Descrizione generale
Ardito spigolo superato nell'estate del 1953 da Erich Abram e Karl Gombocz che raggiunge la vetta del Piz Ciavazes. L'itinerario oggi è quasi esclusivamente ripetuto nella parte bassa (fino alla cengia dei Camosci) seppure nella parte alta non manchino chiodi di passaggio e soste.
Arrampicata abbastanza tecnica e sostenuta sulle prime lunghezze poi diventa più facile salvo dei brevi passaggi. La chiodatura presente in alcuni tratti è insufficiente e deve essere integrata con protezioni veloci; le soste sono tutte attrezzate ed alcune sono molto strette e scomode.
Attacco, descrizione della via
Percorrere la statale 48 che attraversa tutta la Val di Fassa.
Seguire le indicazioni per il Passo Sella. Ad un certo punto la
strada si divide. La statale 48 prosegue per il Passo Pordoi mentre
la strada di sinistra (statale 242) conduce al Sella. Salite i
vari tornanti fino a giungere al cospetto della parete del Piz
Ciavazes (l'altitudine è 2115 Mt. circa). Parcheggiare
sulle varie piazzole a bordo della strada.
Dalla strada partono diversi sentierini che in circa 15 minuti
conducono alla base della parete. La via corre lungo lo spigolo destro della parete; l'attacco è circa 15 Mt. a sinistra dello stesso (clessidra con cordino).
1° tiro:
salire la parete e piegare a destra sino a raggiungere una comoda cengia dove, all'estrema destra, si trova la sosta (2 chiodi con cordini).
25 Mt., III+, 1 chiodo.
2° tiro:
proseguire in verticale per pochi metri indi traversare a sinistra per circa 2 metri e salire in obliquo verso destra sfruttando una lama e aggirando una nicchia giallastra. Proseguire sino a raggiungere un terrazzo erboso; portarsi all'estrema destra e sostare (2 chiodi con cordino). 40 Mt., IV, IV-, 1 chiodo, 1 sosta intermedia
(1 chiodo+2 clessidre+fettuccia all'estremità sinistra del terrazzo).
3° tiro:
salire in verticale sfruttando la fessura gialla. La sosta (scomoda - 3 chiodi+cordini) è situata su di un terrazzino. 35 Mt., V, 6 chiodi.
4° tiro:
proseguire in verticale con arrampicata atletica sino a raggiungere
una lama sulla sinistra che conduce alla sosta (3 chiodi+cordini) situata sotto il tetto giallo. 25 Mt., V+, 4 chiodi.
5° tiro:
salire la placca a destra della sosta e mediante una lama portarsi sotto il tetto. Traversare verso destra in leggera discesa sino ad aggirare lo spigolo. Ignorare la sosta e traversare ancora sino ad un'altra sosta (2 chiodi con cordino) decisamente più comoda.
15 Mt., VII oppure V+ e A0, 4 chiodi, 1 cuneo, 1 masso incastrato con
fettuccia, 2 soste intermedie (2 chiodi+cordino; 2 chiodi+1 clessidra con cordino).
6° tiro:
salire la placca in obliquo verso sinistra aggirando un tettino. Sostare comodamente su di un terrazzo (3 chiodi). 40 Mt., IV-, 1 chiodo.
7° tiro:
proseguire in verticale sfruttando le due fessure parallele. Obliquare poi leggermente verso sinistra in direzione di un diedrino. Salirlo e obliquare
verso destra. Ignorare una sosta intermedia e proseguire sino a raggiungere la sosta successiva (2 chiodi).
35 Mt., IV, 5 chiodi, 1 sosta intermedia (2 chiodi).
8° tiro:
proseguire in verticale e poi in obliquo verso destra sino a raggiungere una forcella dove si sosta (spuntone
con cordino). 20 Mt., IV-.
9° tiro:
aggirare lo spigolo e traversare per pochi metri su di una cengetta. Rimontare la parete e, ignorando una sosta intermedia sulla destra, portarsi a sinistra verso lo spigolo vero e proprio. Seguirlo sino a quando è possibile identificare sulla destra un netto diedro alla base del quale si trova la sosta (2 chiodi+1 clessidra con cordone). 25 Mt., IV+, 2 chiodi, 1 sosta intermedia
(2 chiodi di cui 1 con cordino).
10° tiro:
salire il diedro e portarsi a sinistra in direzione dello spigolo. Aggirarlo (ignorare la successiva sosta su terrazzino) e proseguire lungo un sistema di fessure sino ad una grande cengia (ignorare una sosta intermedia) dove, in corrispondenza di una parete gialla friabile, si trova la sosta (2 chiodi un po' distanti tra loro+1 clessidra). 35 Mt., IV+,
2 chiodi, 1 clessidra, 2 soste intermedie (di 2 chiodi ognuna).
11° tiro:
rimontare il pilastrino a sinistra della sosta e poi seguire la rampa verso destra sino a raggiungere la sosta (1 chiodo+1 nut incastrato+1 grossa clessidra) posta in corrispondenza di una spaccatura della parete di sinistra. 35 Mt., IV, III.
12° tiro:
salire in verticale (tratto con roccia da valutare) e obliquare verso sinistra puntando allo spigolo. Ignorare una sosta pochi metri prima del cengione e continuare fino a raggiungerlo. Sosta da attrezzare (spuntone). 50 Mt., IV-, III, II, 1 sosta intermedia
(2 chiodi).
Discesa
Mediante roccette e piccole tracce spostarsi a sinistra (viso a monte) sino ad imboccare il sentiero (ora decisamente più marcato) che attraversa la Cengia dei
Camosci. Ad un certo punto si passa a carponi in un breve tunnel,
poi si prosegue sulla cengia ancora molto esposta (cavi metallici di
sicurezza). La si segue fino alla base della parete (ad un certo
punto si unisce col sentiero di discesa dalla Prima e Seconda Torre
del Sella). Ci sono due punti in cui è richiesta un'arrampicata in
discesa (II) oppure, in alternativa, la calata in doppia (cordini e
anelli in loco). Giunti alla base della parete si segue il sentiero
verso sinistra (viso a valle) per tornare al parcheggio. Andando
invece a destra si arriva al Passo Sella. |