Descrizione generale
Itinerario aperto da Attilio Tissi, C. Aschieri, Mariola Guglielmini e Giorgio Masè Dari l'8 settembre 1936. L'anno precedente c'era già stato un tentativo ad opera di Ferdinand Glück e G. B. Rezzara che riuscirono a percorrere solo le prime due lunghezze. La via originale termina sulla terrazza detritica alla fine del sesto tiro. Il settimo tiro da noi seguito è un'uscita diretta aperta da Mauro Bernardi ed Ivo Demetz nel 2009.
Arrampicata atletica ed abbastanza faticosa prevalentemente in diedri e fessure. La chiodatura è sufficiente solo nei passaggi più difficili, per il resto bisogna integrare. Tutte le soste sono attrezzate (alcune con spit o fittoni resinati).
Attenzione che lo strapiombo del sesto tiro è su una colata nera e resta bagnato a lungo.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere in macchina il Passo Sella e parcheggiare nei pressi
dell'hotel Maria Flora.
Poco prima dell'hotel (salendo da Canazei) in prossimità della fermata dell'autobus (palina) parte il sentiero che dolcemente sale in direzione delle Torri e del Piz Ciavazes. Oltrepassata la "Locomotiva" costeggiare la parete sud-ovest della
Prima Torre sino a giungere ad una rientranza delimitata a destra e a sinistra da due pilastri. La nostra via attacca sulla sinistra (viso a monte) sotto la verticale di un evidente diedro. I primi metri sono in comune con la via Icterus mentre, immediatamente a sinistra, sale la via Schober/Keisl.
1° tiro:
salire le facili rocce portandosi alla base del diedro che si sale sino quando si trasforma in uno stretto camino. Con difficili movimenti si striscia nel breve camino ed al suo termine si prosegue nel canalino spostandosi leggermente a sinistra sino alla sosta (1 fittone+1 fittone con anello). 40 Mt., III, V, VI- oppure A0, III, 4 chiodi, 1 masso incastrato con cordone.
2° tiro:
percorrere la fessura gialla sino al suo termine poi supera un breve diedrino uscendo a sinistra su un terrazzino dove si sosta (2 chiodi). E' possibile aggirare i primi metri portandosi verso la fessura nera più a sinistra (numerosi chiodi) ma non bisogna salire questa fessura.
20 Mt., VI-, IV+, 2 chiodi.
3° tiro:
salire la lama a sinistra ed al suo termine portarsi a destra alla base del diedro e sostare (clessidra+cordone+maglia rapida).
20 Mt., IV, V+, IV,
2 chiodi.
4°
tiro:
l'originale sale più a sinistra per rocce detritiche di III. Noi abbiamo invece seguito il bel diedro sopra la sosta. Al suo termine traversare a sinistra un paio di metri poi salire la placca fessurata fino ad una cornice mediante la quale si traversa verso destra sino alla sosta (4 chiodi).
30 Mt., IV, V-, IV, II.
5° tiro:
alzarsi sfruttando una lama gialla che conduce sotto una fessura strapiombante (con cunei). Qui traversare a destra e poi salire la paretina con grosse buchi obliquando a sinistra sino alla sosta (2 fittoni con anello) posta sulla verticale della precedente.
20 Mt., V, V+, IV, 4 chiodi.
6° tiro:
seguire la fessura, superare lo strapiombino e continuare per rocce più semplici fino alla terrazza detritica. Si sosta sul bordo sinistro della terrazza (1 fittone con anello).
20 Mt., IV, V, IV-, 3 chiodi, 1 clessidra con cordone.
7° tiro:
obliquare verso sinistra superando la placca verticale fino a raggiungere lo spigolo. Lo si aggira e si prosegue per rocce più semplici fino alla sosta situata pochi metri sotto la vetta (2spit con anello uniti da cordone).
35 Mt., VI-, V, IV, III, 2 chiodi cementati, 2 clessidre con cordone.
Ci si alza pochi metri raggiungendo il sentiero. Verso destra (viso a monte) si inizia la discesa oppure, superando le facili roccette soprastanti, si raggiunge la vetta in meno di 15 secondi.
Discesa
La discesa avviene seguendo la via Normale. Dalla vetta percorrere l'evidente sentiero che conduce alla sella che divide la Prima Torre dalla Seconda; costeggiare quest'ultima ed in corrispondenza di un bivio prendere il sentiero che scende verso valle. Ci sono punti in cui è richiesta un'arrampicata in discesa, mai superiore al II. Poco prima di giungere alla base della parete è possibile attrezzare una calata in doppia (anello in loco) oppure scendere arrampicando (II). Ora, seguendo il sentiero verso destra (viso a valle), si torna al parcheggio. |