Rupe di Porcile - Via Tra Sogno e Realtà

 
Zona montuosa Prealpi trentine Località di partenza Monte Terlago (TN)
Quota partenza 700 Mt. circa Quota di arrivo 820 Mt. circa
Dislivello totale +30 Mt. per l'attacco
+90 Mt. la via (100 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 15' per l'attacco
3 h. la via
Ore di discesa 25' fino al parcheggio
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 02/05/2014 Difficoltà A2, V
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Diego Filippi.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Meteo pessimo lungo tutta la mattinata; durante la salita siamo sempre stati accompagnati da una leggera pioggia. I sentieri di avvicinamento e discesa sono in ottimo stato e ben evidenti. La roccia è ottima.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia e per la progressione in artificiale (staffe, fifì, ecc...). Portare il martello e qualche chiodo.

Caratteristiche dell'arrampicata
Descrizione generale
Breve itinerario di artificiale aperto in solitaria da Davide Pinamonti.
La via supera una fascia di tetti regalando un'arrampicata di soddisfazione. In via sono presenti chiodi tradizionali, chiodi a pressione e spit. Tutte le soste sono ottimamente attrezzate. La via risulta propedeutica per chi si avvicina all'arrampicata artificiale, anche se in alcuni punti la chiodatura è distante. Lungo i tiri sono presenti dei brevi passi di arrampicata libera.
Attacco, descrizione della via
Da Terlago (TN) seguire le indicazioni per Monte Terlago e per i laghi di Lamar. Raggiunto l'abitato di Monte Terlago abbandonare la strada che sale verso i laghi e imboccare sulla sinistra la via "Strada della Paganella". La via, dopo aver attraversato l'abitato, conduce ad un ampio spiazzo dov'è possibile parcheggiare (presenti delle paline CAI).
Guardando le paline imboccare la strada verso sinistra. Dopo pochi metri oltrepassare un piccolo torrente (sulla sinistra è presente una lapide che ricorda un morto - anno 1848) e imboccare la strada di destra che attraversando un bosco si porta verso la parete. La strada dapprima compie una curva verso destra, e successivamente, dopo un rettilineo piega nuovamente a sinistra. Nei pressi della parete, sulla destra, si stacca una breve traccia che conduce all'acquedotto (addossato alla parete).
La via attacca circa 50 Mt. a destra dell'acquedotto ed è facilmente riconoscibile per una scritta gialla e nera posta alla base di una fessura con chiodi.

1° tiro:
salire la fessura sino a raggiungere un muretto oltre il quale la successiva placca nerastra consente di guadagnare la sosta (2 spit con catena ed anello). 30 Mt., A1, V.

2° tiro:
superare con decisione (e fatica) lo strapiombo. Proseguire lungo la placca e traversare a destra. Una sequenza di bombè conduce ad un tetto che si supera con difficoltà (chiodatura un po' distante). La sosta (2 spit con catena ed anello+libro di via) è situata all'interno di una nicchia. 40 Mt., A2.

3° tiro:
vincere il tetto e proseguire lungo una fascia di strapiombi sino a raggiungere una placca che consente di portarsi sotto ad un diedrino, oltre il quale, mediante dei risalti erbosi si raggiunge la sommità della rupe. Sosta da attrezzare. 30 Mt., A2, V.
Discesa
Imboccare la traccia verso destra (viso a monte) che scende sino a raggiungere la strada sterrata. Mediante i sentieri di avvicinamento rientrare al parcheggio.
   
Bertoldo sale la prima lunghezza...
... e Diego lo raggiunge in sosta
   
Seconda lunghezza
Matteo supera gli strapiombi del secondo tiro
   
Dettaglio della parete con il tracciato della via Tra sogno e realtà
   
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