Laguna Esmeralda y Glaciar Ojo de Albino

 
Zona montuosa Cordillera de los Andes, ande patagoniche australi Località di partenza Ushuaia (Argentina)
Quota partenza 150 Mt. Quota di arrivo 1041 Mt.
Dislivello totale + 890 Mt. Data di uscita 01/02/2005
Ore di salita

1 h. per la Laguna
2 h. dalla Laguna al Glaciar

Ore di discesa

2 h. 30'

Sentieri utilizzati Non numerati Giudizio sull'escursione Molto bella
Sass Balòss presenti Luca, Bertoldo Difficoltà EEA
Persone esterne presenti

Federico, Juan Cruz, Juan Martin.

Condizioni climatiche e dei sentieri

Giornata nuvolosa e fredda. Per il pranzo abbiamo cercato un posto al riparo dal forte vento. Il sentiero è ben visibile e per la seconda parte segnalato da ometti. La prima ora di camminata si svolge in parte in una torbiera, è quindi necessario avere degli scarponi adatti.

Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
Durante la salita si incontra acqua. Nonostante in questi luoghi l'acqua sembri incontaminata è suggeribile portarsi una bottiglia comprata al supermarket.
Punti di appoggio

Non ci sono punti di appoggio durante tutta la salita. Poco oltre il posteggio della macchina vi è il rifugio Nunatak.

Materiale necessario oltre al tradizionale
Portarsi sempre la giacca a vento anche se c'è bel tempo perché in Patagonia il tempo cambia con facilità e mettete i ramponi nello zaino se avete intenzione di passeggiare sul ghiacciaio.
Nella prima parte del percorso si cammina per torbiere. Se non volete bagnarvi i piedi sono necessarie scarpe impermeabili e alte. Ottimo un paio di ghette.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione Generale
Bella camminata in un ambiente molto suggestivo. Le agenzie di Ushuaia vendono e classificano la salita al Glaciar Ojo de Albino come escursione 'molto difficile'. Noi ci siamo appoggiati ad una agenzia essendo sprovvisti di ramponi e di automobile per raggiungere il sentiero. Di fatto l'escursione non presenta difficoltà per le persone che hanno un minimo d'esperienza in montagna. Prima di salire ad ogni persona vengono dati dei ramponi ma il tempo che si passa sul ghiacciaio è veramente irrisorio. E' più che altro un modo per far dire al "classico turista" di essere stato su un ghiacciaio.
Descrizione Percorso

Da Ushuaia imboccare la Ruta Nacional n. 3 e percorrerla per 20 Km. Dopo aver attraversato una valle stretta, in prossimità di una curva verso destra vi è un cartello in legno che indica il Rifugio Nunatak e poco dopo uno spiazzo dove parcheggiare l'autovettura.
Dal posteggio imboccare il sentiero che in pochi minuti conduce al Rifugio. Diverse agenzie che vendono l'escursione a Ushuaia si appoggiano a questo Rifugio per noleggiare ramponi e stivali in plastica. E' sconsigliabile indossare stivali di plastica per camminare per cui se avete la possibilità di utilizzare delle vostre scarpe impermeabili fatelo.
Proseguire poi con il sentiero che in breve vi conduce ad una castorera. Oltrepassarla camminando in direzione del ghiacciaio. Si attraversa una torbiera (traccia di sentiero ben visibile) per poi addentrarsi nel bosco. Qui il sentiero diviene largo ma spesso il terreno è fangoso.
Dopo circa 1 h. di camminata arriverete alla Laguna Esmeralda (o Laguna Perdida 450 Mt. circa). Costeggiate la laguna stando sulla piccola striscia di sabbia di destra e scavalcando ove necessario dei tronchi d'albero abbattuti dai castori. Per costeggiare la laguna sono necessari circa 15 minuti. Al termine della laguna il sentiero prosegue in direzione del ghiacciaio e inizia a guadagnare quota. Ora il terreno è migliore.
Il sentiero ufficiale prosegue per il centro della valle ed è segnalato qua e là con degli ometti. Una delle due guide presenti (Federico) ha espresso il desiderio di tentare la salita per un percorso alternativo. Noi l'abbiamo subito assecondato. Dopo un grosso masso, posizionato a sinistra del sentiero, che offre possibilità di proteggersi in caso di pioggia, proseguire per circa 15 minuti e poi abbandonare il sentiero principale per piegare a sinistra in direzione di una cascata. Portarsi, quando possibile, a destra del corso d'acqua e risalire le roccette (passaggi di II°) fino a giungere al termine delle stesse, dove inizia il Glaciar Ojo de Albino.
Dopo aver cercato un punto al riparo dal vento ed aver pranzato, abbiamo messo i ramponi e fatto una breve camminata sul ghiacciaio.
Discesa
E' possibile scendere dal percorso di salita 'alternativo' oppure dal percorso 'ufficiale' (segnalato con ometti) fino a raggiungere il grosso masso dove si ha eseguito l deviazione, e da li riprendere il sentiero utilizzato per la salita.

Note
Durante il percorso in macchina da Ushuaia non potrete fare a meno di ammirare il Monte Olivia e immaginare di scalarlo. Dalle nostre informazioni risulta che il Monte sia costituito da roccia prevalentemente marcia e parecchie persone siano morte durante la salita.
Commenti vari
Nella seconda parte della salita le suole degli scarponi di Juan Cruz hanno ceduto. A lui una nota di merito per aver portato a termine la salita (e discesa).
   
La laguna Esmeralda
Riflesso nella laguna Esmeralda
   
Pianta abbattuta dai castori
Tutti i partecipanti lungo la variante di salita
   
Facendo due passi sul glaciar Ojo de Albino, sullo sfondo la laguna Esmeralda
Il monte Olivia visto dal Canale de Beagle
   
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