Descrizione generale
Il Pizzo Spazzacaldera è sicuramente la montagna più famosa di tutto il bacino dell'Albigna. Percorrendo l'ultimo tratto della funivia, quasi certamente sarete in grado di vedere arrampicatori che si cimentano con le sue placche e le sue fessure. A partire dagli anni '80 sullo Spazzacaldera sono nati numerosissimi itinerari d'arrampicata e oggi vi sono più di 30 vie di salita con uno sviluppo che va dalle 4 alle 10 lunghezze. Tutte le soste sono attrezzate a spit così come i tiri, ma è fondamentale avere con se dei friend per proteggere ulteriormente. La via "Il mosaico" è il frutto di una combinazione di 3 vie (1° pilastro: R. Rush e H. Furrer nel 1982 - 2° pilastro: R. Rossi, F. Giacomelli, C. Pedroni e D. Scarì nel 1978 - 3° pilastro: P. Niggs e L. Proyer nel 1967) e perciò risulta essere l'itinerario più lungo e, per la sua bellezza, il più frequentato di tutta la parete.
Attacco, Descrizione della via
Salendo al Passo della Maloja (Svizzera), dopo aver oltrepassato Vicosoprano parcheggiare nei pressi della funivia che sale al Lago d'Albigna. L'utilizzo della funivia consente di risparmiare circa due ore e mezzo di camminata per un totale di circa
850 Mt. di dislivello. Dalla stazione d'arrivo imboccare la strada che sale alla casa dei digaioli. Quando si è al cospetto della parete Est del Pizzo Spazzacaldera scendere a destra lungo una traccia sino a giungere all'attacco dove vi è una scritta rossa "Via Felici".
1° tiro:
salire la placca obliquando verso sinistra. Vincere il salto verticale quindi sostare. 45 Mt., IV°, 5 spit, 1 chiodo nascosto nella fessura.
2° tiro:
proseguire lungo la placca sfruttando una lama, al termine della
quale si traversa qualche metro a sinistra in corrispondenza di una vena rocciosa (ottimo appoggio per i piedi).
Si torna a salire in placca piegando leggermente a destra, poi si
superano alcuni metri verticali (maniglie nascoste sulla destra) ed
infine si affronta un metro di aderenza "spietata" (VI°+) prima di
raggiungere la sosta.
45 Mt., V°, V°+, 1 passo di VI°+, 9 spit.
3° tiro:
appena a destra della sosta c'è una grossa lama che sembra staccarsi dalla parete.
Risalirla completamente fino al suo termine dove, con passo delicato,
ci si sposta a destra e per rocce più lavorate si raggiunge
la sosta. 40 Mt, IV°, V°+, VI°, V°, 1 clessidra, 6/7 spit.
4° tiro:
dalla sosta traversare verso destra lungo la cengia. Giunti in prossimità di una sosta con un vecchio cordino si rimontano le facili rocce sino ad agganciare un diedro con una netta fessura che si segue sino al suo termine.
Si raggiunge così la sommità del primo pilastro dove si trova
anche la comoda sosta. 45 Mt., IV°+, V°+, 2 spit.
5° tiro:
dalla sosta salire verticalmente i salti rocciosi che conducono alla base di una parete leggermente strapiombante dove si sosta. Attenzione a qualche masso instabile.
15 Mt., IV°, 1 spit.
6° tiro:
tiro chiave della via. Salire la parete strapiombante sfruttando gli ottimi e solidi appigli. Piegare poi a sinistra seguendo
la fessura obliqua e che si presta molto bene ad accettare friends.
Quando termina si prosegue verticalmente su placca sino a raggiungere la sosta.
45 Mt., V°+, VI°+, 5 spit, 1 chiodo.
7° tiro:
salire la placca sovrastante sino a giungere ad un ampio terrazzo. Questa è la sommità del secondo pilastro. 40 Mt., IV°+, 3 spit.
8° tiro:
dalla sosta stando sulla destra seguire la traccia che
costeggia la parete e scende (rocce semplici) all'intaglio tra il secondo e il terzo pilastro.
Rimontare le rocce e spostarsi a sinistra raggiungendo il diedro che conduce sullo spigolo Nord-Est del terzo pilastro. Si sosta in corrispondenza di una piccola selletta
(spit+chiodo). 50 Mt., I°, III°, IV°+, 2 spit, 1 chiodo.
9° tiro:
seguire il filo dello spigolo sin sotto uno strapiombo giallastro, qui traversare a sinistra su facili rocce sino a giungere ad un terrazzino dove uno spit e un chiodo collegati tra loro indicano la sosta. 30 Mt., V°+,
3/4 spit.
10° tiro:
dalla sosta salire utilizzano la grossa lama. Al suo termine si
attraversa a sinistra per raggiungere rocce più semplice e si
prosegue sino ad oltrepassare lo spigolo. Si sosta su uno spit. Ora si è sulla sommità del terzo pilastro.
30 Mt., VI°, V°+, III°, 1 spit, 1 clessidra con diversi cordini.
si prosegue ora in conserva (o slegati) lungo la cresta Nord-Est senza percorso obbligatorio su difficoltà piuttosto semplici sino a giungere in vetta dove vi è una sosta con anello per la calata. 150 Mt., II°, passi di III°.
Discesa
Dalla vetta si effettua una calata di circa 10 metri sino a raggiungere una cengetta che taglia orizzontalmente la parete. Si prosegue per sentiero sino ad
oltrepassare un colletto (rocce semplici). Proseguire ora lungo l'evidente traccia sino a giungere in un canale abbastanza ripido che va percorso sino ad uno spit con maglia rapida per una calata di circa 20 Mt (in alternativa è possibile scendere arrampicando - II°). Proseguire poi lungo sentiero sino alla diga e alla sottostante stazione della funivia.
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