Descrizione generale
Non sono noti i primi salitori di questo bell'itinerario con arrampicata varia in diedri, fessure, placche e strapiombini. Peccato però che le difficoltà siano un po' discontinue.
La chiodatura non è abbondante ma tutti i passi più difficili sono ben protetti.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere in macchina il Passo Sella e parcheggiare nei pressi
dell'hotel Maria Flora.
Poco prima dell'hotel (salendo da Canazei) in prossimità della fermata dell'autobus (palina) parte il sentiero che dolcemente sale in direzione delle Torri e del Piz Ciavazes. Oltrepassata la "Locomotiva" costeggiare la parete sud-ovest della
Prima Torre sino a giungere ad una rientranza delimitata a destra e a sinistra da due pilastri. La nostra via attacca sul pilastro di sinistra (viso a monte). E' ben evidente il diedro che corre sulla sinistra dello spigolo giallo e strapiombante di questo pilastro. L'attacco (1 chiodo con cordone) si trova appena a sinistra dello spigolo lungo il quale sono ben evidenti i chiodi a pressione di una linea artificiale di Bepi De Francesch.
1° tiro:
spostarsi a sinistra alla base del diedro e risalirlo fino al suo termine dove si sosta comodamente (spuntone da attrezzare).
25 Mt., IV, V, V+, VI-, 3 chiodi.
2° tiro:
alzarsi circa 3 metri e traversare in leggera ascesa verso destra fino a raggiungere lo spigolo. Lo si segue brevemente rientrando a sinistra alla sosta (3 chiodi).
20 Mt., IV+, III, IV+, 2 chiodi, 1 sosta intermedia (4 chiodi cementati+cordini).
3° tiro:
alzarsi brevemente sino una cengetta mediante la quale si traversa a sinistra per poi obliquare, sempre a sinistra, sino alla sosta (1 chiodo con cordone) alla base di un diedro.
25 Mt., IV+, II,
1 chiodo, 2 clessidre con cordino.
4°
tiro:
salire il diedro. Al suo termine non piegare a destra ma spostarsi 1 metro a sinistra e salire per roccette verticali ma ben appigliate fino una zona più facile dove si trova la sosta (1 chiodo+1 clessidra) sotto la verticale del grosso strapiombo giallo. Più a sinistra e leggermente più in alto è visibile la sosta dello Spigolo Steger.
35 Mt., IV, II, 1 chiodo, 1 clessidra con cordino.
5° tiro:
puntare all'evidente fessura, con grosso masso incastrato, che sale obliqua verso sinistra. Superare lo strapiombo alla sua base e seguire la fessura. Prima di raggiungere lo spigolo obliquare decisamente a destra, oltrepassare un diedrino giallo e, con l'aiuto di una bella lama, raggiungere il comodo terrazzino di sosta (2 chiodi+cordone) posizionata sul fianco sinistro del grosso strapiombo giallo.
35 Mt., IV-, V+, IV+, 1 chiodo, 2 clessidre con cordino.
6° tiro:
obliquare a destra e, raggiunto lo spigolino, salire in massima esposizione fino alla cornice al di sopra del grosso strapiombo giallo. Spostarsi leggermente a destra e sostare (2 spit). 12 Mt., VI, VI+ oppure A0, III, 7 chiodi.
7° tiro:
alzarsi 5-6 metri e spostarsi 1 metro a destra. Superare lo strapiombino e continuare per facili rocce fino a pochi metri sotto la vetta dove si sosta (dovrebbe esserci 1 chiodo cementato, non l'abbiamo trovato).
50 Mt., IV, V-, III, II, 2 chiodi.
Verso destra (viso a monte) si inizia la discesa oppure, superando le facili roccette soprastanti, si raggiunge la vetta in meno di 15 secondi.
Discesa
La discesa avviene seguendo la via Normale. Dalla vetta percorrere l'evidente sentiero che conduce alla sella che divide la Prima Torre dalla Seconda; costeggiare quest'ultima ed in corrispondenza di un bivio prendere il sentiero che scende verso valle. Ci sono punti in cui è richiesta un'arrampicata in discesa, mai superiore al II. Poco prima di giungere alla base della parete è possibile attrezzare una calata in doppia (anello in loco) oppure scendere arrampicando (II). Ora, seguendo il sentiero verso destra (viso a valle), si torna al parcheggio.
|