Monte Pellegrino/Roccia dello Schiavo - Via Mùrtola

 
Zona montuosa Appennino Siculo - Monti della Conca d'Oro Località di partenza Palermo
Quota partenza 50 Mt. Quota di arrivo 280 Mt. (306 la cima)
Dislivello totale +70 Mt. dal parcheggio all'attacco
+160 Mt. la via (245 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 10' dal parcheggio all'attacco
2 h. 30' la via
Ore di discesa 30' le doppie
10' il sentiero fino al parcheggio
Esposizione Ovest Giudizio sull'ascensione Sufficiente
Data di uscita 04/01/2011 Difficoltà IV (V con la variante d'attacco)
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata molto nuvolosa ma con temperature pur sempre gradevoli. La roccia in via è ottima. 

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. Necessari friends (o dadi) e cordini per integrare le protezioni presenti. Necessarie due corde da 50 Mt. per la discesa in doppia (meglio da 60 Mt.).

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Sul versante ovest troviamo la Roccia dello Schiavo: una protuberanza rocciosa di forma triangolare che si affaccia sullo stadio "La Favorita" della città di Palermo. L'altezza della parete è di circa 200 Mt. e sono presenti vari itinerari che arrivano in cima. Tutta la fascia basale invece è attrezzata a falesia; sono stati riattrezzati a monotiro anche le prime lunghezze delle vie lunghe.
Questo itinerario è stato aperto da Francesco Mùrtola, Tormatis e Ravetto nel 1945, probabilmente il primo itinerario aperto sulla parete ed oggi considerato la "normale" di salita.
La prima lunghezza di corda è invasa da vegetazione, quindi abbiamo percorso un monotiro (Fat Boys, leggermente più difficile dell'originale) che, dopo i primi metri in comune con la Murtòla, resta sulla placca più a destra.
Attacco, descrizione della via

Dal centro di Palermo percorrere Viale Del Fante verso l'esterno della città. Superare lo stadio "La Favorita", dopo 500 Mt. imboccare una strada sulla destra varcando un vecchio cancello con colonne gialle (indicazione per C.R.A.L. e Protezione Civile). Seguire la strada (che punta dritta verso l'evidente parete della Roccia dello Schiavo) fino allo stop, indi svoltare a destra e poi ancora a destra parcheggiando nel piazzale sterrato (proprio a lato del C.R.A.L. e della Protezione Civile).
A piedi percorrere i sentierini nella boscaglia attraversando le due carreggiate della strada e poi puntare alla base della parete.
L'attacco è situato sul fianco sinistro della parete, a sinistra della via Diretta appena oltre una pianta. Scritta "Murtola" e freccia di colore rosso.

1° tiro:
dalla scritta dritti per diedrino e poi placca fessurata (monotiro Fat Boys, l'originale è intasato di vegetazione). Dopo la catena del monotiro seguire il diedrino erboso verso destra fino al terrazzino con palmette dove si sosta (2 spit).
35 Mt., IV, V, III+, 6 spit, 1 chiodo, 1 sosta intermedia con catena.

2° tiro:
dritti per placca, poi caminetto dal quale si esce verso sinistra. Traversare ora facilmente per circa 15 metri fino ad una cengia erbosa oltre una pianta di ulivo dove si sosta (clessidra da attrezzare).
40 Mt., IV, III, 5 chiodi (2 dei quali accoppiati), 3 clessidre con cordone.

3° tiro:
traversare a sinistra sulla cengia poi dritti superando una placchetta. Spostarsi a sinistra raggiungendo il terrazzino con palmette dove si sosta (2 spit). 25 Mt., I, IV, 1 spit.

4° tiro:
superare la placchetta verso sinistra, poi dritti fin sotto uno strapiombo. Traversare a destra entrando in un diedrino che si risale fino alla sosta (1 spit+2 chiodi) posta sul lato destro. 35 Mt., IV, 1 chiodo.

5° tiro:
continuare sul lato sinistro del diedro, poi obliquare a destra, superare uno strapiombetto e proseguire per rocce rotte. Dopo una pianta stare a destra nel diedrino fino al suo termine dove si sosta (da attrezzare su clessidra).
60 Mt., IV, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone.

6° tiro:
seguire vagamente la crestina. Quando possibile obliquare a destra puntando alla cengia alberata. Sostare su pianta (da attrezzare).
35 Mt., III.

7° tiro:
traversare verso destra facilmente (se non fosse per le piante che ostruiscono il passaggio) sino a raggiungere il terrazzino dove hanno inizio le corde doppie (1 fittone+1 fix+catena con moschettone di calata. Presenti anche 5 tasselli inox poco sopra). 15 Mt., II.

La via terminerebbe sulla sommità della  Roccia dello Schiavo. Sulla sesta lunghezza, anziché obliquare a destra alla cengia alberata, continuare a salire per facili rocce seguendo la crestina fino in vetta (consigliabile solo se si vuole scendere a piedi).
Discesa
Di seguito elenchiamo tre calate effettuabili con due mezze corde da 60 Mt. seguendo vagamente le soste della via Diretta; con corde da 50 Mt. è necessario effettuare più calate sfruttando gli altri ancoraggi citati:
1a. calata: 60 Mt., fino un esposto pulpito dove si trova la S4 della via Diretta (presenti altri 2 ancoraggi intermedi);
2a. calata: 45 Mt. fino al bordo esterno della terrazza con ulivo;
3a. calata: 55 Mt. fino a terra (possibile dividere la calata cercando, verso destra -viso a monte-, la S1 della Diretta).

Note

Abbiamo descritto le lunghezze di corda fino alla sosta dove hanno inizio le calate in corda doppia. La via terminerebbe sulla cima ma l'ultima lunghezza è di scarso interesse. Inoltre una volta giunti in  cima bisognerebbe affrontare una discesa a piedi abbastanza lunga oppure ridiscendere alla settima sosta per calarsi in doppia.

Commenti vari
Nel periodo estivo attenzione alle zecche.
Altre ripetizioni

Luca e Claudia avevano già percorso la via il 5 gennaio 2009. La foto n. 3 è di quella salita.

   

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Primo tiro stando sulla placca di Fat Boys

Facile placchetta iniziale sulla seconda lunghezza

   

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Inizio del quarto tiro (foto del 2009)

Sulle facili rocce della sesta lunghezza

   

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Roccia dello Schiavo e tracciati delle vie: Mùrtola, Diretta (in viola le varianti alla Diretta), Syusy, della Speranza e A Giulio.
In verde i 3 ancoraggi per le calate in doppia.