Monte Pellegrino/Parete Ovest di Valdesi - Via Stretching

 
Zona montuosa Appennino Siculo - Monti della Conca d'Oro Localitą di partenza Mondello (PA)
Quota partenza 15 Mt. Quota di arrivo 93 Mt.
Dislivello totale +3 Mt. dal parcheggio all'attacco
+75 Mt. la via (85 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 2' dal parcheggio all'attacco
2 h. la via
Ore di discesa 10'
Esposizione Ovest Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 01/01/2014 Difficoltà V, VI-
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Carlo P., Luigi C.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata serena con un lieve venticello. La roccia in via č ottima. 

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente. Prestare attenzione alla gente che arrampica sui monotiri sottostanti.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Solito da arrampicata. Consigliati dei cordini per le clessidre, utili ma non indispensabili dei frends (n. 0.4 e n. 2 Camalot).

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Le pareti di Valdesi costituiscono l'estremitą settentrionale di Monte Pellegrino. Si presentano come una lunga fascia rocciosa alta 70 Mt. circa che separa l'abitato di Mondello da quello dell'Addaura.
Questo itinerario si svolge sulla Parete Ovest dove č presente la falesia principale di Palermo.
La via č stata aperta da Roby Manfrč Scuderi, Giuseppe Maurici e Tonino Paladino il 5 febbraio 1984. Recentemente ripulita e riattrezzata (con cordoni in clessidra) da Luigi Cutietta presenta un'arrampicata con difficoltà contenute ma non da sottovalutare.
La seconda lunghezza è entusiasmante e spettacolare e le difficoltà sono sempre continue fino alla fine.
Attacco, descrizione della via

Da Palermo dirigersi verso il paese di Mondello seguendo la via alberata del viale Diana che poi diventa viale Margherita di Savoia. Prima di raggiungere l'abitato, arrivati allo svincolo con semaforo che incrocia viale dell'Olimpo, prendere la strada a destra che va verso l'Addaura (via Monte Ercta, indicazione per il Santuario di Santa Rosalia). Da qui č ben visibile a destra lo Spigolo Valdesi (con alla base la struttura in cemento denominata bunker); a sinistra dello spigolo la parete prosegue e poi piega a sinistra verso il mare, formando la Parete Ovest. Parcheggiare al bordo della strada verso il limite sinistro della parete. E' facilmente identificabile un pilastro che forma un evidente diedro dove corre la variante del Diedro bianco. Circa 20 metri alla sua destra si trovano gli attacchi delle vie Afafa, Loviggi, Stretching e Favilla (scritte gialle alla base della parete).

1° tiro:
salire per placca, aggirando il tratto difficile sulla destra, fino una zona di rocce più facili tramite le quali si sale fino alla sosta (clessidra con cordone+maglia rapida). 3 metri più a destra è visibile la S1 della via Favilla. 40 Mt., IV+, IV-, 10 clessidre con cordone.

2° tiro:
traversare a sinistra e poi salire in leggero obliquo a destra per ritornare a sinistra a prendere un diedro. Ora in verticale fino un tettino dal quale si esce a destra e si obliqua a destra aggirando uno spigolo. Da qui in verticale raggiungendo in breve la grande cengia erbosa sommitale dove si sosta (da attrezzare su clessidra o pianta). 45 Mt., V+, 10 clessidre con cordone.
Discesa
E' possibile traversare lungamente verso destra (viso a monte) tutta la cengia erbosa fino al suo termine dove si imbocca un canalone che in breve riporta alla base della parete.
Tuttavia è possibile scendere in corda doppia: traversare verso sinistra (viso a monte) fino a raggiungere il primo ancoraggio di calata sul bordo della parete (clessidra con cavo d'acciaio e maglia rapida - difficile da individuare):
1a. calata: 40 Mt. andando leggermente a sinistra sino in cima al pilastro dove termina il Diedro bianco (sosta 2 spit con catena);
2a. calata: 35 Mt. fino a terra.

Note

Brevissimo itinerario che può essere sfruttato in giornate di tempo incerto.

Commenti vari

Nel periodo estivo attenzione alle zecche.

   

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Prima lunghezza

   

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Carlo e Luigi salgono le rocce apparentemente vegetate

Luigi in versione Batman

   

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Inizio del secondo tiro con il golfo di Mondello sullo sfondo

Dettaglio della parete con i tracciati delle vie:
Loviggi, Stretching e
Favilla

   

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