Monte Pellegrino/Parete Ovest di Valdesi - Via Polpo Gobbo

 
Zona montuosa Appennino Siculo - Monti della Conca d'Oro Località di partenza Mondello (PA)
Quota partenza 15 Mt. Quota di arrivo 78 Mt.
Dislivello totale +3 Mt. dal parcheggio all'attacco
+60 Mt. la via (80 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 2' dal parcheggio all'attacco
2 h. la via
Ore di discesa 20'
Esposizione Ovest Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 08/01/2017 Difficoltà VI/V+, A0
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata abbastanza nuvolosa e con temperature decisamente rigide per la media stagionale di Palermo!
La roccia in via è generalmente ottima. 

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Solito da arrampicata. L'itinerario attualmente è abbondantemente attrezzato quindi risultano superflui sia martello e chiodi che le protezioni veloci. Portare alcuni cordini nel caso siano logori quelli presenti.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Le pareti di Valdesi costituiscono l'estremità settentrionale di Monte Pellegrino. Si presentano come una lunga fascia rocciosa alta 70 Mt. circa che separa l'abitato di Mondello da quello dell'Addaura.
Questo itinerario, aperto da Luigi Cutietta e Francesco Azzaro nel novembre del 2016, si svolge sulla Parete Ovest dove è presente la falesia principale di Palermo. Bella arrampicata su placche e strapiombini con difficoltà costanti. In alcuni tratti si vedono i vicinissimi cordoni della via Facezia.
La nostra dovrebbe essere la seconda ripetizione.
Attacco, descrizione della via

Da Palermo dirigersi verso il paese di Mondello seguendo la via alberata del viale Diana che poi diventa viale Margherita di Savoia. Prima di raggiungere l'abitato, arrivati allo svincolo con semaforo che incrocia viale dell'Olimpo, prendere la strada a destra che va verso l'Addaura (via Monte Ercta, indicazione per il Santuario di Santa Rosalia). Da qui è ben visibile a destra lo Spigolo Valdesi (con alla base la struttura in cemento denominata bunker); a sinistra dello spigolo la parete prosegue e poi piega a sinistra verso il mare, formando la Parete Ovest. Parcheggiare al bordo della strada e raggiungere in breve l'attacco situato quasi all'estremità destra della parete. L'attacco (scritta gialla alla base) si trova circa 15 Mt. a destra della rientranza dove parte la via dei Buchi a sorpresa. Pochi metri più a sinistra si trova l'attacco di Fungo come un turco, mentre più a destra quello di Facezia.

1° tiro:
salire per placchetta articolata e poi superare uno strapiombino. Spostarsi a destra e salire la paretina rossa strapiombante. Sostare (1 clessidra con cordone). 30 Mt., IV, V, VI oppure A0, 1 chiodo, 15-16 clessidre con cordone.

2° tiro:
superare la placca spostandosi inizialmente verso sinistra e poi verso destra fin sotto ad un tettino. Aggirarlo verso sinistra (a destra passa Facezia) e per rocce semplici, e un po' terrose, raggiungere la larga cengia erbosa sommitale dove si attrezza una sosta (pianta). 35 Mt., IV, VI oppure A0, V, IV, 2 chiodi, 8 clessidre con cordone.
Discesa
Alzarsi leggermente e traversare verso destra (viso a monte) imboccando un canalone che in breve riporta alla base della parete.

Note
Luigi: "Il nome è nato parlando con Francesco delle sensazioni provate in via. La scoperta di una clessidra chiave è stata determinante come quando nella pesca subacquea esplode l'emozione scoprendo la tana del polpo inseguito. un vero e proprio colpo gobbo. Da qui il gioco di parole è stato facile...".
Commenti vari

Brevissimo itinerario che può essere sfruttato in giornate di tempo incerto.
Nel periodo estivo attenzione alle zecche.

   

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Claudia sui primi metri della via

Lo strapiombino rossastro che caratterizza la prima lunghezza

   

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Claudia sul primo tiro

Seconda lunghezza

   
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Dettaglio della parete con i tracciati delle vie: Polpo gobbo e Facezia
   

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