Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Le pareti di Valdesi costituiscono l'estremità settentrionale di
Monte Pellegrino. Si presentano come una lunga fascia rocciosa alta
70 Mt. circa che separa l'abitato di Mondello da quello dell'Addaura.
Questo itinerario, aperto da Luigi Cutietta e Giuseppe Severino
nell'agosto del 2015, si svolge sulla Parete Ovest dove è presente
la falesia principale di Palermo. La seconda lunghezza è caratterizzata da un evidente e bel diedro. In alcuni tratti si vedono i vicinissimi cordoni della via Polpo gobbo.
Attacco, descrizione della via
Da Palermo dirigersi verso il paese di Mondello seguendo la via
alberata del viale Diana che poi diventa viale Margherita di Savoia. Prima di raggiungere l'abitato, arrivati allo svincolo con semaforo che incrocia viale dell'Olimpo,
prendere la strada a destra che va verso l'Addaura (via Monte Ercta, indicazione per
il Santuario di Santa Rosalia). Da qui è ben
visibile a destra lo Spigolo Valdesi (con alla base la struttura in
cemento denominata bunker); a sinistra dello spigolo la parete
prosegue e poi piega a sinistra verso il mare, formando la Parete
Ovest. Parcheggiare al bordo della strada e raggiungere in breve
l'attacco situato quasi all'estremità destra della parete. L'attacco (scritta gialla alla base) si trova sotto e appena a destra di un grosso eucalipto sopra il quale si trova la grotta della S1. Pochi metri più a sinistra attaccano le vie Polpo gobbo e Fungo come un turco.
1° tiro:
dritti superando sulla destra due muretti leggermente strapiombanti. Alzarsi ancora un paio di metri e spostarsi a sinistra raggiungendo la grotta dove si sosta (clessidra con cordone). 15 Mt., V, 1 chiodo, 3 clessidre con cordone.
2° tiro:
traversare un paio di metri a destra ed alzarsi superando uno strapiombino. Obliquare leggermente a destra e poi dritto puntando all'evidente diedro che si segue fino in sosta
(3 clessidre+1 chiodo+cordoni).
30 Mt., VI oppure A0, V+, VI oppure A0, V+, 3 chiodi, 10 clessidre con cordone.
3° tiro:
non seguire i cordoni verso sinistra (via Polpo Gobbo) ma salire dritti fin sotto lo strapiombino e superarlo facilmente sulla destra. Obliquare leggermente a sinistra per rocce più semplici fino alla larga cengia erbosa sommitale dove si attrezza una sosta (clessidra).
20 Mt., IV+, IV, 1 chiodo, 4 clessidre con cordone.
Discesa
Alzarsi leggermente e spostarsi verso destra (viso a monte) imboccando un canalone che in breve riporta alla base della parete.
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