Descrizione generale
Il nome bizzarro di questa cima è da attribuire alla prima salita avvenuta il 26 giugno 1911: Leopold Kramer e Giuseppe Zacchini la battezzarono così in quanto fu l'unica cima che riuscirono a salire, causa il perdurare del brutto tempo, durante il loro soggiorno in Val Canali.
L'itinerario in questione venne aperto da Renzo Timillero (ai tempi rifugista del Treviso) e da Thomas Von Crieger il 26 agosto del 1974 e regala ai ripetitori sicura soddisfazione. La prima lunghezza supera una placca molto tecnica e poi si prosegue con percorso logico alternando fessure e diedri che regalano un'arrampicata di soddisfazione sino in vetta.
Noi abbiamo percorso i primi due tiri, poi, un po' per errore e un po' per testardaggine, ci siamo raccordati ad una via a noi sconosciuta che successivamente è risultata essere la Via dei Francesi (aperta da Louis e Philipp Beriel nell'estate del 1978). Dopo aver percorso altri due tiri, su questa via decisamente più impegnativa ma di egual soddisfazione, siamo ritornati sulla Timillero/Thomas che, in comune con la Timillero/Secco, conduce in vetta.
La roccia in questa zona delle Pale è fantastica ed offre moltissime clessidre per assicurarsi e fare soste.
Attacco, descrizione della via
Da Fiera Di Primiero (TN) seguire le indicazioni per la Val Canali
fino a giungere al ristorante Cant del Gal. In corrispondenza
del ristorante svoltare a destra per la Val Canali e percorrere
la strada fino a giungere al suo termine. Parcheggiare sulla destra.
Camminare lungo il sentiero 707 che inizialmente risale lentamente
la Val Canali fino ad un bivio. Qui prendere il sentiero che sale
nel bosco e in poco tempo vi conduce al rifugio Treviso (1631
Mt.). Qualche metro prima del rifugio imboccare il sentiero 720
che conduce alla Forcella delle Mughe. Quando il sentiero esce
dal bosco e risale il vallone abbandonarlo per puntare alla cima piramidale che si trova sulla destra (facilmente riconoscibile anche per una grotta formata da un grande masso addossato alla parete). L'attacco è situato nel punto più basso della parete in corrispondenza di un terrazzino (presente un ometto) dove si trovano anche diverse piantine di rododendri.
1° tiro:
salire inizialmente dritti sino ad una nicchietta. Superarla
sulla destra e poi traversare a sinistra circa 3-4 Mt. Salire ora in
verticale, sempre in leggero strapiombo, sino a raggiungere una placchetta (spit)
dalla quale si obliqua a sinistra raggiungendo la sosta (2 fix+catena+anello di calata - presenti anche 3 vecchi chiodi).
30 Mt., VI, 4 chiodi, 1 spit, 1 clessidra con cordone.
2° tiro:
salire verso destra sfruttando la fessura obliqua sin sotto ad un diedro chiuso
più in alto da un tetto. Si sale il diedro uscendo a destra dove è
sbarrato, poi si continua verso destra lungo una spaccatura passando
in un camino sotto ad un masso incastrato. Sostare sulla comoda cengia (2
fix+catena+anello di calata).
50 Mt.,
V, V+, IV+, 3 chiodi, 1 spuntone con cordone, 1 sosta intermedia (chiodi+cordoni).
3° tiro:
la Timillero/Thomas sale sulla paretina sopra la sosta e traversa leggermente a sinistra. Noi invece abbiamo traversato per un paio di metri a destra
sulla cengia e risalito un diedrino uscendo a destra su di una placca non visibile dalla sosta.
A questo punto sarebbe opportuno seguire la placca
traversando a destra in direzione di un diedro giallastro che si segue sino alla sosta (3 chiodi e una clessidra con cordone). Noi, credendo sino all'ultimo di essere sulla Timillero/Thomas (non avevamo la relazione ma solo qualche appunto),
non abbiamo traversato bassi sulla placca ma ci siamo alzati sul suo
lato sinistro fin oltre una clessidra con cordone. Da qui,
sfruttando una leggera fessura formata da un tettino orizzontale,
abbiamo traversato completamente in orizzontale circa 8 metri
entrando nel diedro proprio all'altezza della sosta.
30 Mt., VI, VI+, 2 chiodi, 2 clessidre.
4° tiro:
salire lungo il diedro con arrampicata molto atletica sino a raggiungere rocce più appoggiate.
Salire obliquando a sinistra sino a raggiungere la sosta (3 clessidre, 1 delle quali con cordone). 55 Mt., V+, VI+, V, 1 nut incastrato, 3 chiodi.
5° tiro:
da qui si ritorna sulla Timillero/Thomas che va ad unirsi con
la Timillero/Secco. Salire verso sinistra in direzione di uno
strapiombo nerastro (alla base del quale si trovano 2 chiodi di sosta;
qualche segno rosso un po' sbiadito). Superare direttamente lo
strapiombo facendo attenzione all'umidità della roccia e sostare poco oltre (1 clessidra).
50 Mt., III+, II, IV+, 2 chiodi, 1 sosta intermedia (2 chiodi).
6° tiro:
raggiungere lo spigolo sinistro della piramide terminale (presente
ancora qualche vecchio segno rosso della Timillero/Secco) e
successivamente la vetta. Spostarsi sul versante sud e sostare
(1 anello cementato). 40 Mt., II, III+,
1 chiodo.
Discesa
Sul versante sud-est dei cavi metallici e catene permettono di raggiungere una forcella dalla quale ci si abbassa nel canalone (in parte ancora attrezzato) fino a sbucare nel Vallon delle
Mughe,
poco sopra l'attacco. Dove terminano le corde fisse è necessario
superare alcuni facili passaggi su roccia od eventualmente
effettuare un paio di calate su dei chiodi cementati.
Nel canalone fare
attenzione a non smuovere sassi.
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