Descrizione generale
Spigolo Ovest della Prima Torre del Sella aperto dalla formidabile cordata Steger-Holzner nel 1928. La via segue una linea logica e le difficoltà non sono mai eccessive. La via valutata dagli apritori come un IV+ non è mai banale e le successive (e numerose) ripetizioni hanno fatto si che la roccia divenisse sempre più unta aumentando così le difficoltà.
Nelle lunghezze più facili la chiodatura è scarsa mentre risultano ben protette le ultime lunghezze dove le difficoltà sono maggiori. E' possibile integrare facilmente le protezioni utilizzando dei friend e sfruttando delle clessidre.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere in macchina il Passo Sella e parcheggiare nei pressi
dell'hotel Maria Flora.
Poco prima dell'hotel (salendo da Canazei) in prossimità della fermata dell'autobus (palina) parte il sentiero che dolcemente sale in direzione delle Torri e del Piz Ciavazes. Appena oltrepassata la "Locomotiva" salire sino a raggiungere la sella che la divide dalla Prima Torre dove vi è l'attacco della via (sosta da attrezzare).
1° tiro:
dalla sella (versante Val Gardena) spostarsi in direzione della torre. Giunti ad una forcella, passando sotto un masso incastrato, ritornare sul versante Val di Fassa. Proseguire poi puntando allo spigolo della Torre. La sosta è da attrezzare.
45 Mt., II, III.
2° tiro:
dalla sosta
salire per terreno semplice (III+) obliquando a sinistra in direzione dello spigolo. Vincere una placca (1 chiodo a pressione) e la paretina successiva sino a giungere su di un piccolo terrazzino, dove sul pavimento vi è una spaccatura con un vecchio chiodo. Qui sostare. (Possibilità di attrezzare una sosta molto più comoda su friend).
30 Mt., III, III+, 1 chiodo.
3° tiro:
dal terrazzino traversare
a destra per qualche metro (chiodo). Superare una piccola sporgenza e risalire
la fessura sino al suo termine, approdando su una cengia (abbastanza larga,
anello di calata) che taglia orizzontalmente la parete. Seguirla verso destra (viso a monte),
superare una larga spaccatura, sino a giungere ad una comoda sosta attrezzata con chiodi.
50 Mt., IV-, IV, I, 2 chiodi.
4° tiro:
dalla sosta salire verticalmente la paretina (abbastanza levigata dalle ripetizioni) sino a giungere su di un piccolo terrazzino con un vecchio chiodo con anello. Vincere lo strapiombo (unto). Proseguire lungo terreno più semplice sino ad un altro piccolo terrazzino dove vi è la sosta
con anello per la calata. 35 Mt., IV, IV+, III+.
5° tiro:
Tiro chiave della via. Dalla sosta salire la parete giallastra (molto unta) puntando al ben visibile chiodo.
Oltrepassare lo spigolo, traversare a destra e iniziare a risalire il diedro.
Attrezzare una sosta pochi metri sotto la vetta vera e propria.
Possibilità di usare 2 spit che guardano verso la seconda torre.
Parte centrale del tiro molto unta.
50 Mt., IV, IV+, V, III, II, 5 chiodi, 1 fittone, 1 clessidra.
Da qui in vetta per facili roccette. 20 Mt.
Discesa
La discesa avviene seguendo la via Normale. Dalla vetta percorrere l'evidente sentiero che conduce alla sella che divide la Prima Torre dalla Seconda; costeggiare quest'ultima ed in corrispondenza di un bivio prendere il sentiero che scende verso valle. Ci sono punti in cui è richiesta un'arrampicata in discesa, mai superiore al II. Poco prima di giungere alla base della parete è possibile attrezzare una calata in doppia (anello in loco) oppure scendere arrampicando (II). Ora, seguendo il sentiero verso destra (viso a valle), si torna al parcheggio.
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