Descrizione generale
Via di stampo classico aperta da Maurizio Rota, Pietro Gavazzi e A. Brignoli il 4 settembre del 1983 che sale sino alla prima sosta dello
Spigolo Sud e poi traversa a sinistra superando la linea a spit di "Echi Verticali". In via sono presenti alcuni chiodi ma spesso versano in uno stato precario. Alcune soste sono decisamente brutte ma non risulterà un problema rinforzarle o lasciarsi andare alla tentazione di sfruttare quelle spittate di "Echi Verticali".
Attacco, descrizione della via
Da Bergamo seguire le indicazioni per la Val Seriana e immettersi sulla Strada Provinciale n. 671 che sale verso il Passo della Presolana. Poco prima di raggiungere il passo sulla destra ci sono degli impianti sciistici. Sulla sinistra vi è la casa per ferie "Neve" e sulla destra un grandissimo spiazzo dove è possibile parcheggiare. Da qui camminare in direzione del passo per una decina di metri fino a quando sulla sinistra si stacca una piccola strada con l'asfalto danneggiato dove è posizionata una palina con cartelli in legno che indicano la Presolana
e la baita Cassinelli. Seguire la strada che sale e diviene priva di
asfalto. In corrispondenza del secondo tornante abbandonarla e
seguire il sentiero che entra nel bosco fino a raggiungere la baita Cassinelli (1568 Mt.). Da qui seguire il sentiero n. 315 che sale verso la parete sud del massiccio e che conduce al bivacco Città di Clusone ed all'adiacente cappella Savina Barzasi.
Per raggiungere l'attacco bisogna seguire una piccola traccia
sulla destra che si stacca prima di
giungere al bivacco. La traccia sale puntando ad una depressione
sulla sinistra dello Spigolo Sud (dove conviene attaccare).
Secondo la guida di Walter Tomasi la via attacca leggermente più in basso rispetto a quella dei fratelli Longo
(ossia lo Spigolo Sud). Noi ci siamo abbassati (con le migliori intenzioni) ma siamo stati capaci di trovare solo
le soste di Echi Verticali e Spigolando.
Una
fotografia indica di stare più a destra di Spigolando ma è sicuramente sbagliata in quanto così si finirebbe su Hemmental Strasse...
Questa ricerca ci ha solo fatto perdere tempo ed alla fine siamo saliti per due
lunghezze di corda su Echi Verticali. Per questo motivo consigliamo di seguire la prima lunghezza dello Spigolo Longo e poi imboccare la via vera e propria.
1° tiro:
salire a destra della depressione (viso a monte) lungo ripide rocce erbose sino ad arrivare ad un pulpito dove si trova una vecchia sosta su chiodi collegati con dei cordini.
40 Mt., II, III, 2 chiodi, 1 vecchia sosta, 1 sosta a spit di Echi Verticali.
2° tiro:
alzarsi per circa un metro e iniziare a traversare a sinistra sino ad arrivare ad un
diedro erboso. Qui salire in obliquo verso sinistra rimontando una bella placca lavorata chiusa da uno strapiombante sperone roccioso (spit
di Echi Verticali). Continuare lungo la netta fessura, che poi diviene
diedro, a sinistra del pilastro. La sosta si trova su di un pulpitino sulla destra (3 chiodi ballerini collegati tra di loro). Salendo in cima al pulpito è possibile sfruttare la sosta a spit di Echi Verticali.
40 Mt., IV, V, IV, 5 chiodi, 1 sosta intermedia
(2 chiodi e una clessidra).
3° tiro:
spostarsi un paio di metri a sinistra e salire ancora lungo il diedro.
Al suo termine obiquare leggermente a sinistra superando una
placca per poi riportarsi sul filo dello spigolo puntando ad un grosso masso staccato. Qui si trova un'altra sosta spittata di Echi Verticali. Per chi invece volesse la sosta 'originale' deve proseguire lungo il filo dello spigolo
fino al soprastante pulpito dove si trovano 2 chiodi.
50 Mt., V, IV+, V, 5 chiodi, 1 friend incastrato.
4° tiro:
si sale a sinistra della sosta e poi si traversa, abbassandosi
leggermente, su cengia erbosa fino alla base di una placca
(clessidra con cordone). Alzarsi alcuni metri sulla placca per poi
obliquare a sinistra su stupende rigole fino ad un'altra bella
clessidra con cordone. Qui conviene sostare. La sosta corretta è
più avanti ma un po' più scomoda. 35 Mt., III, IV, V,
2 chiodi, 1spit, 1 clessidra.
5° tiro:
salire la placca stando sulla sinistra dove si trova una bella
lama (un po' alta). Traversare poi verso destra su di un esile cengia in direzione di un'evidente
lama alla base di un diedro. Qui si trovano 3 chiodi di sosta. Ci
si alza sulla scaglia con arrampicata difficile (si trovano 3 vecchi chiodi che stando alla relazione dei primi salitori servono per superare un tratto di A2. A noi le difficoltà sono sembrate di A1 sia per la vicinanza dei chiodi sia per la possibilità di posizionare dei friend)
per poi proseguire nel diedro. Attenzione ad alcune prese
instabili. A questo punto occorre decidere se si vuol proseguire sino in vetta (difficoltà di II, III - dalla relazione dei primi salitori) oppure optare per le calate in doppia
(soluzione migliore, più pratica e decisamente più veloce).
Nel primo caso si prosegue nel diedro sino al su termine dove si
sosta (2 chiodi di cui uno mezzo fuori).
Ne secondo caso individuare la sosta su spuntone (posta circa a metà diedro, 3-4 metri più a sinistra) della via Panico
Salamico.
40 Mt., V, A1, V, IV, 3 chiodi, 1 sosta intermedia (3 chiodi).
Discesa
1- Con tre calate in doppia (su spit tranne la prima) lungo la via Panico Salamico si raggiunge la conca d'attacco:
1a. doppia: dallo spuntone di sosta si scende per circa 40 Mt.
piegando a sinistra (viso a monte) sino ad un terrazzino.
2a. doppia: verticalmente per circa 50 Mt. (presente una sosta intermedia).
3a. doppia: verticalmente per circa 40 Mt. sino alla base della parete dove attacca la via (presente una sosta intermedia).
Da qui percorre poi a ritroso il sentiero dell'avvicinamento.
Nella conca d'attacco si può trovare neve sino all'inizio dell'estate.
Comunque con l'ultima doppia si può tranquillamente scivolare su
di essa fino al suo termine.
2- Per chi invece prosegue sino in vetta alla Presolana Centrale (auguri!):
dalla vetta iniziare la lunga traversata delle creste in direzione del passo della Presolana. E' possibile scendere lungo il canalone Bendotti che divide la Presolana Centrale dall'Orientale (neve sino a tarda stagione) oppure continuare ancora sino a raggiungere la vetta della Presolana Orientale e successivamente la vetta del Visolo. Da qui senza più difficoltà scendere lungo un sentiero che riporta alla baita Cassinelli e poi al parcheggio. Calcolare almeno 3-4 ore per rientrare alla macchina. |