Monte Pellegrino/Roccia dello Schiavo - Via Syusy

 
Zona montuosa Appennino Siculo - Monti della Conca d'Oro Località di partenza Palermo
Quota partenza 50 Mt. Quota di arrivo 280 Mt. (306 la cima)
Dislivello totale +68 Mt. dal parcheggio all'attacco
+162 Mt. la via (190 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 10' dal parcheggio all'attacco
5 h. la via
Ore di discesa 30' le doppie
10' il sentiero fino al parcheggio
Esposizione Sud-ovest Giudizio sull'ascensione Ottima
Data di uscita 29/12/2013 (agg. 05/01/2022) Difficoltà VI+, VII-
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Carlo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata serena ed abbastanza calda. La roccia in via è ottima. 

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. Portare solo 10/12 rinvii ed alcuni cordini. Necessarie due corde da 50 Mt. per la discesa in doppia (meglio da 60 Mt.).

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Sul versante ovest troviamo la Roccia dello Schiavo: una protuberanza rocciosa di forma triangolare che si affaccia sullo stadio "La Favorita" della città di Palermo. L'altezza della parete è di circa 200 Mt. e sono presenti vari itinerari che arrivano in cima. Tutta la fascia basale invece è attrezzata a falesia; sono stati riattrezzati a monotiro anche le prime lunghezze delle vie lunghe.
Questo itinerario è stato aperto da Roby Manfrè Scuderi e Antonio Nastri il 30 maggio 1987. Arrampicata completamente su placche molto verticali e tecniche e dove le difficoltà sono sempre continue senza mai lasciare il tempo per tirare il fiato! Tutto l'itinerario è ottimamente protetto a fix anche se quasi mai ravvicinati. Tutte le soste sono attrezzate.
Attacco, descrizione della via

Dal centro di Palermo percorrere Viale Del Fante verso l'esterno della città. Superare lo stadio "La Favorita", dopo 500 Mt. imboccare una strada sulla destra varcando un vecchio cancello con colonne gialle (indicazione per C.R.A.L. e Protezione Civile). Seguire la strada (che punta dritta verso l'evidente parete della Roccia dello Schiavo) fino allo stop, indi svoltare a destra e poi ancora a destra parcheggiando nel piazzale sterrato (proprio a lato del C.R.A.L. e della Protezione Civile).
A piedi percorrere i sentierini nella boscaglia attraversando le due carreggiate della strada e poi puntare alla base della parete dov'è presente un traliccio dell'alta tensione. A destra del traliccio individuare una grossa placca incisa, a pochi metri d'altezza, da un colatoio dove attacca la via Diretta (scritta rossa sbiadita). Ancora più a destra si trova l'attacco della via
della Speranza identificato da una grossa e sbiadita scritta rossa "Spigolo sud". Tra questi due itinerari si possono identificare delle linee di fix. Seguire quella che sembra più semplice sulla verticale di un piccolo tettino.

1° tiro:
in verticale fino alla sosta (2 fix+catena+anelli calata). 25 Mt., VI+, 7/8 fix.

2° tiro:
salire verso sinistra fin sotto al tettino. Da qui in verticale su ripida placca passando sul bordo destro del tettino fino una fessura orizzontale dalla quale si obliqua a destra fino alla sosta (2 fix+cordini+maglia rapida). 40 Mt., V, VI+, 13 fix, 2 chiodi.

3° tiro:
obliquare a destra e poi dritti fino al bordo dello strapiombo. Spostarsi un poco a sinistra e salire in verticale per diedrino e successivamente placca. In fine, per rocce più facili, si raggiunge una terrazza con pianta dove si sosta (2 fix+cordini+maglia rapida).
35 Mt., VI, VII-, VI, 12 fix, 2 chiodi, 1 spuntone con cordone, 1 sosta intermedia (2 fix+cordini+maglia rapida).

4° tiro:
salire il diedro formato da grossi massi appoggiati e spostarsi a sinistra superando una pancia. Ora per ripida placca nera, con passi strapiombanti, si sale fino alla sosta (3 fix+cordino). Nell'inverno 2017/18 sono stati effettuati dei lavori di messa in sicurezza di alcuni massi ritenuti instabili. Alcuni metri di questa lunghezza sono ora infastiditi dalle reti paramassi.
40 Mt., IV-, V+, VI+, VII-, 11 fix, 1 chiodo con cordone, 1 sosta intermedia (2 fix+cordini+maglia rapida). 

5° tiro:
in verticale superando la pancia bianca e poi per placca fino una cengetta. Spostarsi sulla sinistra e con passetto strapiombante rimontare la successiva placca che si segue fino una grande cengia. Alzarsi 2 metri e traversare a sinistra raggiungendo il terrazzino con la prima sosta per le calate in doppia (1 fittone+1 fix+catena con moschettone di calata. Presenti anche 5 tasselli inox poco sopra).
50 Mt., VI-, VII-, VI+, II, 10/12 fix, 1 sosta intermedia (2 fix).

Da qui è possibile raggiungere la sommità della Roccia dello Schiavo mediante una lunghezza di II (consigliabile solo se si vuole scendere a piedi).
Discesa
Di seguito elenchiamo tre calate effettuabili con due mezze corde da 60 Mt. seguendo vagamente le soste della via Diretta; con corde da 50 Mt. è necessario effettuare più calate sfruttando gli altri ancoraggi citati:
1a. calata: 60 Mt., fino un esposto pulpito dove si trova la S4 della via Diretta (presenti altri 2 ancoraggi intermedi);
2a. calata: 45 Mt. fino al bordo esterno della terrazza con ulivo;
3a. calata: 55 Mt. fino a terra (possibile dividere la calata cercando, verso destra -viso a monte-, la S1 della Diretta).

Note

Abbiamo descritto le lunghezze di corda fino alla sosta dove hanno inizio le calate in corda doppia. La via terminerebbe sulla cima ma l'ultima lunghezza è di scarso interesse. Inoltre una volta giunti in  cima bisognerebbe affrontare una discesa a piedi abbastanza lunga oppure ridiscendere alla quinta sosta per calarsi in doppia.
Nel periodo estivo attenzione alle zecche.

Commenti vari

Nell'inverno 2017/18 sono stati effettuati dei lavori di messa in sicurezza di alcuni massi ritenuti instabili. Adesso alcuni metri del quarto tiro sono infastiditi dalle reti paramasi.

   

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Carlo passa accanto al tettino della seconda lunghezza

Le bellissime placconate che caratterizzano questa via

   

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A pochi metri dalla seconda sosta

Aggirando il grosso strapiombo a metà via

   

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La difficile placca nera della quarta lunghezza

La pancia bianca che si supera direttamente col quinto tiro

   

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La Roccia dello Schiavo con i tracciati delle vie:
Mùrtola, Diretta (in viola le varianti alla Diretta), Syusy,
Della Speranza e A Giulio.
In verde i 3 ancoraggi per le calate in doppia.

Luca a pochi metri dall'ultima sosta