Descrizione generale
Itinerario aperto il 21 settembre 1986 dal fortissimo alpinista bergamasco Ivo Ferrari in compagnia di Bruno Dossi, A. Pedroni, G. Rozzoni,
F. Rozzoni e L. Sala. La via sale il primo tiro della famosa Bramani/Ratti per poi traversare verso destra e proseguire verticalmente lungo
il torrione dove corre lo spigolo sud. L'itinerario appare molto interessante anche se non mancano dei tratti con roccia precaria. In via sono presenti diversi chiodi. Le soste sono
tutte buone e con maglia rapida per la calata.
Attacco, descrizione della via
Da Bergamo seguire le indicazioni per la Val Seriana e immettersi sulla Strada Provinciale n. 671 che sale verso il Passo della Presolana. Poco prima di raggiungere il passo sulla destra ci sono degli impianti sciistici. Sulla sinistra vi è la casa per ferie "Neve" e sulla destra un grandissimo spiazzo dove è possibile parcheggiare. Da qui camminare in direzione del passo per una decina di metri fino a quando sulla sinistra si stacca una piccola strada con l'asfalto danneggiato dove è posizionata una palina con cartelli in legno che indicano la Presolana e la
baita Cassinelli. Seguire la strada che sale e diviene priva di asfalto. In corrispondenza del secondo tornante abbandonarla e seguire il sentiero che entra nel bosco fino a raggiungere la
baita Cassinelli (1568 Mt.). Da qui seguire il sentiero n. 315 che sale verso la parete sud del massiccio e che conduce al bivacco Città di Clusone ed all'adiacente cappella Savina Barzasi.
Per raggiungere l'attacco della via bisogna seguire, poco prima di
giungere al bivacco,
una piccola traccia sulla destra che sale puntando ad una depressione
sulla sinistra dello spigolo sud. Si
risalgono poi le facili rocce a sinistra della depressione giungendo in
breve all'attacco della via Bramani/Ratti (con la quale la Ester ha il primo tiro in comune) indicato da 2 chiodi uniti da cordino.
1° tiro:
salire la placca a sinistra della sosta per circa 3 metri sino ad incontrare una fessura/diedro dove sono ben visibili 2 chiodi. Uscire a destra con un passo in strapiombo e proseguire per rocce più semplici sino a giungere in sosta (1 chiodo+1 clessidra).
40 Mt., IV+, III, 2 chiodi.
Noi abbiamo seguito questa variante: dall'attacco salire a destra puntando ad una evidente fessura verticale leggermente strapiombante, vincerla con qualche passo atletico per uscirne poi sulla sua sinistra e proseguire sino alla sosta per terreno più semplice.
30 Mt., IV+, V-, III, 4 chiodi.
2° tiro:
traversare verso destra in direzione dello spigolo
superato il quale si continua ad attraversare abbassandosi leggermente sino a raggiungere il canale che divide i due torrioni. A questo punto,
con un passo per niente semplice, si riprende a salire seguendo il
diedro sino al suo termine dove si sosta (spit+catena con anello). Tiro ostico.
30 Mt., III, IV+, V, VI-, 2 chiodi, 2 clessidre con cordino.
In alternativa (soluzione consigliata) proseguire in verticale e raggiunta una piccola cengia (presente un chiodo con cordino) traversare verso destra (ultimi metri in discesa) sino ad entrare nel canale. Qui sostare. 30 Mt., IV.
3 tiro:
salire a sinistra della sosta puntando all'evidente diedro che
si risale interamente. Poco prima del suo termine si esce a destra e
mediante un'espostissima placca a buchi si guadagna la sosta (2 spit). 35 Mt., IV+, V-, V, 4 chiodi.
4° tiro:
salire verticali con passo decisamente delicato i primi metri
sopra la sosta. Indi traversare un poco a sinistra e salire obliquando
sempre a sinistra. Si raggiunge un canalino che sale obiquo verso destra
dove si trova la sosta (3 chiodi+1 spit+2 golfari).
20 Mt., V+, III+, 1 clessidra con cordino, 2 chiodi.
5° tiro:
dalla sosta alzarsi un paio di metri nel canale, indi spostarsi
a sinistra e rimontare la paretina verticale che conduce ad una bellissima placca a buchi.
Attenzione che la sosta (2 golfari+1 spit) resta sulla sinistra. 30 Mt., V-, IV+, 3/4 clessidre con cordino, 1 chiodo.
6° tiro:
salire la piccola rampa verso destra superando un piccolo
diedrino decisamente verticale. Proseguire poi per placche
obliquando verso destra sino a raggiungere una piccola parete verticale oltre la quale si sosta (clessidra+2 golfari).
35 Mt., IV-, V-, IV+, 3 chiodi, 2 clessidre con cordino.
7° tiro:
verticalmente sopra la sosta mediante l'uso di piccole tacche sino a raggiungere un chiodo. Iniziare quindi a traversare a sinistra in direzione dell'evidente fessura obliqua. Vincere l'atletico passaggio in leggero strapiombo e proseguire lungo una stupenda placca a buchi sino al suo termine. Traversare verso destra sino a raggiungere dei ripiani detritici che si rimontano verso sinistra sino alla sosta (clessidra+chiodo+spit).
35 Mt., V+, IV+, V-, 3 chiodi, 3 clessidre con cordino.
8° tiro:
salire il facile canale sino a un ripiano. Spostarsi sulla sinistra e vincere la parete verticale
per poi progredire per rocce semplici verso destra. Individuare la
sosta posta al termine del canale abbandonato in precedenza (2 golfari). 25 Mt., IV+, V+, 2 chiodi.
Discesa
La discesa avviene mediante le seguenti calate in doppia.
1a. doppia: dalla S8 alla S6;
2a. doppia: dalla S6 alla S4;
3a. doppia: dalla S4 alla S2;
4a. doppia: dalla S2 fino a terra, nei pressi dell'attacco.
Da qui percorrere a ritroso il sentiero dell'avvicinamento. |