Anello del Resegone

 
Zona montuosa Alpi Orobie - Sottogruppo del Resegone Località di partenza Brumano (BG)
Quota partenza 911 Mt. Quota massima 1531 Mt. (Passo del Giuff)
Dislivello totale +1000 Mt. circa Sentieri utilizzati n. 13, 587, 7A, 5, 575, 576
Ore totali 6 h. Giudizio sull'escursione Bella
Data di uscita 03/05/2014 Difficoltà E
Sass Balòss presenti
Omar.
Condizioni climatiche e dei sentieri

Sole per l'intera giornata. Sentieri ben segnati e chiari nel loro intero sviluppo.

Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
Troverete acqua lungo tutto l'anello.
Punti di appoggio
Il primo punto d'appoggio lo troverete al nuovo rifugio Resegone dopo 45' scarsi dalla partenza da Brumano. Da qui, il successivo lo si può trovare nella zona dei Piani d'Erna (vari edifici e ristori), dopo altre 2 orette di cammino. Il prossimo rifugio è la Capanna Ghislandi e la vicina Capanna Alpinisti Monzesi (1 ora 15' da Erna). Nelle vicinanze della miniera della Passata si trova un bivacco (20' dalla Monzesi). Per ultimo incontrerete un rifugio privato alla Passata (15' dopo il bivacco).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Portatevi una pila se volete entrare nelle miniere della Passata.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Lungo ma non troppo faticoso percorso ad anello che, in circa 6-7 ore, vi consente di camminare lungo tutto il periplo del Resegone, osservane i dolci pendii boscosi di Brumano, quelli ripidi verso la Valsassina, e quelli verticali e rocciosi verso Lecco. Il dislivello contenuto e l'assenza di difficoltà lo rendono adatto a tutti coloro che vogliono osservare da vicino questo famoso gruppo calcareo ricco di storia e percorsi affascinanti.
Descrizione percorso
Giunti a Brumano, in alta Valle Imagna, si supera la chiesa e nei pressi del cimitero si incontra un segnale di divieto di transito. Poco prima, sulla sinistra trovate un piccolo lavatoio e un parcheggio per poche auto (piazzetta Carlo Vitari). Lasciata qui l'automobile ci si incammina sul vicino sentiero 587. Questo passa accanto ad alcune casette e cascine. I bolli che trovate indicano sentiero 13. Seguiteli e, tra prati, qualche macchia boscosa e tratti asfaltati, arriverete ad un tornante dove un cartello indica il bivio per il rif. Monzesi. Ignorando il cartello continuate su asfalto. Pochi minuti dopo, su una piccola casetta, i bollini ci invitano ad abbandonare la strada e salire verso destra, dritti in un pascolo. Il sentiero è delimitato da due fili di ferro. Alla sommità del pascolo si incontra un abbeveratoio e da qui, svoltando a destra, si entra in un brutto bosco di latifoglie. Il sentiero diviene a tratti un poco ripido e con il fondo sconnesso. Circa 40 minuti dopo la partenza vi troverete sotto ad un traliccio dell'alta tensione e pochi metri più in alto vi imbatterete nel nuovo rifugio Resegone (1265 Mt.) appena ultimato. Attraversate il pascolo sotto il rifugio (palina con indicazioni per il rifugio Azzoni) e rientrate nuovamente nel bosco di faggi che adesso diviene bello, pulito e fresco. Con andamento in leggera discesa, il sentiero ci porta sul lato opposto della valletta che si sta attraversando. Con andamento tranquillo e poco faticoso si cammina nel fresco dell'ombra. Arrivati ad una palina che ci indica la Sorgente delle Forbesette, si sale dritti, lasciando a sinistra il sentiero che conduce alla cima del Resegone. Dopo i primi metri in salita, la pendenza diminuisce ed in 10' si arriva ad uno spiazzo erboso (Passo del Palio) dal quale si ammira un bel panorama. Qui varie frecce ci indicano altrettanti itinerari. Noi proseguiamo dritti verso la sorgente che raggiungiamo dopo 20 minuti in falsopiano, preceduta da una calchèra (un'antica fornace fatta da sassi e terra in cui venivano cotti i sassi calcarei della zona per estrarne calce) e da un poiat (ammasso di legna coperta da terra dalla quale si otteneva il carbone). Alla Sorgente delle Forbesette (quote contraddittorie: 1409 Mt., oppure 1380 Mt. su un altro cartello) troviamo un piccolo edificio dell'acquedotto ed una fontanella. Ignoriamo le deviazioni e proseguiamo ancora dritti (indicazioni per l'Anello del Resegone ed i Piani d'Erna). Giunti ad un grosso masso su cui sono state scritte le frecce per le numerose deviazioni, si prende verso sinistra il sentiero n. 7, caratterizzato dai colori giallo, rosso e nero. Inizialmente si procede ai piedi di una bella vallata dalla quale si vedono le creste del Resegone, per poi immettersi nel bosco. Dopo un tratto abbastanza ripido, passiamo tra due alte rocce ed in breve si arriva al Passo del Giuff (1531 Mt.), poco prima del quale, a sinistra si stacca il sentiero per le creste del Resegone (n. 582). Dal passo, presso cui si trova una curiosa formazione rocciosa, si scende ripidi verso il vallone opposto a quello di salita, con il bel panorama delle Grigne e del Monte Due Mani. La discesa inizialmente procede verso destra, ma ben presto torna verso sinistra, permettendo di proseguire il percorso ad anello attorno alle pendici del gruppo del Resegone. Si scende senza fretta e con pendenze modeste, attraversando numerosi valloncelli che in tarda primavera possono essere ancora ingombri di neve ed accumuli di vecchie slavine. Sempre su comodo sentiero si arriva alla Bocca d'Erna (40' dal Passo), preceduta dal passaggio sotto alcuni tralicci della seggiovia in disuso e dalla Sorgente della Pesciola (1325 Mt.), presso la quale si può fare rifornimento d'acqua. In basso alla nostra destra si intravede il rifugio Marchett, immerso tra altri edifici a formare un vecchio borghetto e poco oltre le case di Erna. Dopo un paio di tornanti su strada sterrata e ignorando la deviazione per il sentiero n. 10 (seguiamo una freccia che ci indica "Sentiero della natura), si arriva ad una serie di paline e cartelli con indicazioni per i percorsi della zona. Noi seguiamo il sentiero n. 5 con direzione rifugio Capanna Alpinisti Monzesi. Tagliando in un bel prato dominato in alto dalla rocciosa mole del Resegone, in breve si entra in un fittissimo e buio bosco di abeti. Usciti dal breve tratto boscoso, si inizia a percorrere il lungo sentiero in mezzacosta sotto le pendici quasi dolomitiche del Resegone, superando canali e valloncelli (possibile presenza di neve anche in tarda primavera) sopra cui si ergono verticali le guglie del gruppo. In alcuni tratti sono presenti delle catene (utilità scarsa...). Ad un primo bivio si prende a destra per il Passo del Fò. Superato l'ampio canalone Comera (40' da Erna), saltando tra un masso e l'altro e facendo attenzione a non finire nel torrente impetuoso che vi scorre in primavera, si torna a passeggiare su comodo sentiero panoramicissimo (belle le viste sul laghi nella zona di Lecco) con continui saliscendi, fino alla breve salita che porta alla capanna Ghislandi (1 ora da Erna) ed al vicino Passo del Fò. Da qui si scende in 15' alla Capanna Alpinisti Monzesi. Sul retro del rifugio, nei pressi dei bagni, si riprende il sentiero che con andamento tranquillo porta alle miniere della Passata (1225 Mt., 20' dal rifugio Capana Alpinisti Monzesi), dove è possibile entrare nei lunghi ed articolati cunicoli rocciosi (necessaria la pila) e presso le quali si trova un piccolo bivacco in legno. Proseguiamo il percorso verso La Passata in costante saliscendi. Giunti ad un rudere e ad una croce, si piega verso sinistra proseguendo fino ad arrivare alla Passata vera e propria (1244 Mt.) dove un cippo di pietra ricorda il vecchio confine tra la Repubblica Veneta ed il Ducato di Milano. Da qui si scende verso Brumano (attenzione alla confusione dei cartelli in questa zona) tenendo la sinistra in un bel bosco. Passiamo ora sotto a numerose paretine rocciose coperta da vegetazione, alternando tratti fuori e dentro il bosco con alcuni scorci sull'intera Valle Imagna. Seguendo il sentiero principale si arriva al Passo La Porta (1123 Mt.) dove si trova un tavolo con panche. Si prosegue fino ad successivo bivio che riporta al Rifugio Resegone verso sinistra, noi invece proseguiamo la discesa verso Brumano (indicazioni anche per un faggio monumentale). Al termine del bosco si arriva ad una casetta isolata (Ca' Emma, 45' dalla Passata) dove si prende l'asfalto in discesa e ripassando per le cascine incontrate all'inizio della camminata si torna al parcheggio (20' da Ca' Emma).

Note
Per chi ha voglia e forze, sono possibili tutta una serie di deviazioni che consentono di arrivare sulla vetta del Resegone (Punta Cermenati), discendere e riprendere l'anello poco oltre.
Commenti vari
La zona da Brumano fino ai Piani d'Erna è poco frequentata rispetto alla parte che da questi prosegue fino alla Capanna Monzesi, dove al solito si trova una miriade di persone con conseguente chiasso. Da evitare, quindi, nei periodi di maggio affluenza.
   

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Le Creste del Resegone

Le Grigne ed il Monte Due Mani

   

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Resegone dai Piani d'Erna

Lago di Garlate e Monte Barro

   

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Il canalone Comera

Al Passo del Fò

   

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Il rifugio Capanna Alpinisti Monzesi

L'antico cippo alla Passata

 

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