Descrizione generale
Itinerario aperto da Pit Schubert e Karl Heinz Matthies il 26 maggio del 1967 fino alla Cengia dei camosci e completato dallo stesso Schubert con Klaus Werner fino alla cima del Ciavazes la settimana successiva, il 3 giugno 1967.
La parte sotto la cengia segue vagamente lo spigolo sinistro della gola che separa il settore centrale da quello destro della parete sud del Piz Ciavazes. Offre una bella arrampicata su buona roccia e con difficoltà continue. La parte alta invece è raramente ripetuta e presenta roccia a tratti friabile e difficoltà meno continue.
Attacco, descrizione della via
Percorrere la statale 48 che attraversa tutta la Val di Fassa.
Seguire le indicazioni per il Passo Sella. Ad un certo punto la
strada si divide. La statale 48 prosegue per il Passo Pordoi mentre
la strada di sinistra (ss 242) conduce al Sella. Salite i
vari tornanti fino a giungere al cospetto della parete del Piz
Ciavazes (l'altitudine è 2115 Mt. circa). Parcheggiare
sulle varie piazzole a bordo della strada.
Dalla strada partono diversi sentierini che in circa 15 minuti
conducono alla base della parete.
E' possibile sezionare la parete in tre settori. Questi settori sono divisi da due grandi spaccature. L'attacco della via si trova
appena a sinistra della gola che divide il settore centrale da quello di destra, alla base di un evidente diedro giallo con fessura. Salire i primi metri di facili rocce fino una cengia. Circa 4 metri a destra del diedro giallo è presente un fittone resinato.
1° tiro:
portarsi nel centro del diedro giallo fessurato e risalirlo alcuni metri fino a quando diventa strapiombante. Traversare a sinistra e poi salire accanto allo spigolino. Dopo una difficile fessurina bisogna attraversare verso destra su una placca gialla raggiungendo così una grossa fessura che conduce facilmente alla sosta (1 fittone+1 fittone con anello). 30 Mt., V+, VI-, IV+, 5 chiodi.
2° tiro:
seguire la soprastente fessura spostandosi a destra dopo pochi metri. Si imbocca così un diedrino che conduce alla sosta (1 fittone+1 fittone con anello). 20 Mt., IV+, V, 3 chiodi.
3° tiro:
spostarsi a destra e continuare per la fessura fino ad un piccolo pulpito dove si sosta (1 fittone+1 fittone con anello).
25 Mt., IV+, V, 2 clessidre con cordino.
4° tiro:
seguire il diedrino e poi obliquare decisamente a sinistra alla base del muretto giallo. Lo si attraversa verso destra (1 metro) e poi si segue il vago diedrino fino a quando si rende necessario un altro traverso di un metro a destra. Per rocce più facili, in obliquo verso sinistra, si raggiunge il comodo pulpito dove si sosta (1 fittone+1 fittone con anello+2 chiodi). 40 Mt., V+, VI-, V+, 8 chiodi, 1 clessidra con cordini.
5° tiro:
seguire la fessura gialla obliqua verso destra. Al suo termine traversare a sinistra circa 3 metri, indi riprendere a salire in leggero obliquo verso destra sino alla sosta (1 fittone+1 fittone con anello). 40 Mt., V, V-, 4 chiodi, 1 clessidra con cordino.
6° tiro:
traversare verso sinistra oltre lo spigolo, poi salire in verticale fino alla terrazza dove si sosta comodamente (1 fittone+1 fittone con anello). 25 Mt., V, IV+, 2 chiodi.
7° tiro:
spostarsi 3-4 metri verso destra
poi iniziare a salire in verticale fino uno strapiombino (non stare troppo vicini allo spigolo ma tenersi più a sinistra). Dopo averlo superato obliquare a sinistra raggiungendo la sosta (1 fittone+1 fittone con anello). 45 Mt., V-, 6/7 chiodi.
8° tiro:
in obliquo verso destra fino alla Cengia dei camosci. Sostare (clessidra con cordini) poco prima di uscire sulla cengia. E' presente una sosta con chiodo cementato ed anelli sulla cengia, ma si rischia di smuovere con le corde pericolosissimi sassi per le cordate sottostanti.
40 Mt., IV-, 1 chiodo.
Discesa
Imboccare verso sinistra il sentiero che percorre la Cengia dei
Camosci. Ad un certo punto si passa a carponi in un breve tunnel,
poi si prosegue sulla cengia ancora molto esposta (cavi metallici di
sicurezza). La si segue fino alla base della parete (ad un certo
punto si unisce col sentiero di discesa dalla Prima e Seconda Torre
del Sella). Ci sono due punti in cui è richiesta un'arrampicata in
discesa (II) oppure, in alternativa, la calata in doppia (cordini e
anelli in loco). Giunti alla base della parete si segue il sentiero
verso sinistra (viso a valle) per tornare al parcheggio. Andando
invece a destra si arriva al Passo Sella. |