Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Le pareti di Valdesi costituiscono l'estremità settentrionale di
Monte Pellegrino. Si presentano come una lunga fascia rocciosa alta
70 Mt. circa che separa l'abitato di Mondello da quello dell'Addaura.
Questo itinerario si svolge sulla Parete Ovest dove è presente
la falesia principale di Palermo.
La via è stata aperta da Alessandro Bellavista e Roby Manfrè Scuderi il 21 novembre 1982 e rappresenta un itinerario su buona roccia che evita
abilmente i tetti con un'esposta traversata verso destra.
Attualmente la prima lunghezza è utilizzata come monotiro.
Attacco, descrizione della via
Da Palermo dirigersi verso il paese di Mondello seguendo la via
alberata del viale Diana che poi diventa viale Margherita di Savoia. Prima di raggiungere l'abitato, arrivati allo svincolo con semaforo che incrocia viale dell'Olimpo,
prendere la strada a destra che va verso l'Addaura (via Monte Ercta, indicazione per
il Santuario di Santa Rosalia). Da qui è ben
visibile a destra lo Spigolo Valdesi (con alla base la struttura in
cemento denominata bunker); a sinistra dello spigolo la parete
prosegue e poi piega a sinistra verso il mare, formando la Parete
Ovest. Parcheggiare al bordo della strada e raggiungere in breve
l'attacco posto sotto gli strapiombi rossi e appena a destra di una piccola grotta. Scritta sbiadita rossa "papa superstar" in comune con il monotiro "l'ultimo raggio". Il primo tiro sale accanto ad un pilastro bianco dal quale parte, verso destra, un tetto ad arco.
Circa 30 metri più a destra attacca la via delle Clessidre.
1° tiro:
salire il diedro sulla sinistra del pilastro bianco sfruttando gli spit del monotiro "l'ultimo raggio". Appena sotto la catena aggirare verso destra lo spigolo arrotondato del pilastro ed alzarsi in obliquo a destra fino alla sosta (1 grossa clessidra con cordone).
25 Mt., IV, V+, VI-, 6/7 spit.
2° tiro:
traversare lungamente verso destra, con piccoli saliscendi e senza mai alzarsi troppo dal tetto inferiore, fino una nicchietta sopra la quale si trova la sosta (2 spit+cordino+maglia rapida). 35 Mt., V, 4 clessidre con cordone, 4 spit.
3° tiro:
spostarsi un metro a destra e poi salire più o meno in verticale fino all'inizio delle rocce bianche sormontate da strapiombi. Obliquare decisamente a destra evitando gli strapiombi e poi, per facili roccette, si raggiunge la larga cengia erbosa sommitale. Spostarsi un poco a sinistra fino alla sosta (2 spit+cordini +maglia rapida).
35 Mt., VI, VII- oppure A0, V, 4/5 spit, 6 chiodi.
Discesa
E' possibile traversare verso destra (viso a monte) fino ad imboccare un canalone che in breve riporta all'attacco;
oppure più velocemente con un'unica corda doppia da 60 metri che è anche possibile smezzare:
1a. calata: 20 Mt. in verticale fino alla S2 oppure su una sosta dei monotiri più in basso sotto al tettino;
2a. calata: 40 Mt. fino a terra.
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