Tognazza - Via Danilo Busin

 
Zona montuosa Lagorai - Cima d'Asta Località di partenza Passo Rolle (TN)
Quota partenza 1985 Mt. (Albergo Vezzana) Quota di arrivo 2209 Mt.
Dislivello totale

-50 +54 Mt. per l'attacco
+220 Mt. la via (220 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 25' per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa 20'
Esposizione Est/Sud-est Giudizio sull'ascensione Sufficiente
Data di uscita 22/05/2016 Difficoltà VI+, A0
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Diego, Sabrina.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata con temperature gradevoli; nel pomeriggio un vento ha reso un po' fastidioso il superamento delle ultime due lunghezze. I sentieri che si percorrono sono abbastanza evidenti. Quello di accesso necessita, in alcuni punti, un po' d'attenzione per via dell'erba alta e di qualche passaggio d'arrampicata. La roccia è buona lungo tutto il percorso.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Albergo Vezzana, posto in corrispondenza di Passo Rolle.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito materiale d'arrampicata. La via è protetta con diversi chiodi; portare friend, nut e cordini per integrare. Tutte le soste sono attrezzate su fix con anelli per la calata.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La Tognazza è la prima cima orientale della Catena del Lagorai. Il versante nord è interessato da numerose piste da sci ed impianti di risalita, ma il versante est e sud-est invece è caratterizzato da un'imponente lavagna di porfido che guarda il gruppo delle Pale di San Martino.
I primi itinerari alpinistici risalgono agli anni '60 ma gran parte dello sviluppo di questa parete lo si deve alla Scuola Alpina delle Fiamme Gialle e al forte arrampicatore Maurizio Zanolla (Manolo).
L'itinerario qui descritto è stato salito da Renato Reali e Francesco Angeli il 31 gennaio del 1968 e sale lungo un percorso logico sino alla sommità. Diedri, camini e fessure si alternano regalando un'arrampicata varia e sempre sostenuta. In alcuni tratti l'erba può infastidire la progressione.
L'itinerario ricorda Danilo Busin, istruttore di roccia delle Fiamme Gialle originario di Caviola (frazione di Falcade) nonché bravo fondista. Dopo il congedo continuò a fare il muratore e morì folgorato nel tentativo di salvare due compagni. Questo il necrologio apparso sul bollettino della parrocchia nell'aprile del 1966:
"Altro fattaccio, che ha desolato l'intera parrocchia, è stata la tragica morte di Danilo Busin, avvenuta a Selva di Val Gardena nel pomeriggio del 14 settembre. Mentre stavano lavorando su una casa in costruzione, due operai urtarono, con una spranga di ferro, i fili di alta tensione e vi rimasero fulminati. Nel generosissimo e disperato tentativo di liberarli dalla terribile sorte, Danilo si gettava sui due... e a sua volta rimase fulminato. Danilo era conosciutissimo e godeva di una universale stima. Giovane veramente buono e, nonostante i suoi 26 anni, di una rara maturità. Oltre che muratore e carpentiere, fu azzurro di fondo, maestro di sci e maestro di roccia. Ai suoi funerali, ove fu esaltato il suo eroico atto al valor civile, oltre che tutta la popolazione di Caviola, ci fu una nutrita rappresentanza di compagni di lavoro e di atleti dello sci. Ai familiari le nostre rinnovate cristiane condoglianze".

Attacco, descrizione della via
Raggiungere passo Rolle e parcheggiare in corrispondenza dell'albergo Vezzana. Dietro l'albergo parte un piccolo sentiero che in breve conduce alla falesia delle Fiamme Gialle, struttura normalmente molto frequentata. Sulla sinistra della falesia si stacca una piccola traccia, talvolta disturbata dalla vegetazione, che con diversi sali/scendi e qualche piccolo passo d'arrampicata conduce all'imponente parete della Tognazza. Superare la via del Vento, l'adiacente Baby Jan (placchetta all'attacco) e spostarsi verso sinistra per altri 50 metri circa. L'attacco è situato sotto la verticale di un diedro netto molto liscio (visibili dei chiodi, uno con un cordino bianco). Pochi metri a destra si trova l'attacco della via Flower Power (Roly Galvagni, Diego Filippi 2009 - placchetta con nome all'attacco).

1° tiro:
salire le facili rocce e portarsi sotto il diedro. Salirlo con arrampicata tecnica molto impegnativa e poco proteggibile. 30 Mt., VI+, forse VII, 4 chiodi. In alternativa, soluzione da noi adottata ed indicata anche nelle monografie dedicate alla Tognazza, è possibile evitare questa lunghezza salendo lungo la via Flower Power (visibili diversi fix). Quando la via piega a destra, mediante facile cengia, spostarsi a sinistra sino alla sosta (2 fix con anelli). 45 Mt., 5c, 5 fix.

2° tiro:
aggirare uno spigoletto a sinistra della sosta e rimontare la parete (chiodo rotto). Proseguire in verticale e mediante rocce un po' erbose raggiungere la sosta (2 fix con anelli). 35 Mt., V, V+, 4 chiodi.

3° tiro:
alzarsi in verticale e portarsi a sinistra in direzione di una fessura che poi diviene camino (soprannominato "Antro vergognoso"). Salire con difficoltà e poi portarsi a destra; continuare in verticale sino alla sosta (2 fix con anelli).
40 Mt., V+, VI, 4 chiodi, 1 sosta intermedia su 2 chiodi.

4° tiro:
spostarsi a destra. Non raggiungere la bella fessura di destra (fix della via Flower Power) ma salire in verticale mediante roccia disturbata dall'erba (chiodi nascosti). Un passo impegnativo consente di guadagnare la sosta (2 fix con anelli). 20 Mt., V+, VI, 4 chiodi.

5° tiro:
alzarsi per rocce più semplici e traversare verso destra mediante una facile rampa. Oltrepassare un diedro aperto e mediante balze erbose raggiungere la comoda sosta (1 fix+1 fix con anello). 45 Mt., IV, III, 1 sosta intermedia (2 fix+catena+anello).

6° tiro:
salire la placca sfruttando la fessura a destra della sosta. Al termine spostarsi in obliquo a sinistra passando sotto a dei tetti. Continuare nel diedro sino alla sosta (2 fix con anelli)
. 20 Mt., A0, VI+, A0, 7 chiodi.

7° tiro:
lunghezza impegnativa. Dalla sosta alzarsi sfruttando il diedro e le fessure. Spostarsi poi a destra, aggirare lo spigolo ed alzarsi. Un delicato traverso a destra conduce ad un diedrino dal quale, raggiunto uno sbarramento si esce con difficoltà a destra. Oltre i mughi si trova la sosta (2 fix con anelli). 30 Mt., VI+ forse VII-, V, VI+, 4 chiodi.
Discesa
Seguendo deboli tracce attraversare i prati sino a raggiungere le piste da sci. Da qui scendere comodamente a Passo Rolle e all'albergo Vezzana.

Commenti vari
La parete, data la vicinanza alla strada e la facile discesa in corda doppia, risulta ottimale in caso di giornate incerte.
   

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La prima lunghezza. Diego sfrutta la variante.

Terzo tiro - entusiasmante!

   

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Diego sul quarto tiro

Penultilma lunghezza

   

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La parete della Tognazza con i tracciati delle vie: Danilo Busin e Baby Jan

   

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