Piz Ciavazes - Diedro Vinatzer

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo di Sella Località di partenza Passo Sella (Canazei - TN)
Quota partenza 2244 Mt. Quota di arrivo 2720 Mt. circa (2828 la vetta)
Dislivello totale +256 Mt. circa per l'attacco
+220 Mt. circa la via (271 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 1 h. 10' per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa 1 h. fino alla cengia erbosa
45' fino al Passo Sella
Esposizione Sud-Ovest Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 29/08/2010 Difficoltà VI/V+, A0
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia
Giornata stupenda ma con temperature prossime allo zero alla mattina presto. Per fortuna al sole si stava decisamente meglio.
Il sentiero che conduce all'attacco è evidente e presenta un paio di muretti di II-III.
La roccia in via è generalmente ottima, un po' meno in alcuni metri tra la 5a. e 6a. lunghezza.
Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Il rifugio-hotel Maria Flora al Passo Sella.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia, molto utili friends (da 0.75 a 2 Camalot) e cordini per integrare i pochi chiodi presenti.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Itinerario aperto da Gian Battista Vinatzer e Luigi Rifesser nel luglio del 1934 che si snoda lungo l'evidente diedro sud-ovest della parte alta del Piz Ciavazes. E' sicuramente l'itinerario più ripetuto per raggiungere la sommità della montagna, poiché la quasi totalità delle cordate percorre le vie del Piz Ciavazes solo fino alla Cengia dei Camosci. Alcune soste sono su 2/3 chiodi mentre altre da attrezzare su clessidre o spuntoni. Per la chiodatura si può dividere la via in due parti: la prima metà, fino alla quarta sosta, è praticamente priva di chiodi di passaggio; nella seconda parte, invece, si trovano alcuni vecchi chiodi ma mai in maniera abbondante.
Attacco, descrizione della via

Raggiungere il Passo Sella dalla Val di Fassa o dalla Val Gardena e parcheggiare nei pressi del rifugio-hotel Maria Flora. Poco prima del rifugio (salendo da Canazei) in prossimità della fermata dell'autobus (palina) parte il sentiero che dolcemente sale in direzione delle Torri e del Piz Ciavazes. Oltrepassata la "Locomotiva" costeggiare verso destra la parete sud ovest della Prima Torre sempre in piano, sino a quando una traccia sale leggermente (alcuni metri esposti) fino alla grande terrazza detritica tra le Torri del Sella ed il Piz Ciavazes. Qui attacca la via Normale per le Torri; la si segue (I-II, muretto di III) sino al bivio tra Prima e Seconda Torre. Se segue brevemete verso la Seconda e, al primo tornante, si esce a destra sulla parte iniziale della Cengia dei Camosci che taglia a metà tutta la parete sud del Piz Ciavazes. Traversare verso destra e, prima di raggiungere l'evidente diedro che incide la parete, individuare una grossa grotta. A destra della grotta c'è un avancorpo con un vago caminetto iniziale.

1° tiro:
salire l'avancorpo in prossimità del vago caminetto, poi si supera una paretina di 2 metri verticali e si prosegue in leggero obliquo verso destra sino alla terrazza di sosta (da attrezzare su spuntone) posta sotto una larga fessura. 55 Mt., III, IV, 1 chiodo.

2° tiro:
salire a destra della fessura obiquando verso di essa. Superata una strozzatura portarsi sulla parete a sinistra e risalirla tornando, dopo i primi metri, a destra verso il diedro nel quale si sosta (2 chiodi). 40 Mt., V, IV+, 1 sosta intermedia su 3 chiodi con cordini.

3° tiro:
salire la paretina gialla a sinistra della sosta, poi tornare a destra nel diedro. Non salirlo fino alla fine ma traversare a destra aggirando lo spigolo. Si sosta poco oltre su una clessidra da integrare. 35 Mt., V, III+.

4° tiro:
sopra la sosta per un canalino nero sino alla rampa detritica. Si sale ancora un po' verso destra sino alla grossa clessidra con cordone dove si sosta. 35 Mt., IV, II.

5° tiro:
portarsi sotto allo stretto camino. Si risale stando sulla placca alla sua sinistra con passettino delicato in strapiombo, poi per rocce più semplici per lame e caminetti sino alla sosta (2 chiodi+dado+cordini) qualche metro a destra di un profonda nicchia nera.
35 Mt., V+, VI- oppure A0, V-, 5 chiodi (1 con cordino bianco).

6° tiro:
superare lo strapiombo sopra la sosta. Sostare sul pulpito poco sopra, alla base della lama obliqua verso sinistra.
6 Mt., VI oppure A0, 5 chiodi (1 con cordino bianco).

7° tiro:
seguire la lama con andamento iniziale verso sinistra, poi si raddrizza per qualche metro, ed infine si allarga a camino obliquando verso destra. Si raggiunge un terrazzino detritico dove si sosta (3 chiodi). 20 Mt., V+, IV+, 6-7 chiodi.

8° tiro:
si obliqua circa 4 metri a sinistra raggiungendo una fessura che si segue fino al suo termine (sosta intermedia). Da qui si obliqua a destra superando una placchetta (attenzione a non salire per il diedrino fessurato a sinistra della placca, apparentemente semplice ma al suo termine gli sfasciumi rendono pericolosa l'uscita) che porta ad un diedrino di 2-3 metri tramite il quale si esce dalle difficoltà. Si sosta su 1 spit su un masso 5-6 metri oltre bordo della parete. 45 Mt., V-, IV+, 4 chiodi, 1 sosta intermedia (3 chiodi).
Discesa
Dal termine della via si sale alcuni metri sulla terrazza detritica per poi attraversarla verso sinistra in direzione della Terza Torre del Sella. Si raggiunge il bordo della parete dove è presente il primo ancoraggio di calata (alcuni ometti). Gli ancoraggi sono tutti su 2 fix collegati da cordino, con maglia rapida sul fix più basso (aggiornamento 2017: 2 fix, entrambi con anello, collegati da cordino).
Durante le calate si possono vedere i vecchi ancoraggi su chiodi.
1a. calata: 50 Mt. in verticale (presente sosta intermedia);
2a. calata: 45 Mt. in verticale (presente sosta intermedia);
3a. calata: 40 Mt. in verticale.
Si segue la crestina in direzione della Seconda Torre del Sella e poi per roccette (passi II) fino alla cengia erbosa alla base della parete, non molto lontano dall'attacco. Eventualmente possibile ulteriore calata di circa 25 Mt. (cordini+maglia rapida su spuntone).
Seguendo a ritroso il percorso d'avvicinamento si rientra alla macchina.

Note
Su alcune guide il tiro chiave è riportato come VI/V+, A0 ma forse è VI+/V+, A0.
Commenti vari

Sul terrazzino della settima sosta avremmo dovuto trovare il libro di via come segnato sulla guida del Bernardi. Abbiamo cercato un po' ovunque senza però riuscire a trovarlo.

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Sulla placchetta gialla della terza lunghezza

Terza sosta fuori dal diedro

   

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Lo stretto camino della quinta lunghezza

Claudia sullo strapiombo del tiro chiave

   

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Alla fine del settimo tiro la fessura si apre a camino

L'inizio dell'ottava lunghezza

   

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Verso al fine della via

Sul ghiaione sommitale in direzione degli ancoraggi x le doppie

   

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Alla base della parete dopo le corde doppie

Parete sud-ovest del Piz Ciavazes con il tracciato della via.
In verde avvicinamento e discesa.

   
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