Great Spitzkoppe - Normal Route

 
Zona montuosa Spitzkoppe Località di partenza Spitzkoppe Village (Namibia)
Quota partenza 1170 Mt. Quota di arrivo 1728 Mt.
Dislivello totale +320 Mt. per l'attacco
+243 Mt. la via (750 circa lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 55' per l'attacco
5 h. la via
Ore di discesa 50'
Esposizione Est, nord Giudizio sull'arrampicata Molto bella
Data di uscita 13/02/2007 Difficoltà V+, VI- (16, 17 gradazione locale)
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

La giornata è stata ottima. L'avvicinamento è abbastanza complicato perché sull'intero versante sono disseminati numerosi ometti che possono condurre fuori strada. La qualità della roccia varia drasticamente a seconda dell'esposizione al sole. Comunque buona parte della via si svolge in camini all'ombra e ci sentiamo di dire che nel complesso la roccia è buona.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
No, portarne un buon quantitativo (3/4 litri a testa).
Punti di appoggio
L'ufficio dei guardiaparchi.
Materiale necessario oltre al tradizionale

La via è protetta con soli 5 spit di progressione, quindi risulta indispensabile portare alcuni friends di diverse misure (dal n° 1 al 5 Camalot), dei cordini ed eventualmente una serie di dadi.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Si tratta di una via da non sottovalutare. L'avvicinamento avviene alternando il sentiero a dei semplici passaggi d'arrampicata e l'unica difficoltà che presenta è la possibile perdita d'orientamento causata da innumerevoli ometti presenti lungo il tracciato. Trattandosi di una via normale, gli apritori, ovviamente, cercarono i punti più deboli ricercando così una via logica e girando intorno alla montagna. La via può sembrare quindi abbastanza discontinua.
Attacco, descrizione della via
Da Windhoek seguire la strada statale B1 sino a Okahandja quindi svoltare sulla B2 in direzione di Swakopmund. Oltrepassare Karibib e Usakos quindi seguite la strada D1918 per 17 Km. e svoltate a destra sulla D3716. Proseguite sino a raggiungere il villaggio di Groot Spitzkoppe in corrispondenza del quale troverete le indicazioni per l'ingresso al parco.
Il parco è composto da due gruppi di montagne. Il primo gruppo è composto da una serie di vette simili tra lo loro che portano il nome di Pontok. Il secondo, quello alpinisticamente più importante è lo "Spitzkoppe". All'interno del parco una rete di strade sterrate vi guiderà tra i vari settori. Alla reception troverete inoltre una grossa cartina del parco che vi aiuterà ad orientarvi. Per accedere all'attacco della via Normale occorre scavalcare un cancello posto tra i Pontoks e lo Spitzkoppe, ma se comunicherete le vostre intenzioni alla reception, il guardiaparchi vi darà la chiave del lucchetto del cancello... così facendo potrete arrivare all'attacco del sentiero di avvicinamento in macchina.
Oltrepassato il cancello, seguire la strada che sulla sinistra costeggia lo Spitzkoppe. Quasi al termine della parete c'è una piccola deviazione che porta al vecchio campo; qui è possibile pernottare in modo da poter attaccare presto la parete. Dal campo si costeggia verso sinistra la parete (viso a monte) per circa una ventina di metri sino ad incontrare degli ometti che indicano il sentiero. Seguendo gli ometti raggiungere l'attacco ma occorre fare attenzione a non perdersi. Conviene partire alle prime luci dell'alba.
Il sentiero d'attacco termina in corrispondenza di una gola-camino con dei massi incastrati. Salendo i primi metri si raggiunge un comodo terrazzo dove attrezzare la sosta.

1° tiro:
aggirare a destra il grande masso e salire in arrampicata sino al termine del diedro. Sulla sinistra si trova una sosta attrezzata per la calata, ma conviene continuare lungo la traccia e sostare sulle radici di una pianta posta sotto una placca. 45 Mt., IV+, III, I.

2° tiro:
superare la placca e proseguire sino alla base di un buio e stretto camino. Salirlo al suo interno sino a sbucare su una terrazza con massi incastrati sui quali attrezzare la sosta. Fate attenzione a non allontanarvi troppo dal camino perché le corde rischiano di incastrarsi.
40 Mt., I, V+, VI-, III.

Proseguire slegati lungo la traccia, vincere un piccolo salto in placca, e seguire ancora la traccia (qualche ometto lungo il percorso) sino a raggiungere la base di due camini. Portarsi sotto quello di sinistra ed attrezzare una sosta. Circa 400 Mt., I, 2 passi di III.

3° tiro:
salire nel buio camino sino a quando questo diviene molto stretto. Strisciare nella feritoia di 50 cm. sino a uscire su di un comodo ripiano dove attrezzare una sosta su masso incastrato. 40 Mt., IV+, V, III.

4° tiro:
scendere seguendo l'evidente e facile traccia, superare un salto di 2 metri in arrampicata e raggiungere il terrazzino dove c'è una sosta attrezzata (2 spit con catena ed anello di calata con una scritta in nero "Standard"). 35 Mt., II, IV+, III.

5° tiro:
la via originale prevede una calata in doppia di 10 metri per raggiungere la cengia sottostante che poi si segue verso destra per circa una ventina di metri sino a raggiungere una parete con gli appigli scavati dai primi salitori. Questa linea di salita prevedeva però la necessità di lasciare una corda nella calata per un'eventuale ritirata. Per ovviare a questo problema è stata attrezzata una variante.
Dalla sosta attrezzata salire la placca sovrastante e proseguire verso destra sino a raggiungere la base di una fessura che poi diventa camino dove si attrezza la sosta. 50 Mt., VI-, V+, III, II, 3 spit.

6° tiro:
salire lungo la fessura/camino obliqua verso sinistra. Attrezzare la sosta poco prima che questa divenga verticale. 35 Mt., IV+, V.

7° tiro:
salire per pochi metri e uscire a sinistra. Proseguire fino alla soprastante comoda terrazza. Portarsi verso destra alla base di un camino formato da un grande masso appoggiato dove si trova un vecchio chiodo. Sosta da integrare. 25 Mt., V, IV, II.

8° tiro:
salire all'interno del camino, indi spostarsi sulla sinistra e seguire la grande fessura al termine della quale si prosegue in placca e si traversa verso destra. Si sosta a ridosso dell'enorme masso che forma il camino sottostante, in prossimità di uno spit. 30 Mt., V, V+.

9° tiro:
portarsi alla base dello stretto camino e salirlo sino ad uscirne sulla destra dopo uno spit. Proseguire su roccia non sempre buona sino a quando è possibile attraversare il camino portandosi sul suo lato sinistro (viso a monte). Si sosta su spit in corrispondenza di una cengetta. 30 Mt., V+, IV+, IV, III, 1 spit.

10 tiro:
camminare lungo la cengia verso sinistra (circa 10 Mt.), indi rimontare la semplice placca che conduce alla vetta. 20 Mt., III.
Discesa
Dalla vetta tornare sulla cengia e spostarsi pochi metri a sinistra (viso a monte) dove si trova la prima sosta per la calata.
1a doppia: 55 Mt. spostandosi leggermente sinistra;
2a doppia: 50 Mt. alcuni nel vuoto fino ad una aerea lama. Di fronte alla lama si trova l'ancoraggio per la successiva calata;
3a doppia: 45 Mt. si arriva fino alla base del secondo buio camino (l'inizio del 3° tiro).
Da qui seguire a ritroso la traccia percorsa in salita sino a raggiungere la sommità del camino del secondo tiro (la seconda sosta). Guardando a valle tenere la sinistra e raggiungere l'ancoraggio dal quale si effettua la
4a doppia: 30 Mt.
In breve si scende lungo la traccia fino all'ultimo ancoraggio.
5a doppia: 10/15 Mt. sino a raggiungere l'attacco.
Ripercorrere a ritroso il lungo sentiero d'avvicinamento.

Note
Il periodo migliore per effettuare la salita va da aprile ad agosto quando il clima è più fresco. In questo periodo però le giornate risultano un po' corte. Negli altri mesi è consigliato attaccare la via al mattino presto quando parte della parete è ancora in ombra (iniziare l'avvicinamento prima dell'alba).
Seppure siamo davanti ad una via normale la salita non va sottovalutata per via del lungo e difficile avvicinamento e dell'elevata temperatura che può essere devastante. Noi avevamo tentato una prima ascensione il 22 gennaio ma in corrispondenza del sesto tiro, quando l'acqua era ormai da tempo terminata ed i 40 gradi ci avevano distrutto, abbiamo ritenuto utile proclamare il dietro-front.
Commenti vari

Sulla vetta abbiamo lasciato la fotografia di Livio, a cui dedichiamo la salita.

   
Il versante nord dello Spitzkoppe
Bertoldo durate l'avvicinamento tra i massi infuocati dall'alba
   
Bertoldo in uscita dal camino del secondo tiro
Luca alla seconda sosta
   

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Luca all'inizio del camino del terzo tiro

Matteo alle prese con la feritoia del terzo tiro

   

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A sinistra Bertoldo sul sesto tiro e, a destra, sul settimo

   

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A sinistra ancora Matteo sulla nona ed ultima sosta, a destra in vetta mentre compila il libro di vetta

   

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I due Sass contenti di essere in vetta
posano con il gilet del Cai di Bergamo

Luca mentre compila il libro di vetta
dopo aver attaccato la foto di Livio

   

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La vetta ed il desertico paesaggio circostante

Panorama da una finestra naturale

   

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Strane conformazioni granitiche

 
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