Descrizione
generale
Via aperta da D. Vanetta, C. Zimmermann, R. Nottaris e Luciano Schacher (attuale custode della Capanna Leit) nel 1969 che sale il pilastro destro della parete Nord-Est del Pizzo Prevat.
L'itinerario fu aperto a chiodi ma oggi è protetto con fix
sia lungo i tiri che sulle soste. Dal termine della via è possibile scendere in doppia oppure (soluzione da noi adottata) percorrere la cresta sino a raggiungere la vetta.
AGGIORNAMENTO 2018. ATTENZIONE: Marco Galimberti ci segnala che, a causa di una frana, la via è percorribile fino alla S3. Magari in futuro verrà aperta una variante per aggirare la zona franata.
Attacco, descrizione della via
Dalla dogana di Chiasso seguire l'autostrada (A2) in direzione del passo del Gottardo ed uscire a Quinto (circa 85 Km.).
Da qui imboccare la strada che ritorna verso l'Italia e raggiungere l'abitato di Rodi. Attraversarlo sino a quando sulla destra s'incontra la centrale elettrica del Tremorgio. Parcheggiare dietro la centrale (cartelli), nei pressi della stazione della teleferica.
Salire alla Capanna Tremorgio mediante la teleferica (www.capannatremorgio.ch - 900 Mt. di dislivello - 20 franchi
o € 17 A/R) oppure sfruttando il sentiero (3 h. circa). Continuare poi in direzione della Capanna Leit sino ad uscire su di un ampio ripiano erboso. Qui seguire per il Passo Campolungo abbandonando poi il sentiero principale e portandosi alla base della parete.
Si passa sotto l'attacco dello Spigolo nord-est e si
prosegue in discesa fino alla base dell'estremità destra della
parete (presenza di neve sino a stagione inoltrata). La via corre lungo lo spigolo destro del primo pilastro addossato alla cresta Nord/Nord-Ovest.
1° tiro:
salire la placca articolata stando in prossimità dello spigolo stesso ignorando la sosta intermedia. Sostare su 2 fix con cordone rosso e maglia rapida. 50 Mt., 5a, 4 fix, 3 chiodi, 1 sosta intermedia (1 fix+2 chiodi).
2° tiro:
continuare verticalmente lungo rocce lavorate ed erbose sino alla sosta (2 fix con cordone e maglia rapida). 15 Mt., 4b, 1 chiodo.
3° tiro:
spostarsi a sinistra della sosta e risalire la fessura sino al suo termine. Per rocce più semplici
proseguiresino alla sosta (1 fix+1 chiodo +cordone e maglia rapida). 35 Mt., 5b, 4 fix, 1 chiodo.
ATTENZIONE: A CAUSA DI UNA FRANA ATTUALMENTE NON E' POSSIBILE PERCORRERE LE LUNGHEZZE SUCCESSIVE.
4° tiro:
salire dritti sfruttando la fessura sino alla sosta successiva (1 fix+1 chiodo a pressione+cordone). 30 Mt., 4c, 3 chiodi, 2 fix.
5° tiro:
salire in leggero obliquo a destra poi mediante una netta fessura raggiungere la sosta su di un comodo terrazzino erboso (1 chiodo a pressione+1 fix con moschettone). 35 Mt., 5a, 3 fix, 1 chiodo.
6° tiro:
salire a destra della sosta con un passo in dulfer, poi obliquare a
destra sino alla base del liscio diedro finale che si risale sino alla terrazza
erbosa dove si sosta (1 fix). 35 Mt., 5c+, 3 fix, 2 chiodi.
Qui termina la via. Spostarsi a destra sulla terrazza e senza percorso obbligato proseguire per rocce
articolate seguendo la cresta sino a raggiungere la vetta. 200 Mt., II, III.
Discesa
Avviene seguendo la via Normale.
Dalla vetta abbassarsi seguendo la ripida traccia di sentiero verso est sino alla forcella (passi di III evitabili con 4 brevi calate in corda doppia su ottimi ancoraggi). Dalla forcella abbassarsi per facile sentiero sino a
tornare alla stazione della funivia oppure a valle. |