti di sentiero nella parte finale piuttosto sconnessi e ripidi.

Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
Prima di arrivare al grande ponte dopo la partenza, troveremo una bella fontana sulla destra. Più avanti, prima dei Prati del Pegherolo arriviamo alla fontana della località Sambior, con un crocefisso.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
L'Arco di Pegherolo è una affascinante struttura di roccia risalente ad oltre 200 milioni di anni fa, posta in una incantevole e pochissimo frequentata valle secondaria, che si sviluppa ai piedi dell'omonima montagna della valle Brembana. La natura calcarea di questa zona, sotto la spinta degli agenti atmosferici e del tempo, ha permesso la formazione di questa meraviglia naturale che è molto lontana dai percorsi più battuti e quindi conosciuta da pochi ed ancor meno visitata, come lo testimonia la condizione dei sentieri da percorrere, mai difficili, ma sicuramene poco curati, specialmente nella parte finale. Comunque, per godere di tale curiosità geologica, non serve essere escursionisti esperti: occorrono però passione e allenamento, ed un minimo di attenzione. Oltre all'arco, resterete sicuramente colpiti da alcuni scorci della valle che circonda la zona: selvaggia ed aspra, ma affascinante.
Descrizione percorso
Saliamo la Valle Brembana. Al Piazza Brembana, andiamo verso Piazzatorre. Lungo la strada di fondovalle, dopo la deviazione per Piazzatorre, ad un evidente tornante destrorso, scendiamo lungo una strada asfaltata sulla sinistra. Passiamo tra alcune case (Località Piazzole) e prendiamo una ripida discesa fino ad una strada verso destra con un alto muro di cemento sul quale vediamo alcune frecce di sentieri. Saliamo brevemente questa strada che poi diviene sterrata. Parcheggiamo l'auto sul bordo destro della sterrata ed iniziamo a camminare in salita. La pendenza è regolare ed in breve tende a diminuire. Più avanti la terrata diviene pianeggiante. Superiamo una bacheca sulla sinistra e poi arriviamo ad un curioso scarpone usato come porta fiori ai piedi di un albero. Qui vediamo anche una madonnina ed il bollo del sentiero n. 134. Poco oltre ci imbattiamo in una bella fontana con un sentiero che diparte verso destra e conduce a Piazzatorre, nei pressi del cimitero, altro punto di partenza per questa escursione. Qui una palina ci indica di proseguire per i Prati di Pegherolo, sempre lungo la nostra ampia sterrata. Ora attraversiamo un ponte che passa sopra ad un grosso torrente, spesso asciutto e sul cui fondo si vedono grossi sassi. Oltre il ponte riprendiamo a salire, entrando in un bellissimo bosco. Superiamo un roccione alla nostra destra con un piccolo altarino ai bordi del sentiero. più avanti arriviamo ad un abbeveratoio con un crocefisso (Fonte Sambior). Saliamo più ripidamente fino ad una palina che ci invita ad andare a destra, verso i Prati di Pegherolo, abbandonando il sentiero n. 134. La località dei prati, che raggiungiamo in poche centinia di metri, è veramente piacevole, con alcune case sparse tra l'erba e circondata da fitti abeti. Attraversiamo la località, puntando in diagonale verso sinistra, altre le ultime case. Una leggera traccia è visibile poco sopra di queste e in breve ci conduce nuovamente nel bosco. Ora appaiono alcuni bolli gialli, dipinti sui tronchi delle conifere.Arriviamo poi ad una radura con una casetta isolata. Poi giungiamo ad un rudere sulla destra del sentiero. Perdiamo quota fino ad attraversare una valletta sassosa dove scorre un torrentello, spesso asciutto. Oltre questa ecco una fontanella ricavata da un tronco. Su un albero, poco dopo è possibile vedere una targhetta triangolare nera con il numero 13. Passiamo ora accanto ad alcune alte pareti rocciose, alcune ben visibili, altre seminascoste dalla vegatazione alla nostra sinistra. Ora compaiono anche dei bolli gialli e azzurri, numerosi ed evidenti ed alcuni cartelli con il divieto di caccia. Improvvisamente il bosco si apre e ci lascia intravedere alcuni scorci della Valle del Pagherolo, selvaggia e boscosa, con alcune cime e pinnacoli rocciosi. Torniamo subito nel fitto del bosco. Finalmente ci imbattiamo in una palina che riporta la direzione per l'Arco di Pegherolo. Dobbiamo svoltare verso sinistra ed iniziare a salire molto ripidamente questa scomoda ma visibile traccia. Si tratta del punto più faticoso, con i suoi 400 metri di dislivello. Subito vediamo una scritta gialla su di un masso che segnala la via per l'Arco. Lasciamo  alla nostra sinistra l'ennesima falesia. Poi arrivianmo ad uno scorcio nel bosco che ci lascia dare uno sguardo alla zona. Sempre seguendo i segni gialli ed azzurri ci inerpichiamo nel bosco, facendo attenzione a non scivolare. Il percorso a tratti ci lascia riprendere fiato. Attraversiamo una valletta pietrosa per poi riprendere a salire con molta fatica lungo una ripida serie di tornantini sassosi. Passiamo una zona con vari alberi tagliati ed abbattuti. Le pendenze sono importanti e non lasciano respirare. Superiamo un curioso tronco di abete con enormi bitorzoli. Finalmemnte, dopo un'ultimo ripido tratto sassoso, eccoci al cospetto del maestoso arco roccioso del Pegherolo, alto sulla sinsitra,  sopra il nostro sentiero, come un grande occhio che ci osserva dal cielo. Possiamo proseguire un poco oltre, per osservare l'arco da diverse angolazioni, ma occorre prestare la massima attenzione per via delle pendenze e della natura del terreno. Aggirando l'arco verso destra, è possibile arrivare ad un punto panoramico sul lato opposto, ma occorre molta attenzione. Oltre l'arco, il sentiero prosegue ancora un poco e vale la pena di seguirlo per ammirare alcuni scorci delle cime circostanti e delle profonde vallette che ci circondano. La traccia poi si perde tra erba e ripidi pendii esposti.
Discesa
Torniamo sui nostri passi.

Note
Volendo è possibile effettuare un giro ad anello (percorso in senso opposto dalla maggior parte degli escursionisti); infatti, una volta discesi fino alla palina con le indicazioni per l'arco, anzichè proseguire sul percorso dell'andata, possiamo svoltare verso sinistra percorrendo il versante opposto della Valle di Pegherolo ed arrivare alla località Piazzole in zona cimitero; da qui scendere fino al bivio con la prima fontana incontrata, per poi riprendere la sterrata fino all'auto.
Commenti vari
Peccato che alla partenza dei sentieri in località Piazzole manchino le indicazioni per una meta così affascinante. In realtà le indicazioni per l'arco si trovano partendo dalla chiesa parrocchiale della località Piazzole (ampio parcheggio in zona proloco), prendendo il sentiero che passa alto sopra il cimitero e va ad incontrare quello da noi seguito, presso la prima fontana, poco prima del ponte sul torrente, oppure percorre il versante opposto della valle del Pegherolo e lo incrocia all'unica palina con la scritta dell'arco da me incontrata salendo.
   

Ingrandisci

Ingrandisci

Località Prati di Pegherolo

L'Arco di Pegherolo

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Roccia bianca e cielo azzurro

Omar che rovina la foto

   

Ingrandisci

Ingrandisci

La selvaggia Valle del Pegherolo

Il Monte Pegherolo visto dai pressi dell'Arco