Punta della Disperazione - Via Timillero/Thomas
(con tratto intermedio sulla via dei Francesi)

 
Zona montuosa Dolomiti Occidentali - Gruppo Pale di S. Martino Località di partenza

Fiera di Primiero (Malga Canali - TN)

Quota partenza 1302 Mt. Quota di arrivo 2083 Mt.
Dislivello totale +329 Mt. dal parcheggio al rifugio
+252 Mt. dal rifugio all'attacco
+200 Mt. la via (255 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 707, 720
Ore di salita 40' fino al rifugio Treviso
30' dal rifugio all'attacco
4 h. 30' la via
Ore di discesa 45' fino al rifugio
30' dal rifugio alla macchina
Esposizione Nord-ovest Giudizio sull'ascensione Ottima
Data di uscita 02/08/2009 Difficoltà VI, VI+
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Cielo stupendo per tutta la salita. I sentieri che conducono all'attacco sono ben segnalati ed in ottimo stato. Roccia ottima su tutta la via.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
Nessuna.
Punti di appoggio
Malga Canali 1302 Mt. (poco sopra il parcheggio) ed il rifugio Canali Treviso 1631 Mt. (40 posti, +39043962311).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Portare dei cordini e dei friend per integrare ulteriormente.
Descrizione dell'arrampicata

Descrizione generale
Il nome bizzarro di questa cima è da attribuire alla prima salita avvenuta il 26 giugno 1911: Leopold Kramer e Giuseppe Zacchini la battezzarono così in quanto fu l'unica cima che riuscirono a salire, causa il perdurare del brutto tempo, durante il loro soggiorno in Val Canali.
L'itinerario in questione venne aperto da Renzo Timillero (ai tempi rifugista del Treviso) e da Thomas Von Crieger il 26 agosto del 1974 e regala ai ripetitori sicura soddisfazione. La prima lunghezza supera una placca molto tecnica e poi si prosegue con percorso logico alternando fessure e diedri che regalano un'arrampicata di soddisfazione sino in vetta.
Noi abbiamo percorso i primi due tiri, poi, un po' per errore e un po' per testardaggine, ci siamo raccordati ad una via a noi sconosciuta che successivamente è risultata essere la Via dei Francesi (aperta da Louis e Philipp Beriel nell'estate del 1978). Dopo aver percorso altri due tiri, su questa via decisamente più impegnativa ma di egual soddisfazione, siamo ritornati sulla
Timillero/Thomas che, in comune con la Timillero/Secco, conduce in vetta.
La roccia in questa zona delle Pale è fantastica ed offre moltissime clessidre per assicurarsi e fare soste.
Attacco, descrizione della via

Da Fiera Di Primiero (TN) seguire le indicazioni per la Val Canali fino a giungere al ristorante Cant del Gal. In corrispondenza del ristorante svoltare a destra per la Val Canali e percorrere la strada fino a giungere al suo termine. Parcheggiare sulla destra.
Camminare lungo il sentiero 707 che inizialmente risale lentamente la Val Canali fino ad un bivio. Qui prendere il sentiero che sale nel bosco e in poco tempo vi conduce al rifugio Treviso (1631 Mt.). Qualche metro prima del rifugio imboccare il sentiero 720 che conduce alla Forcella delle Mughe. Quando il sentiero esce dal bosco e risale il vallone abbandonarlo per puntare alla cima piramidale che si trova sulla destra (facilmente riconoscibile anche per una grotta formata da un grande masso addossato alla parete). L'attacco è situato nel punto più basso della parete in corrispondenza di un terrazzino (presente un ometto) dove si trovano anche diverse piantine di rododendri.


1° tiro:
salire inizialmente dritti sino ad una nicchietta. Superarla sulla destra e poi traversare a sinistra circa 3-4 Mt. Salire ora in verticale, sempre in leggero strapiombo, sino a raggiungere una placchetta (spit) dalla quale si obliqua a sinistra raggiungendo la sosta (2 fix+catena+anello di calata - presenti anche 3 vecchi chiodi). 30 Mt., VI, 4 chiodi, 1 spit, 1 clessidra con cordone.

2° tiro:
salire verso destra sfruttando la fessura obliqua sin sotto ad un diedro chiuso più in alto da un tetto. Si sale il diedro uscendo a destra dove è sbarrato, poi si continua verso destra lungo una spaccatura passando in un camino sotto ad un masso incastrato. Sostare sulla comoda cengia (2 fix+catena+anello di calata).
50 Mt., V, V+, IV+, 3 chiodi, 1 spuntone con cordone, 1 sosta intermedia (chiodi+cordoni).

3° tiro:
la Timillero/Thomas sale sulla paretina sopra la sosta e traversa leggermente a sinistra. Noi invece abbiamo traversato per un paio di metri a destra sulla cengia e risalito un diedrino uscendo a destra su di una placca non visibile dalla sosta. A questo punto sarebbe opportuno seguire la placca traversando a destra in direzione di un diedro giallastro che si segue sino alla sosta (3 chiodi e una clessidra con cordone). Noi, credendo sino all'ultimo di essere sulla Timillero/Thomas (non avevamo la relazione ma solo qualche appunto), non abbiamo traversato bassi sulla placca ma ci siamo alzati sul suo lato sinistro fin oltre una clessidra con cordone. Da qui, sfruttando una leggera fessura formata da un tettino orizzontale, abbiamo traversato completamente in orizzontale circa 8 metri entrando nel diedro proprio all'altezza della sosta. 30 Mt., VI, VI+, 2 chiodi, 2 clessidre.

4° tiro:
salire lungo il diedro con arrampicata molto atletica sino a raggiungere rocce più appoggiate. Salire obliquando a sinistra sino a raggiungere la sosta (3 clessidre, 1 delle quali con cordone). 55 Mt., V+, VI+, V, 1 nut incastrato, 3 chiodi.

5° tiro:
da qui si ritorna sulla Timillero/Thomas che va ad unirsi con la Timillero/Secco. Salire verso sinistra in direzione di uno strapiombo nerastro (alla base del quale si trovano 2 chiodi di sosta; qualche segno rosso un po' sbiadito). Superare direttamente lo strapiombo facendo attenzione all'umidità della roccia e sostare poco oltre (1 clessidra). 50 Mt., III+, II, IV+, 2 chiodi, 1 sosta intermedia (2 chiodi).

6° tiro:
raggiungere lo spigolo sinistro della piramide terminale (presente ancora qualche vecchio segno rosso della Timillero/Secco) e successivamente la vetta. Spostarsi sul versante sud e sostare (1 anello cementato). 40 Mt., II, III+, 1 chiodo.
Discesa
Sul versante sud-est dei cavi metallici e catene permettono di raggiungere una forcella dalla quale ci si abbassa nel canalone (in parte ancora attrezzato) fino a sbucare nel Vallon delle Mughe, poco sopra l'attacco. Dove terminano le corde fisse è necessario superare alcuni facili passaggi su roccia od eventualmente effettuare un paio di calate su dei chiodi cementati.
Nel canalone fare attenzione a non smuovere sassi.

Note
All'attacco della via abbiamo incontrato Gianni con le sue "ragazze", delle persone conosciute qualche anno prima durante la salita della vicina via Chiarastella al Dente del Rifugio.
Il 22 giugno 2015, dopo una ripetizione, Francesco Sauro ci segnala che i fix alle soste delle prime due lunghezze sono stati rimossi.
Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
Clicca sull'immagine qui sotto per accedere alla pagina web ViviDolomiti edizioni - libri di montagna e acquistarne direttamente una copia.

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Bertoldo sulla prima lunghezza di corda strapiombante

Sul secondo tiro, all'uscita dal diedro

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Luca alla seconda sosta, sotto al masso incastrato

L'inizio del terzo tiro (verso la via dei Francesi)

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Luca alla terza sosta, nel diedro della via dei Francesi

La Punta della Disperazione con i tracciati delle vie: Giuliana,
Timillero/Secco, Timillero/Thomas (e var. via dei Francesi)

   
Il contenuto di questo sito (testo, elementi grafici, immagini, ecc.) così come il modo in cui i contenuti sono presentati e formati è di esclusiva proprietà del gruppo SassBalòss ed è protetto dalle leggi italiane ed internazionali in particolare da quelle in materie di copyright. E' consentita la consultazione. Sarà concessa la duplicazione, anche parziale, solo dopo esplicita richiesta; in tal caso dovrà essere espressamente indicata, sulle copie realizzate, la provenienza della fonte ossia il sito internet www.sassbaloss.com. Ogni utilizzazione diversa da quelle sopra previste quindi (indicativamente: la distribuzione a terzi e/o la pubblicazione a scopo di lucro, la modificazione, l'elaborazione in qualunque forma e modo) deve considerarsi abusiva e sarà perseguita a norma delle vigenti leggi.