Terza Torre di Sella - Via Vinatzer/Peristi

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo di Sella - Sottogruppo delle Mesules Località di partenza Passo Sella (BZ)
Quota partenza 2244 Mt. Quota di arrivo 2696 Mt.
Dislivello totale +100 Mt. per l'attacco
+352 Mt. la via (445 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 649
Ore di salita 30' per l'attacco
6 h. la via
Ore di discesa 2 h.
Esposizione Ovest Giudizio sull'ascensione Ottima
Data di uscita 24/09/2005 Difficoltà IV+, V-, alcuni metri V+
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Al mattino tempo stupendo ma nel primo pomeriggio il cielo si è coperto e più di una volta sono "scappate" delle gocce. Fortunatamente il tempo ha retto. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente, individuare l'attacco corretto un po' meno. La roccia è generalmente buona. Il tiro chiave è un po' unto.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente. Il sentiero di discesa si svolge con delle doppie e con dei tratti d'arrampicata di II grado molto esposti.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Hotel Maria Flora situato proprio al passo Sella. Eventualmente il vicino rifugio Passo Sella (da luglio 2014 diventato resort a 4 stelle, clicca qui per l'articolo pubblicato da Gogna sul suo blog) o le altre strutture ricettive nelle immediate vicinanze.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Friends medio/piccoli per proteggere il tiro chiave (fessura di 3-4 centimetri), mezze corde da 60 metri ed eventualmente i chiodi (che non guastano mai!).
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Classico itinerario che conduce in vetta alla Terza Torre di Sella aperto da Gianbattista Vinatzer e Vinzenz Peristi il 23 giugno 1935. Segue una linea di sottili fessure al centro della parete ovest. Prima di attaccare il tiro chiave è possibile abbandonare la via (vedi discesa).
Attacco, descrizione della via

Raggiungere in macchina il Passo Sella e parcheggiare nei pressi dell'hotel Maria Flora.
Dal passo imboccare il sentiero 649 che conduce alla ferrata delle Mesules (si trova sul versante verso la Val Gardena). Oltrepassare la Locomotiva (una caratteristica struttura rocciosa che precede le torri), e le prime due torri. In corrispondenza della Terza Torre salire per piccola traccia puntando grossomodo al centro della parete. Individuare un ometto (da noi costruito), quindi traversare per semplici rocce a sinistra fino a giungere ad un piccolo terrazzino dove vi è un chiodo nero difficile da individuare.

1° tiro:
dal chiodo salire leggermente a sinistra la piccola rampa e poi spostarsi a destra puntando direttamente ad uno strapiombo nerastro che si raggiunge mediante una fessura leggermente strapiombante (2 chiodi). Sulla destra dello strapiombo c'è una grossa spaccatura, in corrispondenza della quale vi è la sosta. 40 Mt., IV, IV+, 3 chiodi.

2° tiro:
rimontare la parete a destra del tetto fino al suo termine. Risalire un poco il canale fino ad individuare la sosta (2 chiodi).
30 Mt., passo IV+, III+.

3° tiro:
salire verticalmente sopra la sosta per alcuni metri e poi piegare a destra su terreno più semplice. Si sosta (2 chiodi) su una protuberanza posta a destra e più in basso di una nicchia gialla. 40 Mt., III, III+, 1 chiodo.

4° tiro:
salire verso la nicchia superando un diedro/fessura. Si raggiunge una zona pianeggiante e si nota un anello di calata con cordino colorato. A sinistra dell'ancoraggio c'è un diedro. Salire a sinistra del diedro (chiodo nuovo ma poco visibile) obliquando sempre a sinistra fino a raggiungere una cengia che si segue verso sinistra fino a raggiungere la sosta, situata a destra di una grossa depressione gialla.
50 Mt., III+, III.

5° tiro:
in verticale (IV+, 1 chiodo) per poi spostarsi a sinistra. Proseguire in direzione del tetto salendo per placca e poi diedro fino al suo termine dove si sosta (3 chiodi). Un cordone permette di azzerare gli ultimi metri in caso fossero bagnati. 30 Mt., IV+, IV, V-, 5 chiodi.

6° tiro:
abbassarsi un paio di metri e traversare a destra in placca per circa 3 metri. Risalire poi puntando ad uno strapiombino che si supera direttamente sfruttando le ottime maniglie. Usciti dallo strapiombo c'è un chiodo sulla sinistra. Proseguire per rocce più semplici stando attenti a non spostarsi troppo a sinistra. Proseguire fino a che si trova un buon posto per la sosta (da attrezzare).
50 Mt., V-, IV+, IV-, 5 chiodi.

7° tiro:
salire piegando verso destra fino a raggiungere la cengia a spirale che taglia obliquamente la torre. Attrezzare la sosta su un grosso masso posto sotto alla parete gialla del tiro chiave.
Da qui è possibile abbandonare la via seguendo la cengia verso destra (viso a monte). 40 Mt., III, III+.

8° tiro:
tiro chiave della via. Si presenta come una placca gialla alta circa 8 metri, solcata da una fessura larga 3-5 centimetri e chiusa in alto da un tetto di circa un metro. Salire sfruttando la fessura (o in placca a sinistra) fin sotto al tetto che va vinto con difficoltà verso destra. Ottimi appigli. Usciti dal tetto proseguire lungo un diedrino fino in sosta.
2 chiodi vicini proprio sotto al tetto (8 Mt. di altezza), comunque ottime possibilità di integrare con friend lungo la fessura.
20 Mt., V-, V+, IV+, 3 chiodi.

9° tiro:
spostarsi a sinistra e salire il diedro giallastro. Noi lo abbiamo percorso in un unico tiro di 60 Mt. sostando su 2 chiodi trovati per fortuna (nascosti e distanti tra loro!). E' comunque possibile effettuare due tiri di circa 25 Mt. l'uno sfruttando 2 soste (di 2 chiodi ciascuna) ben visibili nel diedro. 60 Mt., IV, IV+ , 3 chiodi.

10° tiro:
salire ancora alcuni metri per poi aggirare lo spigolo verso destra. Proseguire in piano fino ad un terrazzino dove si sosta (1 chiodo cementato). 15 Mt., IV, III, I.

11° tiro:
salire il camino fino a giungere al cospetto della parete. Alla base di una grossa fessura obliqua (da destra verso sinistra) c'è un chiodo. Risalire con passo delicato la fessura che poi diventa camino fino a sostare al suo termine su un terrazzino con massi incastrati.
40 Mt., IV, IV+, V-, 3 chiodi.

12° tiro:
salire le facili rocce che conducono alla terrazza detritica sommitale. Sosta su clessidra poco sotto la terrazza. Da qui in breve si giunge al grosso ometto in vetta. 30 Mt., III-, I
Discesa
La discesa avviene per la via Normale. Dalla vetta scendere per il versante opposto a quello di salita (verso la quarta torre) fino ad incontrare un ometto. Da qui spostarsi a sinistra (viso a valle) e scendere qualche metro (piccola traccia) fino ad una catena con anello di calata dalla quale si effettua una doppia di 20 metri. Proseguire alternando tracce di sentiero a tratti di arrampicata di II molto esposti. Il percorso è bollato con vernice rossa e si possono effettuare altre due calate in doppia su cordini. Dopo la seconda calata su cordini si discende un canale detritico. Stare a sinistra a ridosso della parete in modo da imboccare la cengia (inizialmente molto stretta ed esposta, ma non difficile) che taglia la torre. Oltrepassare la fessura del tiro chiave, l'attacco della via Jahn e continuare fino al canale che divide la Seconda dalla Terza Torre.
Da qui è possibile:
A - continuare a traversare lungo la cengia, superando alcuni passi esposti (III, 2 chiodi). Alla fine della cengia alzarsi pochi metri raggiungendo la prima di una serie di calate in corda doppia (5x25 Mt.) che depositano sulle ghiaie basali. Soluzione consigliabile se il canale dovesse trovarsi ancora innevato in quanto, così, non si raggiunge mai il suo fondo;
B - scendere nel canale: in corrispondenza di un salto, sulla parete sinistra (viso a valle), vi sono dei cordini con anello per la calata (25 Mt.). Portarsi sul bordo del salto finale dove, sul lato destro (viso a valle), si trova l'ancoraggio per la calata che deposita a terra (50 Mt.; ancoraggio intermedio per chi ha corde più corte).
Da qui in breve si raggiunge il sentiero utilizzato per l'avvicinamento e quindi il parcheggio.

Commenti vari

In L2, L3 e L4 tiro non ci siamo ritrovati per niente con le descrizioni della relazione in nostro possesso. Comunque abbiamo trovato le soste attrezzate e alcuni chiodi che ci davano conforto...

Note

Abbiamo attaccato piuttosto tardi e siamo stati colti dal buio nella parte terminale della discesa, tanto da doversi calare con la frontale.
Fortunatamente abbiamo "visto" tutti gli ancoraggi per le doppie...

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
Clicca sull'immagine qui sotto per accedere alla pagina web ViviDolomiti edizioni - libri di montagna e acquistarne direttamente una copia.

   

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Bertoldo pronto a partire

Parapendii a lato del Sassolungo

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Bertoldo durante un passaggio delicato nel quinto tiro e, successivamente, in sosta

   

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Matteo dopo aver faticosamente superato il tetto dell'8° tiro

Luca e Matteo in vetta

 

 

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Il Sassolungo minacciato dalle nubi

Terza Torre del Sella col tracciato della via Vinatzer/Peristi e
la Seconda Torre con i tracciati della vie:
Glück e Demetz.
Indicato l'attacco della via Diletta (avancorpo Terza Torre)