Piz Ciavazes - Via Schubert (fino alla Cengia dei camosci)

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo di Sella
Sottogruppo delle Mésules
Località di partenza Strada per il Passo Sella - Canazei (TN)
Quota partenza 2115 Mt. circa Quota di arrivo 2400 Mt. circa
Dislivello totale +35 Mt. per l'attacco
+250 Mt. la via (265 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 15' per l'attacco
3
h. 30' la via
Ore di discesa 1 h.
Esposizione Sud Giudizio sull'ascensione Ottima
Data di uscita 15/07/2011 Difficoltà V+, VI-
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata incerta. Col passare delle ore il cielo si è coperto sempre più fino a lasciar spazio ad un temporale pomeridiano.
Il sentiero di discesa è comodo ma richiede per due tratti un'arrampicata in discesa di II (o in alternativa la calata in doppia).
Roccia ottima per tutta la via, la fessura gialla iniziale è un po' unta.

Eventuali pericoli
Pericolo concreto di caduta sassi dalla cengia sopra la parete, usare sempre il caschetto!
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. La via è una classica della parete; tutte le soste sono attrezzate con 2 fittoni resinati e nei tratti più impegnativi sono già in loco i chiodi necessari. Consigliata una serie di friends (da 0.3 a 2 o anche 3 Camalot) e qualche cordino per le clessidre e soste.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Itinerario aperto da Pit Schubert e Karl Heinz Matthies il 26 maggio del 1967 fino alla Cengia dei camosci e completato dallo stesso Schubert con Klaus Werner fino alla cima del Ciavazes la settimana successiva, il 3 giugno 1967.
La parte sotto la cengia segue vagamente lo spigolo sinistro della gola che separa il settore centrale da quello destro della parete sud del Piz Ciavazes. Offre una bella arrampicata su buona roccia e con difficoltà continue. La parte alta invece è raramente ripetuta e presenta roccia a tratti friabile e difficoltà meno continue.
Attacco, descrizione della via

Percorrere la statale 48 che attraversa tutta la Val di Fassa. Seguire le indicazioni per il Passo Sella. Ad un certo punto la strada si divide. La statale 48 prosegue per il Passo Pordoi mentre la strada di sinistra (ss 242) conduce al Sella. Salite i vari tornanti fino a giungere al cospetto della parete del Piz Ciavazes (l'altitudine è 2115 Mt. circa). Parcheggiare sulle varie piazzole a bordo della strada.
Dalla strada partono diversi sentierini che in circa 15 minuti conducono alla base della parete.
E' possibile sezionare la parete in tre settori. Questi settori sono divisi da due grandi spaccature. L'attacco della via si trova appena a sinistra della gola che divide il settore centrale da quello di destra, alla base di un evidente diedro giallo con fessura. Salire i primi metri di facili rocce fino una cengia. Circa 4 metri a destra del diedro giallo è presente un fittone resinato.

1° tiro:
portarsi nel centro del diedro giallo fessurato e risalirlo alcuni metri fino a quando diventa strapiombante. Traversare a sinistra e poi salire accanto allo spigolino. Dopo una difficile fessurina bisogna attraversare verso destra su una placca gialla raggiungendo così una grossa fessura che conduce facilmente alla sosta (1 fittone+1 fittone con anello). 30 Mt., V+, VI-, IV+, 5 chiodi.

2° tiro:
seguire la soprastente fessura spostandosi a destra dopo pochi metri. Si imbocca così un diedrino che conduce alla sosta (1 fittone+1 fittone con anello). 20 Mt., IV+, V, 3 chiodi.

3° tiro:
spostarsi a destra e continuare per la fessura fino ad un piccolo pulpito dove si sosta (1 fittone+1 fittone con anello).
25 Mt., IV+, V, 2 clessidre con cordino.

4° tiro:
seguire il diedrino e poi obliquare decisamente a sinistra alla base del muretto giallo. Lo si attraversa verso destra (1 metro) e poi si segue il vago diedrino fino a quando si rende necessario un altro traverso di un metro a destra. Per rocce più facili, in obliquo verso sinistra, si raggiunge il comodo pulpito dove si sosta (1 fittone+1 fittone con anello+2 chiodi). 40 Mt., V+, VI-, V+, 8 chiodi, 1 clessidra con cordini.

5° tiro:
seguire la fessura gialla obliqua verso destra. Al suo termine traversare a sinistra circa 3 metri, indi riprendere a salire in leggero obliquo verso destra sino alla sosta (1 fittone+1 fittone con anello). 40 Mt., V, V-, 4 chiodi, 1 clessidra con cordino.

6° tiro:
traversare verso sinistra oltre lo spigolo, poi salire in verticale fino alla terrazza dove si sosta comodamente (1 fittone+1 fittone con anello). 25 Mt., V, IV+, 2 chiodi.

7° tiro:
spostarsi 3-4 metri verso destra poi iniziare a salire in verticale fino uno strapiombino (non stare troppo vicini allo spigolo ma tenersi più a sinistra). Dopo averlo superato obliquare a sinistra raggiungendo la sosta (1 fittone+1 fittone con anello). 45 Mt., V-, 6/7 chiodi.

8° tiro:
in obliquo verso destra fino alla Cengia dei camosci. Sostare (clessidra con cordini) poco prima di uscire sulla cengia. E' presente una sosta con chiodo cementato ed anelli sulla cengia, ma si rischia di smuovere con le corde pericolosissimi sassi per le cordate sottostanti.
40 Mt., IV-, 1 chiodo.
Discesa
Imboccare verso sinistra il sentiero che percorre la Cengia dei Camosci. Ad un certo punto si passa a carponi in un breve tunnel, poi si prosegue sulla cengia ancora molto esposta (cavi metallici di sicurezza). La si segue fino alla base della parete (ad un certo punto si unisce col sentiero di discesa dalla Prima e Seconda Torre del Sella). Ci sono due punti in cui è richiesta un'arrampicata in discesa (II) oppure, in alternativa, la calata in doppia (cordini e anelli in loco). Giunti alla base della parete si segue il sentiero verso sinistra (viso a valle) per tornare al parcheggio. Andando invece a destra si arriva al Passo Sella.

Note

Molte delle vie presenti sulla parete terminano alla cengia dei camosci e, anche quelle che hanno un seguito sulla parte alta (come questa), sono solitamente percorse solo fino la cengia. Di conseguenza risulta difficile reperire informazioni per la seconda parte degli itinerari.

Commenti vari
E' una via molto conosciuta e ripetuta. Nei giorni festivi è facile che sia affollata e che all'attacco dovrete attendere parecchio.
Altre ripetizioni
Luca e Paola in compagnia di Andrea, Corrado, Massimo e Stefano l'1 ottobre 2016 durante un'uscita del corso roccia della Scuola Valle Seriana.
Matteo, Alessandro e Paolo il 29 luglio 2017.
Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
Clicca sull'immagine qui sotto per accedere alla pagina web ViviDolomiti edizioni - libri di montagna e acquistarne direttamente una copia.

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Il diedro giallo della prima lunghezza

Traverso sulla placca gialla sempre nel primo tiro

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Nella fessura della terza lunghezza

Superamento del quarto tiro

   

Ingrandisci

Ingrandisci

La fessura gialla della quinta lunghezza

Quasi alla settima sosta

   

Ingrandisci

A sinistra la parete sud del Piz Ciavazes con i tracciati delle vie (foto di destra dettaglio della parete). Da sinistra:
Italia '61, Rossi/Tomasi, Delle guide, Micheluzzi, Diedro Buhl, Schubert, Piccola Micheluzzi, Irma, Della Rampa
e Spigolo Abram.
Nella parte alta
2000 ani ladins