Antimedale - Via Sentieri Selvaggi

 
Zona montuosa Gruppo delle Grigne Località di partenza Fraz. Rancio - Lecco (LC)
Quota partenza 410 Mt. Quota di arrivo 840 Mt.
Dislivello totale

+225 Mt. per l'attacco
+205 Mt. la via (275 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 52
Ore di salita 15' per l'attacco
3 h. 45' la via
Ore di discesa 50'
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 22/02/2009 (agg. 20/01/2019) Difficoltà V+, VI
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Il meteo è stato bello durante tutta la salita. Il sentiero per l'avvicinamento è ben evidente. Quello di discesa inizialmente è molto delicato (attenzione a non smuovere sassi); successivamente s'incontrano dei tratti attrezzati con funi metalliche e catene. La roccia è generalmente ottima lungo tutto il percorso.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito da arrampicata. In via sono presenti pochissime protezioni, occorre dunque portare dei friend e dei cordini per integrare.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
"Sentieri selvaggi" è stata aperta nell'autunno del 1981 da Dario Valsecchi e Delfino Formenti e corre nel settore destro dell'Antimedale, a destra di Apache. Per raggiungerne l'attacco è necessario percorrere le prime due lunghezze della via degli Istruttori ed effettuare una lunghezza di raccordo. L'itinerario si snoda lungo placche, fessure e diedri regalando così un'arrampicata varia e gratificante anche per via del fatto che occorre integrare le protezioni, in quanto la via non è stata inclusa nel lavoro di rifittonatura delle Grigne del 2002.
Tutte le soste hanno una catena con anello di calata (anche se arrugginita. Il 27 gennaio 2017 le vecchie soste sono state sostituite. Ora sono tutte su 2 fix+catena con anello di calata. Vedi note a fine relazione).
Attacco, descrizione della via
Da Lecco seguire le indicazioni per l'ospedale Manzoni e successivamente per la Val Sassina. Non utilizzate la nuova superstrada perché dovreste fare dietro-front per circa 8 Km. Dopo aver oltrepassato il quartiere Malavedo e il ponte poco oltre il Bar Sole, in corrispondenza di uno stretto tornante a destra, si segue a sinistra la via Quarto.
Raggiunta una piazzetta (presente il capolinea dell'autobus) si prende la strada sulla destra che sale repentinamente (ignorare il divieto) sino a raggiungere una sbarra chiusa dove è possibile parcheggiare (attenzione perché i posti disponibili spariscono alla svelta).
Proseguire oltre la sbarra e, al primo tornante, abbandonare la strada asfaltata proseguendo verso sinistra lungo un sentiero che costeggia le reti paramassi sino ad incontrare una palina che indica l'Antimedale e la ferrata del Medale.
Seguire il sentiero che sale nel bosco e aggira delle altre reti metalliche. Raggiunto un canale ghiaioso salirlo sino al cospetto della parete: alla base delle vie i nomi sono scritti con della vernice.
Per raggiungere l'attacco della via Sentieri selvaggi è necessario percorrere i primi due tiri della via degli Istruttori che è la prima che si incontra.

1° tiro "Via degli Istruttori":
salire verticali fino alla sosta per facili rocce gradinate. Non fermarsi alla prima coppia di soste, ma proseguire ancora alcuni metri sfruttandone una più alta. 45 Mt., III+, III, 2 fittoni, 2 soste intermedie (2 fittoni+catena, 2 fittoni).

2° tiro:
i fittoni verso destra sono della via Stelle Cadenti (possibile alternativa). Noi ci alziamo sulla placca subito a sinistra per poi riportarci leggermente a destra e salire in verticale per semplici muretti (verso sinistra si stacca la via La scarpa igienica) fino a quando si riesce a traversare a destra ad un piccolo terrazzino dove sono posizionate due soste. Conviene proseguire ancora un poco verso destra raggiungendo la nuova sosta di partenza della via Apache (2 fix+catena+anello di calata).
40 Mt., IV+, IV-, 4 fittoni, 2 soste intermedie.

3° tiro "Raccordo":
traversare verso destra lungo un'esile cengetta e poi salire tra la vegetazione seguendo un diedro/canale. (Da quando, nel 2012, è stata aperta la via Asen, dal diedro/canale in poi è stata messa una catena che termina proprio all'attacco della via Asen, situato più a destra di Sentieri selvaggi). Seguire la catena; dopo un primo spostamento verso destra ci si alza un poco e poi si traversa ancora verso destra. In questo punto individuare la S0 di Sentieri selvaggi pochi metri sopra alla catena (anni fa si vedeva la scritta "SE" ma questa volta non l'abbiamo vista).
45 Mt., II, III, 1 chiodo, lunga catena ancorata ad alcuni fix.

4° tiro "Via Sentieri Selvaggi":
salire la placchetta a buchi e fessure sino al pulpito dove si trova la sosta (2 fix+catena+anello calata). 25 Mt., V, IV+.

5° tiro:
salire il muretto sovrastante, poi spostarsi leggermente a sinistra per superare una breve placchetta a gocce che conduce al bellissimo diedro fessurato. Superarlo in spaccata, con alcuni passi in dulfer, uscendone poi a sinistra e raggiungendo un pulpitino esposto. Alzarsi ancora un paio di metri e, appena possibile, obliquare a destra sino ad una terrazzino dove si trova la sosta (2 fix+catena+anello calata).
40 Mt., V, VI, V+, 2 spit, 5 chiodi.

6° tiro:
salire nel diedro, vincere uno strapiombetto e proseguire lungo la fessura. Spostarsi un metro a destra e seguire ancora la fessura  fino a quando si può traversare a destra in placca (spit) con l'aiuto di due lame raggiungendo così la sosta (2 fix+catena+maglia rapida).
40 Mt., V+, V, VI-, 1 spit, 1 chiodo.

7° tiro:
alzarsi per 4-5 metri e poi obliquare verso sinistra fino a dei facili gradoni. Qui continuare ad alzarsi facilmente per altri 15-20 Mt. fino ad un forcellino dove si trova l'ultima sosta (2 fix+catena+moschettone). 40 Mt.,
IV+, IV.
Discesa
Traversare verso sinistra (viso a monte) seguendo una vaga traccia e alcuni ometti (e bolli rossi nuovi) fino un primo tratto con cavo metallico. Ci si abbassa fino un secondo tratto attrezzato con catene al termine del quale si scende ripidamente fino a ricongiungersi alla parte più frequentata del sentiero di discesa dall'Antimedale. Traversare ancora verso sinistra (viso a monte) e poi giù fino a raggiungere il canale ghiaioso (numerose catene) che, seguito in discesa, porta in prossimità dell'attacco. Da qui rientrare alla macchina mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento.

Note
Se mai un giorno questa via dovesse essere sistemata sarebbe bello che vengano sostituite le soste ma che non venga aggiunto nulla lungo i tiri. Perderebbe parte della sua bellezza.
Questo momento è arrivato nel 2017...
Venerdì 27 gennaio 2017 Ivo Ferrari e Delfino "Delfix" Formenti (uno dei due apritori di questo itinerario) hanno sostituito tutte le vecchie soste (ormai decisamente arrugginite e di dubbia tenuta) con 2 nuovi fix uniti da catena con anello di calata. La chiodatura lungo i tiri è rimasta inalterata (e ci auguriamo che tale resti). Durante una precedente ricognizione (ed altre successive) è stata bonificata un po' la roccia e ripulita da erba, terra e rovi. Clicca qui per leggere, sul blog di Ivo, il racconto più dettagliato di tutta la vicenda.
Commenti vari
Sconsigliatissima la salita nel periodo estivo causa l'eccessivo caldo.
Altre ripetizioni
Luca e Claudia il 6 dicembre 2009.
Luca e Marco "Bibi" Aber il 20 gennaio 2019. La chiodatura della via è stata aggiornata a questa ripetizione.
   

Ingrandisci

Ingrandisci

Matteo sulla quarta lunghezza, la prima di Sentieri selvaggi

Luca sul quinto tiro appena prima del passaggio in placca

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Matteo nel diedro all'inizio della sesta lunghezza

Marco sul bellissimo sesto tiro (ripetizione del 2019)
 
Ingrandisci Ingrandisci
Matteo alla sesta sosta Dettaglio della parete con i tracciati (sommari) delle vie:
L'altra chiappa, Chiappa, La scarpa igienica,
Degli Istruttori,
Stelle cadenti, Apache, Sentieri selvaggi e Asen