Pilastri di Rogno/Corno Pagano - Via Le Mà dal Cul

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Rogno (BG)
Quota partenza 250 Mt. Quota di arrivo 440 Mt.
Dislivello totale +100 Mt. per l'attacco
+90 Mt. la via (115 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 15' per l'attacco
1 h. 30' la via
Ore di discesa 25'
Esposizione Sud Giudizio sull'ascensione Sufficiente
Data di uscita 17/10/2004 Difficoltà 5c
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia
La giornata era splendida. I sentieri che conducono ai settori sono evidenti e ben praticabili. La roccia in via è ottima.
Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata.
Presenza di acqua
C'è una fontanella fuori dal cimitero, dove si parcheggia.
Punti di appoggio
Il paese di Rogno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Inutili friends e dadi. Si può salire con due mezze corde o anche con una corda intera da 70 Mt., in quanto le doppie per la calata sono a meno di 35 Mt.
Caratteristiche dell'arrampicata
Descrizione generale
Itinerario aperto da Gian Mario Colombi e Ruggero Andreoli nel 1981. Bella arrampicata di aderenza su roccia molto solida. A parte l'ultimo tiro, gli altri non sono sicuramente da sottovalutare. Traverso più facile del primo tiro ma molto delicato. Soste tutte attrezzate con anello per la calata.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere Rogno (BG) e parcheggiare nei pressi del Cimitero dal quale sono ben visibili i vari pilastri di roccia.
Imboccare il sentiero sul fianco sinistro del cimitero (presente una bacheca che riporta gli itinerari d'arrampicata). Il primo settore che s'incontra è la Piramide di Cheope.
Proseguire fino a raggiungere il settore Corno Pagano.
Poco prima di giungere alla base del Corno il sentiero va un po' in discesa e poi, quando spiana nuovamente prima di risalire, si costeggia la parete del Corno. L'attacco è subito qui, scritta sbiadita VLMK. Pochi metri più a destra c'è l'attacco della via Biglietto per l'inferno con scritta molto evidente.

1°tiro:
salire verticalmente poco a destra di un piccolo strapiombo con movimenti delicati, poi per rocce più facili fino a raggiungere la placca inizialmente solcata da una lama e poi, nella parte più alta, veramente avara di appigli. Non sostare sull'anello di calata, ma procedere alcuni metri su sentiero fino a raggiungere una pianta. 35 Mt., 5c, 3 spit.

2°tiro:
attenzione a non salire a sinistra (via Biglietto per l'inferno, 6b) ma risalire lo spigolo puntando a destra del grosso tetto. placca inizialmente appoggiata e con alcuni appigli, nella seconda parte più verticale e di aderenza. 35 Mt., 4c, 4 spit.

3°tiro:
superare con movimento molto atletico il salto tra le due placche, poi puntare a sinistra sotto lo strapiombo. Aggirarlo a sinistra con traverso delicato oltrepassando lo spigolo e sostando appena oltre. 25 Mt., 5a, 4 spit.

4°tiro:
salire per il diedro fino alla sommità del pilastro. 20 Mt., 4c, 2 spit.
Discesa
Sul versante opposto rispetto a quello di salita si trovano due scale metalliche al termine delle quali si scende verso sinistra costeggiando la parete strapiombante. In breve ci si ricongiunge al sentiero percorso durante l'avvicinamento e da qui alla macchina.
E' anche possibile scendere in corda doppia:
1a. calata: dall'ultima sosta calarsi per 25 Mt. ignorando la S3 e scendendo fino ad una sosta con cordone bianco;
2a. calata: 33 Mt., 28 dei quali completamente nel vuoto sino alla pianta della S1;
3a. calata: procedere sul sentiero fino a raggiungere l'anello di calata ed effettuare l'ultima doppia di 25 Mt.

Note
Qualche anno fa vigeva il divieto di salire in cima al Corno Pagano per via di alcune sculture rupestri che ormai da parecchio tempo sono state prelevate e sposate in altri luoghi. Forse il divieto è ancora attivo...
Commenti vari
Riportiamo un pezzo tratto da un divertente racconto di Romele "Rommel" Facchinetti e pubblicato sull'annuario 2018 "Tracce" delle sezioni e sottosezioni CAI di Valle Camonica e Sebino.
«[...] Un milanese lungo lungo chiamato 'gigante' , ora Guida alpina e rifugista (Andrea Savonitto), approdò in quel di Rogno e aprì la straripetuta "Pastasciutta e scaloppine". Noi rispondemmo prontamente aprendo "Il digiuno delle galline" sulla Piramide di Cheope. Nonno Alessandro andò in trasferta in quel di Lugano da parenti, per la potatura autunnale, e mi lasciò in consegna le sue curatissime galline. Ma... Nel pomeriggio, arrivò Ruggero Andreoli, accompagnato da Battista Spadacini, e partimmo alla conquista della Piramide. Noi non volammo, ma il tempo si. Scendemmo tardi, con il buio: corsi veloce dalle galline, passate repentinamente dal continuo foraggiamento del nonno, al digiuno, imposto loro dal genero. Ancora qualche giorno in sua assenza e avrebbero chiamato l'inviato di Striscia la Notizia.
Gian Mario Colombi e Ruggero Andreoli salirono "Via le ma dal cul" sul Corno Pagano: sicuramente una delle più belle vie della valle. Alla partenza del terzo tiro c'è un muretto alquanto ostico da superare e la donzella che era con loro si trovo in difficoltà. I furbetti posarono prontamente le loro manacce sui solidi ed invitanti glutei e spinsero... La spinta durò un po' troppo a lungo, tant'è che la donzella li invitò a togliere i loro artigli dal suo lato B. [...]»
   

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Fortuna che nessuno lo vede in faccia...

Bertoldo sul secondo tiro

Bertoldo poco prima di lanciarsi nel vuoto...

   

Fortuna che nessuno lo vede in faccia...

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...la calata nel vuoto

Alcuni dei pilastri di Rogno con i tracciati delle vie. Da sinistra: Pastasciutta e Scaloppine, Anestesol sublime, Gorby Ronnie,
Via le ma dal cul, Ramarro e Salamandra