Rocca Castello - Via Sete d'Oriente

 
Zona montuosa Alpi Cozie - Gruppo Castello-Provenzale Località di partenza Fraz. Chiappera - Acceglio (CN)
Quota partenza 1950 Mt. Quota di arrivo 2452 Mt.
Dislivello totale

+360 -50 Mt. circa dal parcheggio all'attacco
+192 Mt. la via (235 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. T14
Ore di salita

50' dal parcheggio all'attacco
4 h. la via

Ore di discesa

45' le doppie
45' il sentiero fino al parcheggio

Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 29/06/2013 Difficoltà V, V+
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata molto nuvolosa e con forte vento. Inoltre ci ha sempre tenuti sulle spine con il pericolo pioggia poiché a singhiozzo piovigginava.
Il sentiero che conduce all'attacco è evidente. La roccia in via è ottima.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente.
La roccia è ricoperta quasi ovunque da licheni. Se asciutta non dà problemi, ma da bagnata risulta molto scivolosa!
Presenza di acqua
La Val Maira è ricca d'acqua tant'è che è ben sviluppata una rete di centrali idroelettriche. Si trovano varie fontane nei paesi che si attraversano per arrivare a Chiappera. Sul percorso di avvicinamento noi abbiamo trovato un abbondante corso d'acqua, ma potrebbe essere che, in piena estate, sia asciutto.
Punti di appoggio
Rifugio/campeggio Campo Base (1650 Mt., 34 posti letto) oppure le varie possibilità di alloggio nei paesi/frazioni limitrofe.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito da arrampicata. Indispensabile un assortimento di friends (da 0.3 a 2 Camalot) o dadi per integrare.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il gruppo del Castello-Provenzale è formato da tre torri di quarzite che, dai prati del Vallone Maurin, si stagliano verso il cielo
.
La Rocca Castello è la più alta delle tre e, verso sud, è separata dalla vicinissima Torre Castello da un profondo intaglio detto "Forcella del Castello". Verso nord si protende con una lunga cresta mentre le pareti più interessanti risultano la ovest e la est: ma è senza dubbio quest'ultima la più frequentata e più ricca di itinerari.
La via Sete d'oriente è stata salita per la prima volta da Janusz Budzeiko, Daniele Caneparo, Krzysztof Dudzinscki e Maurizio Oviglia il 12 febbraio 1984. Sale su un settore molto compatto e verticale con passi strapiombanti tra la via Bàlzola ed il Diedro Calcagno. Poi si raccorda allo spigolo dove passa la variante Motti-Secco della via Bàlzola e, tramite questa variante, si raggiunge la terrazza inclinata sotto la vetta.
Attacco, descrizione della via
Si raggiunge Dronero (CN) dove ha inizio la Val Maira. Si percorre quest'ultima interamente fino a raggiungere il comune di Acceglio oltre il quale si prosegue per la frazione Chiappera. Continuare sulla strada fino ad un bivio: sinistra per il rifugio Campo Base, destra per il Colle Greguri e Col de Maurin. Si segue per quest'ultimi e si continua fino ad oltrepassare un ponte (la strada è per lo più sterrata) oltre il quale un tornante verso destra permette di raggiungere una zona abbastanza pianeggiante con delle baite dove si parcheggia. Da qui incamminarsi verso il Colle Greguri (segnavia T14) preceduto da un bel pianoro erboso che offre un'ottima vista sui versanti nord ed ovest della Rocca e della Torre Castello. Una volta raggiunto il Colle Greguri (2310 Mt.) è ben visibile il grosso diedro rossastro (Diedro Calcagno) che incide la parete est della Rocca Castello; scendere fino a raggiungere il punto più basso della parete. L'attacco si trova alla base di un diedrino chiuso da un tettino verso sinistra. Alla base del diedro c'è un piccolo pulpito.
Circa 10 metri più a sinistra, alla base di una fessura, attacca la via Bàlzola.

1° tiro:
salire il diedro fin sotto il tettino fessurato mediante il quale si traversa a sinistra fino al suo termine. Seguire un secondo diedro chiuso da un altro tettino che si supera sulla sinistra dove risulta più semplice. Si prosegue fino alla scomoda sosta (1 chiodo+1 clessidra +cordoni +maglia rapida). 35 Mt., IV+, 4 chiodi.

2° tiro:
salire appena a destra della sosta per 7-8 metri quindi spostarsi verso sinistra su una placca compatta puntando alla fessura (un po' erbosa) che incide lo strapiombino bianco. Superarla e traversare a sinistra fino alla sosta (3 chiodi+cordone).
20 Mt., IV+, V+, 3 chiodi, 1 sosta intermedia (2 chiodi+cordino+1 chiodo).

3° tiro:
salire verticalmente sfruttando delle lame fin sotto ad un tettino giallo. Si passa alla sua destra e poi si obliqua a sinistra fino al comodo terrazzo dove si sosta (3 spit+cordone+maglia rapida) in comune con la via Bàlzola.
45 Mt., IV+, V, III, 3 chiodi (2 dei quali vicini).

4° tiro:
salire dritti per poi spostarsi a destra sotto la parete rossastra e strapiombante. La si risale sino alla sosta (2 chiodi).
20 Mt., IV, V, 4 chiodi.

5° tiro:
spostarsi a sinistra e superare direttamente lo strapiombo inciso da una fessura. Spostarsi ora leggermente a destra e superare uno strapiombo più semplice oltre il quale si obliqua a sinistra doppiando il filo dello spigolo che si segue fino alla sosta (2 chiodi) sotto uno strapiombo giallo. 35 Mt., V+, IV, 4 chiodi.

6° tiro:
continuare per lo spigolo a sinistra della sosta (passo iniziale improteggibile e pericoloso) fino a sbucare sulla terrazza sotto il salto terminale. La sosta (3 spit+cordone+maglia rapida), in comune con la via Bàlzola, resta un poco a sinistra.
50 Mt., IV+, IV-, 3 chiodi (2 dei quali vicini).

7° tiro:
superare il salto finale stando appena a destra dello spigolo (III+, IV-, 2 chiodi) oppure circa nel centro della parete (III+, IV, 1 chiodo, 1 clessidra con cordini) fino a raggiungere la croce di vetta (cordone+maglia rapida). 30 Mt., III+, IV-, 2 chiodi.
Discesa
In doppia sfruttando le soste della via Bàlzola. Gli ancoraggi sono tutti su 3 spit+cordone+maglia rapida tranne uno che ha la catena al posto del cordone:
1a. calata: 30 Mt. sino alla S6;
2a. calata: 30 Mt.;
3a. calata: 25 Mt.;
4a. calata: 30 Mt. sino alla S3;
5a. calata: 25 Mt.;
6a. calata: 50 Mt. sino a terra.
Raggiunta la base della parete si risale fino al Colle Greguri e poi si torna alla macchina mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento.

Commenti vari
E' possibile raggiungere l'attacco anche seguendo il sentiero T12 (partenza due curve dopo il bivio per il rifugio/campeggio Campo Base) il quale risulta, a nostro parere, più faticoso per via del maggior dislivello.

Clicca per visualizzare lo SCHIZZO DELLA VIA
(Disegno di Claudia Farruggia "Iaia")

   

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Il diedro del primo tiro con ben visibile il tetto che lo chiude

Lo strapiombino fessurato della seconda lunghezza

 

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L'inizio del terzo tiro

Salendo sul muro rossastro del quarto tiro

   

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Claudia sul quarto tiro

Dopo la fascia strapiombante ci si sposta sullo spigolo

 

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Sesto tiro interamente sullo spigolo

Il salto finale che conduce alla croce di vetta

   

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In vetta. Da sx Luca, Matteo, Claudia e Francesco

Le pareti est di Torre e Rocca Castello con i tracciati delle vie:
in rosso
Bàlzola, in arancio Sete d'oriente

   

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