Descrizione generale
Bellissima arrampicata con
difficoltà contenute su ottima roccia.
Se non si esegue la variante ma si
segue la via fino la fine ci sono solo 2 passaggi difficili; un 5c e
un 6a, evitabile il primo ed azzerabile il secondo!
E' possibile abbandonare la via
alla fine del 13° tiro congiungendosi al sentiero di discesa.
L'arrampicata
si svolge ad un'altezza moderata e l'esposizione è a sud.
E' quindi sconsigliabile ripetere questa via in giornate estive
e troppo calde.
Attacco, descrizione della via
Una volta superata
la dogana seguire l'autostrada in direzione del passo del
Gottardo ed uscire a Quinto (circa 85 Km.).
Girare a sinistra e successivamente
ancora a sinistra. Si attraversa un piccolo centro abitato,
una galleria e la strada inizia ad essere in discesa. Girare
a sinistra seguendo il cartello per Osco, a circa 2 Km da
questo bivio si incontra il paese di Freggio.
Parcheggiare poco prima della
chiesa e seguire la strada che attraversare il paese sulla
sinistra. La strada diventa sterrata e un po' in discesa.
Appena spiana si nota un bivio, seguire il sentiero in salita.
Sul masso c'è una scritta sbiadita "vet via". Da
qui in pochi minuti si arriva all'attacco.
1° tiro:
salire verticalmente su placca appoggiata. 30 Mt., 3c.
2°-3° tiro:
per facili rocce fino alla sosta successiva. 75 Mt., 3b.
4° tiro:
salire leggermente a sinistra con facili movimenti fino ad
una placca. Nella prima parte della stessa si riesce a sfruttare
una piccola fessura, poi aderenza. 35 Mt., 4c.
5° tiro:
verticalmente fino alla sosta. 30 Mt., 3c.
6° tiro:
risalire qualche metro e poi deviare a sinistra su un bel
traverso esposto ma ben ammanigliato. Poi portarsi vicino
alla parete verticale per completare la traversata sfruttando
un'ottima fessura. Sosta su pianta. 40 Mt., 3c.
7° tiro:
salire verticalmente 5 Mt. fino
allo strapiombo (5c) facilmente aggirabile a sinistra. Proseguire
poi con facile traverso a sinistra fino alla sosta. 35 Mt.,
5c aggirabile.
8° tiro:
salire verticalmente per affrontare
il passaggio più difficile della via in un piccolo diedro.
Poi uscire tenendo al destra e risalire una placca al termine
della quale si trova la sosta. 45 Mt., 6a oppure 5a e A0.
9° tiro:
facile traverso verso sinistra. 20 Mt., 3c.
10° tiro:
verticalmente su placca dapprima
appoggiata e appigliata ma che nella parte superiore si rivela
di totale aderenza. 35 Mt., 4c.
11°-12° tiro:
dalla sosta scendere per un paio
di metri le facili roccette per poi salire verticale fino
alla sosta successiva. 55 Mt., 3b-3c.
13° tiro:
impegnativo traverso a sinistra
poco appigliato. Cercare di stare alti nella prima metà per
abbassarsi nella seconda (ossia da dove c'è un cordino inserito
in un fix, ovviamente vietato tirarlo!!!) proseguire poi fino
ad una pianta dove fare sosta. 45 Mt., 5a.
Dal 14° al 23° tiro la via si svolge con difficoltà sempre
contenute senza mai superare il 4b. Dalla sosta su pianta
è necessario proseguire a sinistra un po' di metri evitando
di farsi ingannare della prima serie di fix che si trova (è
la variante).
14° tiro (variante):
proseguire per pochissimi metri a sinistra e attaccare ai
primi fix che si vedono salire in verticale su bella placca.
Passaggio delicato in aderenza e molto verticale poco prima
della sosta. 45 Mt., 5b+.
15° tiro (variante):
sempre in verticale su placca leggermente più appoggiata.
La parte alta offre 2 fessure. Arrivare fino alla pianta a
lato della quale si trova la sosta. 30 Mt., 5c.
16° tiro (variante):
salire dritti fino al primo chiodo,
poi piegare leggermente a sinistra ed infine risalire tutta
la placca molto verticale. 30 Mt., 5c+.
17°-18°-19° tiro (variante):
Alla fine del 16° tiro non abbiamo trovato più nulla di attrezzato.
Probabilmente è possibile salire fino al bosco sommitale tramite
un sentiero che si intravede, comunque noi abbiamo proseguito
su roccia attrezzando 3 lunghezze di circa 35 Mt. l'una con
difficoltà contenute (II°-III°). Attenzione alla roccia
perché non essendo molto frequentata è abbastanza ricoperta
da muschio.
Discesa
Nel bosco cercare una traccia di sentiero da seguire verso
destra (faccia a valle) che in poco meno di due ore conduce
alla sorgente d'acqua vicino all'attacco della via.
Tenere presente che il sentiero
non è molto comodo ed è assolutamente da evitare in caso si
sia fatto buio perché si potrebbe cadere dai numerosi precipizi
sui quali si affaccia.
Qualora si decida per la calata
in doppia tutte le soste (comode) sono attrezzate con anelli
per la calata.
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