Rupe del Castello - Via Berto 8 e 80

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località  di partenza Arco (TN)
Quota partenza 100 Mt. circa Quota di arrivo 150 Mt. circa
Dislivello totale

+0 Mt. per l'attacco
+50 Mt. la via (70 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 10' per l'attacco
2 h. la via
Ore di discesa

5' la doppia
10' il sentiero fino al parcheggio

Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Discreta
Data di uscita 01/05/2012 Difficoltà A2
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia, Diego.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata piovosa. Il meteo segnava, nel primo pomeriggio, una finestra di qualche ora con assenza di precipitazioni e ne abbiamo approfittato per sgranchirci un po' le ossa. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente per il primo tratto, poi, essendo poco percorso, è meno visibile ma questo non crea problemi in quanto si costeggia sempre la parete. La roccia è generalmente buona.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. Sufficienti 20 coppie. 2 staffe e fiffi per ogni componente della cordata.
Inutili friends, dadi e chiodi.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La Rupe del Castello è la prima struttura rocciosa che si trova alle spalle dell'abitato di Arco e sulla cui sommità sorge un castello medioevale (XII-XV sec.). Verso est presenta un'alta e strapiombante parete rossastra però priva di itinerari d'arrampicata in quanto, su questa struttura, vige un divieto d'arrampicata (ci sono un paio di vecchie vie delle quali si è persa ogni traccia).
"Berto 8 e 80" è stata chiodata da Umberto Marampon (alias Berto) l'1 gennaio 1987 in solitaria. Arrampicata artificiale sui chiodi a pressione artigianali fabbricati dallo stesso Marampon talvolta non vicinissimi. Attualmente sono presenti anche dei vecchi spit.
Le due soste sono state recentemente
riattrezzate da Diego Filippi con 2 fix da 10 mm che ha aggiunto anche due golfari sotto al tetto.
Da un articolo di Caterina Serco (18/5/2011):
Prigioniero della bellezza - Umberto Marampon, l'uomo dei tetti.
"Il primo gennaio del 1987 -
racconta Berto - sto chiodando sulla parete est della Rupe del Castello un tetto sporgente 8 metri e 80 centimetri. Mi sporgo e vedo sotto di me un ragazzino. Sento un lungo sibilo e poi un gran botto. Che razza di figlio di… - sorride Berto - l'ho perdonato perché a modo suo mi ha augurato buon anno."
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento imboccare la strada che conduce ai campeggi e alla piscina comunale ove conviene parcheggiare. Ritornare verso Arco seguendo la strada asfaltata per circa 200 Mt. e poi imboccare una stradina (chiesetta bianca) che conduce fino alla base della parete. Costeggiare la parete verso sinistra fin sotto la verticale dell'evidente tetto ove si trova l'attacco (scritta bianca "berto 8 e 80").

1° tiro:

seguire i chiodi a pressione fino alla comoda e grande terrazza ove si sosta (2 fix). All'uscita del secondo muro c'è una sosta (3 chiodi a pressione+1 spit+cordino) da evitare. 40 Mt., A2, numerosi chiodi a pressione e vecchi spit.

2° tiro:
salire la fessurina a sinistra con cuneo e chiodi sporgenti e poi per placca fin sotto al tetto. Superare il tetto e appena oltre il suo termine sostare (2 fix+anello calata+3 chiodi a pressione+cordone) su un aereo e stretto terrazzino.
30 Mt., A2, 2 chiodi, 1 cuneo, 2 golfari, numerosi chiodi a pressione e vecchi spit (alcuni vicini per eventuali soste).
Discesa
Con una corda doppia di 50 Mt. si ritorna all'attacco e poi in breve al parcheggio mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento.
PS: sulla placca sopra la sosta si vedono ancora 2 chiodi a pressione. La via non continua. Sono i chiodi a pressione che portavano alle piante poste più a destra dalle quali Marampon ha effettuato 2 corde doppie.

Note

Ricordiamo che l'arrampicata su questa parete è vietata.

Commenti vari
Breve itinerario ottimo per allenamento. Sulla prima lunghezza alcuni chiodi a pressione sono abbastanza distanti.
Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Due immagini del muro della prima lunghezza

   

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Luca quasi alla fine del tetto

Mancava solo il sole per abbronzarsi...

   

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La sosta vista da sotto il tetto

Diego in posizione di riposo sotto al tetto

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 Diego e Claudia al termine del tetto

Dettaglio della parete con il tracciato della via

 

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