Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Sul versante ovest troviamo la Roccia dello Schiavo: una protuberanza rocciosa di forma
triangolare che si affaccia sullo stadio "La Favorita" della città
di Palermo. L'altezza della parete è di circa 200 Mt. e sono
presenti vari itinerari che arrivano in cima. Tutta la fascia basale
invece è attrezzata a falesia; sono stati riattrezzati a monotiro
anche le prime lunghezze delle vie lunghe.
Questo itinerario è stato aperto da Roby Manfrè Scuderi e Antonio Nastri il 30 maggio 1987. Arrampicata completamente su placche molto verticali e tecniche e dove le difficoltà sono sempre continue senza mai lasciare il tempo per tirare il fiato! Tutto l'itinerario è ottimamente protetto a fix anche se quasi mai ravvicinati.
Tutte le soste sono attrezzate.
Attacco, descrizione della via
Dal centro di Palermo percorrere Viale Del Fante verso l'esterno
della città. Superare lo stadio "La Favorita", dopo 500 Mt. imboccare una strada sulla
destra varcando un vecchio cancello con colonne gialle (indicazione
per C.R.A.L. e Protezione Civile). Seguire la strada (che punta dritta verso
l'evidente parete della Roccia dello Schiavo) fino allo stop, indi svoltare a destra e poi ancora a destra
parcheggiando nel piazzale sterrato (proprio a lato del C.R.A.L. e
della Protezione Civile).
A piedi percorrere i sentierini nella boscaglia attraversando le due
carreggiate della strada e poi puntare alla base della parete dov'è
presente un traliccio dell'alta tensione.
A destra del traliccio individuare una grossa placca incisa, a pochi metri d'altezza, da un colatoio dove attacca la via Diretta (scritta rossa sbiadita). Ancora più a destra si trova l'attacco della via della Speranza identificato da una grossa e sbiadita scritta rossa "Spigolo sud". Tra questi due itinerari si possono identificare delle linee di fix. Seguire quella che sembra più semplice sulla verticale di un piccolo tettino.
1° tiro:
in verticale fino alla sosta (2 fix+catena+anelli calata).
25 Mt., VI+, 7/8 fix.
2° tiro:
salire verso sinistra fin sotto al tettino. Da qui in verticale su ripida placca passando sul bordo destro del tettino fino una fessura orizzontale dalla quale si obliqua a destra fino alla sosta (2 fix+cordini+maglia rapida).
40 Mt., V, VI+, 13 fix, 2 chiodi.
3° tiro:
obliquare a destra e poi dritti fino al bordo dello strapiombo. Spostarsi un poco a sinistra e salire in verticale per diedrino e successivamente placca. In fine, per rocce più facili, si raggiunge una terrazza con pianta dove si sosta (2 fix+cordini+maglia rapida).
35 Mt., VI, VII-, VI, 12 fix, 2 chiodi, 1 spuntone con cordone, 1 sosta intermedia (2 fix+cordini+maglia rapida).
4° tiro:
salire il diedro formato da grossi massi appoggiati e spostarsi a sinistra superando una pancia. Ora per ripida placca nera, con passi strapiombanti, si sale fino alla sosta (3 fix+cordino). Nell'inverno
2017/18 sono stati effettuati dei lavori di messa in sicurezza di alcuni massi ritenuti instabili. Alcuni metri di questa lunghezza sono ora infastiditi dalle reti paramassi.
40 Mt., IV-, V+, VI+, VII-, 11 fix, 1 chiodo con cordone, 1 sosta intermedia (2 fix+cordini+maglia rapida).
5° tiro:
in verticale superando la pancia bianca e poi per placca fino una cengetta. Spostarsi sulla sinistra e con passetto strapiombante rimontare la successiva placca che si segue fino una grande cengia. Alzarsi 2 metri e traversare a sinistra raggiungendo il terrazzino
con la prima sosta per le calate in doppia (1 fittone+1 fix+catena con moschettone di calata. Presenti anche 5 tasselli inox poco sopra).
50 Mt., VI-, VII-, VI+, II, 10/12 fix, 1 sosta intermedia (2 fix).
Da qui è possibile raggiungere la sommità della Roccia dello Schiavo mediante una lunghezza di II (consigliabile solo se si vuole scendere a piedi).
Discesa
Di seguito elenchiamo tre calate effettuabili con due mezze corde da 60
Mt. seguendo vagamente le soste della via Diretta; con
corde da 50 Mt. è necessario effettuare più calate sfruttando gli altri
ancoraggi citati:
1a. calata: 60 Mt., fino un esposto pulpito dove si trova la S4 della via Diretta (presenti altri 2 ancoraggi intermedi);
2a. calata: 45 Mt. fino al bordo esterno della terrazza con ulivo;
3a. calata: 55 Mt. fino a terra (possibile dividere la calata
cercando, verso destra -viso a monte-, la S1 della Diretta).
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