Sasso di Sengg - Via Vicenza

 
Zona montuosa Gruppo delle Grigne Località di partenza Passo di Cainallo (LC)
Quota partenza 1315 Mt. circa Quota di arrivo 2030 Mt. circa (2136 Mt. la vetta)
Dislivello totale

+400 per il rifugio Bietti/Buzzi
+108 -143 Mt. per l'attacco
+350 Mt. la via (343
lo sviluppo +50 facili)

Sentieri utilizzati n. 25, 24, 16
Ore di salita 1 h. 15' per il rifugio Bietti/Buzzi
1 h. 15' dal rifugio all'attacco
5 h. la via
Ore di discesa 2 h. 30' fino al parcheggio
Esposizione Sud-ovest Giudizio sull'ascensione Discreta
Data di uscita 03/03/2012 Difficoltà VI+/VI, A0
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti

Claudia, Federica, Paolo.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata serena e calda. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente e ben segnalato. Il canale, che si percorre in discesa, dalla Bocchetta di Val Cassina all'attacco è attrezzato a ferrata (catene a gradini). Al nostro passaggio c'era ancora la presenza di parecchia neve: dal parcheggio fino al rifugio Bietti solo a chiazze non eccessivamente fastidiose, mentre dal rif. all'attacco in quantità maggiore che ci ha fatto perdere un po' di tempo. La roccia in via è generalmente ottima.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Il rifugio Bietti/Buzzi (1715 Mt.) ed il rifugio Elisa (1515 Mt.) nei periodi di apertura. Eventualmente i locali invernali annessi.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Utili dadi, friends e cordini per integrare le protezioni.
D'inverno o ad inizio stagione, in base all'innevamento, potrebbero servire ramponi e/o piccozza per raggiungere l'attacco.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Sasso di Sengg è compreso tra il Sasso dei Carbonari ed il Sasso Cavallo, due colossi che ne oscurano la figura sia geologicamente che alpinisticamente. Verso nord-ovest si presenta come un pendio prativo difficilmente distinguibile dal Sasso dei Carbonari, mentre a sud offre un'ampia parete rocciosa seppur discontinua.
La via Vicenza è stata aperta il 17 giugno 1934 da Eugenio Vinante, Bruno Cacciamognaga e Mario Enriconi. Una via notevole per l'epoca dell'apertura che si sviluppa tra placche, fessure, diedri e camini.
Necessaria una buona esperienza alpinistica in quanto, dopo il tiro chiave, la chiodatura è praticamente inesistente e, nonostante le difficoltà non siano elevate, è necessaria una buona capacità per individuare l'itinerario. Alcune soste sono attrezzate con chiodi, molte altre si ricavano da belle clessidre.
Attacco, descrizione della via
Ci sono due possibilità per raggiungere l'attacco:
1- da Cainallo (percorso da noi seguito): raggiungere il paese di Esino Lario e seguire le indicazioni per Cainallo, dal quale si prosegue verso l'Alpe del Vò di Moncodeno, sino a raggiungere un ampio parcheggio (a pagamento nel periodo estivo).
Da qui s'imbocca il sentiero n. 25 che sale in direzione del rifugio Bogani. Raggiunto un bivio si abbandona il sentiero n. 25 e si segue il n. 24 sino alla Bocchetta di Prada (o passo della Val d'Era - 1626 Mt.). Dalla bocchetta piegare a sinistra in direzione della Porta di Prada oltrepassando il bivacco/cappella dell'89a. Brigata Garibaldi. Continuare lungo il sentiero sino a raggiungere l'anfiteatro del Releccio dove si trova il rifugio Bietti/Buzzi e, oltre, la Bocchetta di Val Cassina (o Bocchetta di Sengg - 1823 Mt.). Da qui scendere nel canalone che separa il Sasso di Sengg dal Sasso Cavallo seguendo la ferrata. A circa 100 metri dalla fine del canale si supera un passaggio con scala metallica. Subito dopo salire per ripidi prati verso sinistra portandosi sotto la verticale di un grosso tetto. Nel punto più alto del prato, verso destra vicino alle rocce che formano un vago canalino, si trova la sosta (1 chiodo con esile cordino). Conviene legarsi.
2- dalla frazione di Rongio (Mandello del Lario). Parcheggiare nei pressi della chiesa. Seguire il sentiero che sale al rifugio Elisa e, prima di raggiungerlo, abbandonare il sentiero e salire per tracce e ripidi prati alla base della parete. Imboccare il canale che separa il Sasso di Sengg dal Sasso Cavallo e salirlo per circa 100 metri indi piegare a destra e, come descritto pocanzi, per ripido pendio erboso raggiungere l'attacco. 1200 Mt. di dislivello, 3 h. circa.

1° tiro:

salire sino alle roccette marciotte che chiudono il canalino. Uscire a destra su erba e continuare ad obliquare verso destra sino allo spigolo erboso. Seguendo lo spigolo si raggiunge la base della parete vera e propria dove si sosta (3 chiodi+cordone).
50 Mt., IV+, III, 1 chiodo.

2° tiro:
a destra seguendo la bella fessura e poi per placca spostandosi leggermente a sinistra sino un ballatoio sulla destra dove si sosta (3 chiodi). 25 Mt., V+, 4 chiodi.

3° tiro:
si segue il diedrino fessurato sulla sinistra. Al suo termine si traversa a destra 4-5 metri (la via originale sale dritta per uno strapiombino friabile) e poi dritti fino una fessura. La si supera e si obliqua leggermente a destra sino alla sosta (2 grosse clessidre da attrezzare, variante Balatti). 50 Mt., V+, VI, V, 3 chiodi (di cui 1 con cordone), 1 clessidra con cordone.

4° tiro:
si obliqua a sinistra superando la placca (passo difficile e improteggibile) ricongiungendosi con l'itinerario originale. Si segue la fessura sino a quando diventa un evidente diedro strapiombante. Si attraversa due metri a destra e si sosta (2 chiodi).
25 Mt., VI+ oppure VI e A0, V+, 6 chiodi (di cui 2 vicini).

5° tiro:
traversare a destra circa 7 metri poi alzarsi seguendo una fessurina e successivamente per muretto verticale ma appigliato. In fine traversare a sinistra riportandosi quasi sulla verticale della sosta precedente fino ad incontrare un discreto punto di sosta (clessidra da attrezzare). 25 Mt., V, IV+.

6° tiro:
abbassarsi leggermente e traversare in placca raggiungendo una fessura che si segue fino quando diventa camino. Percorrere tutto il camino ed al suo termine sostare (spuntone). 55 Mt. IV, IV+.

7° tiro:
per risalti rocciosi e cenge erbose sino allo spigolo (la via corretta forse segue le placche sullo spigolo). Noi abbiamo puntato alla fessura sulla destra. La si segue ed alcuni metri prima del suo termine, dove si divide, si sosta un po' scomodamente (2 clessidre da attrezzare). Roccia marcia per raggiungere la fessura, poi migliora. 55 Mt., III, II, V.

8° tiro:
uscire seguendo il ramo sinistro poi per sfasciumi e placchette obliquando a destra si raggiunge la base dell'ultimo risalto roccioso. Si traversa a destra fino alla base del facile canalino erboso che conduce alla vetta e si sosta (da attrezzare su un grosso masso che forma una clessidra). 58 Mt., IV, III.

Sopra la sosta per facili pendii erbosi si raggiunge la sommità della parete. 50 Mt., I.

Discesa
Scendere per facili pendii erbosi in direzione della Bocchetta di Val Cassina (necessario risalire alcuni metri per raggiungerla). Da qui:
1- per ritornare a Cainallo percorrere a ritroso il sentiero seguito durante l'avvicinamento transitando nuovamente dal rifugio Bietti/Buzzi;
2- per ritornare a Rongio scendere tutto il canale fino a giungere nei pressi dell'attacco e, successivamente, al parcheggio mediante il sentiero seguito durante l'avvicinamento.

Note

Una nota di merito all'eroico Paolino che, nonostante si sia dimenticato l'imbraco a casa, ha avuto la prontezza di crearsene uno con le fettucce pur di non rinunciare alla salita... un po' di lividi ricompensati dalla gioia della vetta! (vedi ultima foto).

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Luca all'attacco della via dopo aver superato lo zoccolo

Claudia e Paolo sulla seconda lunghezza

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Sul diedrino all'inizio del terzo tiro

Paolo sul difficile passaggio in placca della variante Balatti

 

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La fessura che porta alla quarta sosta

Gli ultimi metri del camino della sesta lunghezza

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Si avvicina il tramonto e la roccia cambia colore

A fine via sui prati sommitali

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La parete sud-ovest del Sasso di Sengg visto dalla base del Sasso Cavallo col tracciato (molto indicativo) della via Vicenza.
Visibile l'evidente tetto, da prendere come riferimento, dove passa la via Giuliana
   

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