Punta Sfinge - Via dei Morbegnesi

 
Zona montuosa Masino/Bregaglia/Disgrazia Località di partenza Località Bagni di Masino - Val Masino (SO)
Quota partenza 1178 Mt. Quota di arrivo 2705 Mt. circa (fine via) 2802 Mt. (la vetta)
Dislivello totale +922 Mt. dal parcheggio al rif. Omio
+405 Mt. circa dal rifugio all'attacco
+200 Mt. circa la via (230 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. A9
Ore di salita

2 h. 15' dal parcheggio al rifugio
1 h. dal rifugio all'attacco
4 h. 30' la via

Ore di discesa 20' le doppie
45' il sentiero sino al rifugio
1 h. 30' dal rifugio al parcheggio
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 14/09/2014 Difficoltà VII/V+, A0
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Alfio O., Emanuele A., Francesco C., Massimo C., Orietta S.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

La giornata è stata molto bella e relativamente calda; una delle poche eccezioni in questa disastrosa estate!
I sentieri che si percorrono per raggiungere il rifugio e l'attacco sono in ottime condizioni e ben segnalati. La roccia in via è ottima.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua

No, nemmeno al rifugio (o quantomeno ufficialmente non potabile). Al nostro passaggio, sul sentiero che dal rifugio porta all'attacco, abbiamo attraversato un piccolo corso d'acqua.

Punti di appoggio

Rifugio Omio (2100 Mt.).

Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Indispensabile una serie di friend (dal n. 0.3 al 3 Camalot) in quanto la via è quasi completamente da proteggere.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Nel centro della Valle dell'Oro sorge il rifugio Omio, ottimo punto d'appoggio per le salite alle cime della zona. Costruito nel 1938 venne intitolato alla memoria di Antonio Omio, una delle sei vittime morte assiderate nella tragica discesa dalla Punta Rasica del 16 settembre 1935.
La Punta Sfinge è stata così nominata perché un tratto dello spigolo nord-est, visto da una certa angolazione e specialmente con determinati giochi di luce ed ombra, ricorda il profilo del volto di una sfinge egizia. É sicuramente la cima più gettonata della Valle dell'Oro e la sua parete nord-est è già ben visibile prima di raggiungere il rifugio. Questo itinerario si sviluppa sulla parete sud-est che invece resta nascosta; aperto da F. Bottà, Felice Bottani, Giovanni Dell'Oca, Antonio Passerini e Luigi Romegialli il 28 agosto 1964 regala un'arrampicata prevalentemente in diedro e fessura. La chiodatura sulla via è decisamente insufficiente ma facilmente integrabile con protezioni veloci. Un tratto molto difficile sul penultimo tiro è attrezzato con dei chiodi a pressione. Le soste sono tutte attrezzate con chiodi (qualcuno aveva messo degli spit che sono stati tolti).

Attacco, descrizione della via
Dalla frazione di San Martino (SO) continuare sino a raggiungere le terme dei Bagni di Masino; oltrepassarle e, poco prima del termine della strada, parcheggiare a sinistra in uno spiazzo sotto dei grandi alberi (in estate è necessario pagare un ticket di 5 euro).
Incamminarsi raggiungendo subito un bivio (palina in loco) al quale si prende verso sinistra seguendo le indicazioni per il rifugio Omio. Dal rifugio seguire verso sinistra il sentiero n. A9 in direzione del passo Ligoncio. Abbandonarlo quasi subito per proseguire dritti sul sentiero "Dario Di Paolo" che costeggia le pendici della Punta Sfinge verso sinistra (scritta rossa sbiadita su un masso "p. vedretta" poi segnavia bianchi e rossi abbastanza evidenti). Raggiunta una conca con grosse placche inclinate si abbandona il sentiero per piegare verso destra alla base della parete sud-est. Guardando la parete è ben identificabile il lungo diedro che caratterizza L2 ed L3. L'attacco è sotto la sua verticale dove partono due fessure parallele.

1° tiro:
è possibile salire entrambe le fessure con difficoltà analoghe. Forse quella di sinistra è meno proteggibile. Noi abbiamo seguito quella di destra (tassello senza piastrina alla sua base). Seguire la fessura. Poco prima del suo termine spostarsi a destra prendendo un'altra fessura che si segue fino alla sosta (2 chiodi+cordino+maglia rapida+tassello senza piastrina) posta alla base del lungo diedro.
40 Mt., V, 2 chiodi, 2 spit.

2°tiro:
dritti per il diedro fino alla stretta sosta (2 chiodi+1 spit+cordini+maglia rapida). 25 Mt., IV+, 1 chiodo, 1 spit.

3° tiro:
seguire sempre il diedro fino al suo termine oltre il quale si sosta più comodamente (2 chiodi+cordino+maglia rapida).
30 Mt., IV+, 1 chiodo.

4° tiro:
puntare alla fessura con strapiombetto una decina di metri sopra la sosta. Poi si continua abbastanza dritti fino ad una zona meno verticale con a sinistra una placca appoggiata sormontata da una fessurina ad arco che si segue. Ora dritti per placca o aggirando più facilmente verso destra si raggiunge la soprastante sosta (2 chiodi+cordino+moschettone calata).
50 Mt., IV, V, IV, 1 chiodo, 1 chiodo con anello rotto, 1 sosta intermedia (2 chiodi).

5° tiro:
passo in placca per raggiungere la breve fessura soprastante da salire in dulfer. Spostarsi a sinistra ed alzarsi 4-5 metri sfruttando il diedrino (attenzione a 2 massi instabili). Ora, sfruttando delle fessurine più o meno superficiali, si obliqua in placca verso sinistra. Appena aggirato uno spigolo arrotondato si sosta su stretta cornice (2 chiodi). 30 Mt., IV+, V+, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (2 chiodi+cordino).

6° tiro:
dritti per fessura fin sotto al tetto con masso incastrato. Lo si supera e poi più difficilmente per una breve fessura/diedro con pareti molto lisce (possibile A0 su friend). Ora più facilmente si raggiunge un buon terrazzino oltre dei grossi massi incastrati. Si prende il diedrino fessurato sulla sinistra che porta ad una difficile placca fessurata con dei chiodi a pressione. La si risale fin sotto un tettino dove conviene sostare (1 chiodo e pressione facilmente integrabile con friend).
45 Mt., IV, V+, VI+ oppure A0 su friend, IV, VII, oppure A0, 1 chiodo, 5 chiodi a pressione, 1 masso incastrato con cordone.

7° tiro:
alzarsi sotto al tettino e con passo contorto uscire a destra. Si continua ora nell'ostico camino a "V" fino a raggiungere la cresta dove si sosta sul versante opposto (2 spit+cordini+moschettone calata). Conviene allungarla e recuperare i compagni sul versante di salita.
10 Mt., VI-, 3 chiodi, 1 cuneo senza cordino.

Da qui è possibile seguire la cresta est lungo la via Normale fino in vetta (II, III. A questo punto conviene sfruttare le doppie sulla via Bramani) oppure iniziare direttamente le calate in corda doppia.

Discesa
Con delle veloci calate in corda doppia sul versante opposto rispetto a quello di salita. Le soste sono attrezzate con grossi anelloni cementati. E' visibile il primo nell'intaglio verso est che conviene saltare:
1a. calata: 45 Mt. spostandosi leggermente a sinistra;
2a. calata: 60 Mt. fino a terra. Possibilità di dividerla in due sfruttando un altro anellone cementato.
Da qui ci si dirige verso il passo Ligoncio e poi si torna al rifugio seguendo il sentiero A9. Dal rifugio al parcheggio, seguendo a ritroso il sentiero d'avvicinamento.

Note
Abbiamo percorso l'itinerario seguendo lo schizzo sulla guida "Nel regno del granito - Nuova edizione" di Andrea Gaddi.
Al momento della stesura di questa relazione, dopo una ricerca in rete, abbiamo trovato fonti secondo le quali la prima metà della nostra L6 (fino alla placca con i chiodi a pressione) sarebbe una variante o appartenente ad altra via. Secondo queste fonti da S5 bisognerebbe uscire a sinistra e poi alzarsi (IV, VI) raggiungendo, dopo un'ulteriore sosta, la placca coi chiodi a pressione.
Commenti vari
Questa salita è stata effettuata durante un'uscita del corso di roccia della Scuola Valle Seriana.
   

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Alfio e Francesco impegnati sulla fessura del primo tiro

Francesco alla partenza del lungo diedro

   

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Alfio sul delicato traverso in placca di L5

Francesco alle prime armi con i passi di A0

   

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 L'ostico camino finale

Alfio e Francesco stanchi ma soddisfatti a fine via

   

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 Luca, altrettanto soddisfatto della salita

Parete SE della Punta Sfinge e tracciato via dei Morbegnesi

   
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