Descrizione generale
Gli Scudi di Valgrande sono due pilastri di calcare grigio, alti circa 100-120 Mt., con macchie strapiombanti di colore giallo.
Negli anni '70 sono comparsi i primi itinerari di più lunghezze; negli anni '90 sono stati aperti i monotiri sportivi e riattrezzate, sempre in ottica sportiva, le vecchie linee presenti.
La via 79 è stata aperta da
Luciano Tenderini e Piero Gavaz nel dicembre 1979. La prima parte sale seguendo placche e muretti lavorati fin sotto il muro giallo che si supera seguendo una grossa ed evidente fessura.
L'itinerario è stato completamente riattrezzato con fittoni resinati doppi.
Avvicinamento, descrizione della via
Sulla strada che da Ballabio sale ai Piani Resinelli si parcheggia in prossimità del dodicesimo tornante (pochissimi posti). Percorrere la stradina sterrata che inizia proprio in prossimità del tornante ed in breve diviene sentiero. Si perde leggermente quota giungendo nel centro della valletta. Si oltrepassa il torrente (ponticello da valutare) e si risale sul versante opposto. Al bivio tenere la destra e proseguire in mezza costa nel bosco in leggera salita (si passa accanto ad un acquedotto). Giunti in vista della parete si abbandona il sentiero principale per salire verso sinistra (ometto) fino a raggiungerla. E' facilmente identificabile la rientranza che porta ad un evidentissimo camino dove attacca, per l'appunto, la via del Gran camino. La via 79 si trova sulla parete a sinistra del camino (scritta rossa un po' sbiadita con vecchio chiodo vicino).
E' anche possibile salire direttamente da Ballabio con maggiore dislivello ed impiegando più tempo
(circa 50' totali).
1° tiro:
dritti per la pacca con alcuni passaggi molto verticali. Una fessurina conduce a delle rocce rotte e un po' erbose mediante le quali si raggiunge facilmente la sosta (3 fittoni+catena+anello calata). 20 Mt.,
5b, 7 fittoni.
2° tiro:
spostarsi un poco a destra e salire la placca appoggiata fin soto il muro giallo. Ignorare la prima sosta e traversare a sinistra pochi metri raggiungendo una seconda sosta (3 fittoni+catena+anello calata). 20 Mt., 4c, 8 fittoni, 1 sosta intermedia (3 fittoni+catena+anello calata).
3° tiro:
superare il diedrino soprastante e traversare a destra sotto un tettino. Poi per evidente fessura che si allarga si sale fino alla sosta (3 fittoni+catena+anello calata). 25 Mt., 6a, 12 fittoni.
4° tiro:
seguire la larga fessura con passi strapiombanti. Verso la fine piega a sinistra raggiungendo lo spigolo del pilastro dove si sosta (pianta+catena e cordoni+maglia rapida). 20 Mt., 6a, 8 fittoni.
Discesa
In doppia sulla via:
1a. calata: 20 Mt., dalla S4 alla S3;
2a. calata:
25 Mt., dalla S3 alla S2;
3a. calata: 35 Mt dalla S2 a terra (eventualmente, se la corda è più corta, sfruttare anche la S1).
Percorrendo a ritroso il sentiero dell'avvicinamento si ritorna alla macchina. |