Descrizione
generale
Si tratta di una via da non sottovalutare. L'avvicinamento avviene alternando il sentiero a dei semplici passaggi d'arrampicata e l'unica difficoltà che presenta è la possibile perdita d'orientamento causata da innumerevoli ometti presenti lungo il tracciato. Trattandosi di una via normale, gli apritori, ovviamente, cercarono i punti più deboli ricercando così una via logica e girando intorno alla montagna. La via può sembrare quindi abbastanza discontinua.
Attacco, descrizione della via
Da Windhoek seguire la strada statale B1 sino a Okahandja quindi svoltare sulla B2 in direzione di Swakopmund. Oltrepassare Karibib e Usakos quindi seguite la strada D1918 per 17 Km. e svoltate a destra sulla D3716. Proseguite sino a raggiungere il villaggio di Groot Spitzkoppe in corrispondenza del quale troverete le indicazioni per l'ingresso al parco.
Il parco è composto da due gruppi di montagne. Il primo gruppo è composto da una serie di vette simili tra lo loro che portano il nome di Pontok. Il secondo, quello alpinisticamente più importante è lo "Spitzkoppe". All'interno del parco una rete di strade sterrate vi guiderà tra i vari settori. Alla reception troverete inoltre una grossa cartina del parco che vi aiuterà ad orientarvi. Per accedere all'attacco della via Normale occorre scavalcare un cancello posto tra i Pontoks e lo Spitzkoppe, ma se comunicherete le vostre intenzioni alla reception, il guardiaparchi vi darà la chiave del lucchetto del cancello... così facendo potrete arrivare all'attacco del sentiero di avvicinamento in macchina.
Oltrepassato il cancello, seguire la strada che sulla sinistra costeggia lo Spitzkoppe. Quasi al termine della parete c'è una piccola deviazione che porta al vecchio campo; qui è possibile pernottare in modo da poter attaccare presto la parete. Dal campo si costeggia verso sinistra la parete (viso a monte) per circa una ventina di metri sino ad incontrare degli ometti che indicano il sentiero. Seguendo gli ometti raggiungere l'attacco ma occorre fare attenzione a non perdersi. Conviene
partire alle prime luci dell'alba.
Il sentiero d'attacco termina in corrispondenza di una gola-camino con dei massi incastrati. Salendo i primi metri si raggiunge un comodo terrazzo dove attrezzare la sosta.
1° tiro:
aggirare a destra il grande masso e salire in arrampicata sino al termine del
diedro. Sulla sinistra si trova una sosta attrezzata per la calata, ma conviene continuare lungo la traccia e sostare sulle radici di una
pianta posta sotto una placca. 45 Mt., IV+, III, I.
2° tiro:
superare la placca e proseguire sino alla base di un buio e stretto camino. Salirlo
al suo interno sino a sbucare su una terrazza con massi incastrati
sui quali attrezzare la sosta. Fate attenzione a non allontanarvi troppo dal camino
perché le corde rischiano di incastrarsi.
40 Mt., I, V+, VI-, III.
Proseguire slegati lungo la traccia, vincere un piccolo salto in placca,
e seguire ancora la traccia (qualche ometto lungo il percorso) sino a raggiungere la base di
due camini. Portarsi sotto quello di sinistra ed attrezzare una
sosta. Circa 400 Mt., I, 2 passi di III.
3° tiro:
salire nel buio camino sino a quando questo diviene molto stretto. Strisciare nella feritoia di 50
cm. sino a uscire su di un comodo ripiano dove attrezzare una sosta
su masso incastrato. 40 Mt., IV+, V, III.
4° tiro:
scendere seguendo l'evidente e facile traccia, superare un salto
di 2 metri in arrampicata e raggiungere il terrazzino dove c'è una sosta attrezzata
(2 spit con catena ed anello di calata con una scritta in nero "Standard").
35 Mt., II, IV+, III.
5° tiro:
la via originale prevede una calata in doppia di 10 metri per
raggiungere la cengia sottostante che poi si segue verso destra per circa una ventina di metri sino a raggiungere una parete con gli appigli scavati dai primi salitori. Questa linea di salita prevedeva
però la necessità di lasciare una corda nella calata per
un'eventuale ritirata. Per ovviare a questo problema è stata attrezzata una variante.
Dalla sosta attrezzata salire la placca sovrastante e proseguire verso destra sino a raggiungere la base di una fessura che poi diventa camino dove si attrezza la sosta. 50 Mt., VI-, V+, III, II, 3 spit.
6° tiro:
salire lungo la fessura/camino obliqua verso sinistra. Attrezzare la sosta poco prima che questa divenga verticale.
35 Mt., IV+, V.
7° tiro:
salire per pochi metri e uscire a sinistra. Proseguire fino alla
soprastante comoda terrazza. Portarsi verso destra alla base di un camino formato da un grande masso appoggiato dove si trova un vecchio chiodo. Sosta da
integrare. 25 Mt., V, IV, II.
8° tiro:
salire all'interno del camino, indi spostarsi sulla sinistra e seguire la grande fessura al termine della quale si prosegue in placca e si traversa verso destra. Si sosta
a ridosso dell'enorme masso che forma il camino sottostante, in
prossimità di uno spit.
30 Mt., V, V+.
9° tiro:
portarsi alla base dello stretto camino e salirlo sino ad uscirne sulla destra dopo uno spit. Proseguire su roccia non sempre buona sino a quando è possibile
attraversare il camino portandosi sul suo lato sinistro (viso a monte). Si sosta su spit in corrispondenza di una cengetta.
30 Mt., V+, IV+, IV, III, 1 spit.
10 tiro:
camminare lungo la cengia verso sinistra (circa 10 Mt.), indi rimontare la semplice placca che conduce alla vetta. 20 Mt., III.
Discesa
Dalla vetta tornare sulla cengia e spostarsi pochi metri a
sinistra (viso a monte) dove si trova la prima sosta per la calata.
1a doppia: 55 Mt. spostandosi leggermente sinistra;
2a doppia: 50 Mt. alcuni nel vuoto fino ad una aerea lama. Di fronte
alla lama si trova l'ancoraggio per la successiva calata;
3a doppia: 45 Mt. si arriva fino alla base del secondo buio camino
(l'inizio del 3° tiro).
Da qui seguire a ritroso la traccia percorsa in salita sino a raggiungere la sommità del camino del secondo tiro
(la seconda sosta). Guardando a valle tenere la sinistra e raggiungere
l'ancoraggio dal quale si effettua la
4a doppia: 30 Mt.
In breve si scende lungo la traccia fino all'ultimo ancoraggio.
5a doppia: 10/15 Mt. sino a raggiungere l'attacco.
Ripercorrere a ritroso il lungo sentiero d'avvicinamento.
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