Presanella - Scivolo Nord

 
Zona montuosa Adamello/Presanella Località di partenza Velon di Vermiglio (TN)
Quota partenza 1879 Mt. Quota di arrivo 3558 Mt.
Dislivello totale

+421 Mt. per il rifugio Denza
+658 Mt. dal rifugio alla base dello Scivolo
+600 Mt. circa lo scivolo

Data di uscita 09-10/06/2017
Ore di salita 1 h. 15' per il rifugio
2 h. dal rifugio all'attacco
3 h. dall'attacco alla vetta
Ore di discesa 3 h. dalla vetta al rifugio
40' dal rifugio al parcheggio
Sentieri utilizzati n. 233, 206 Giudizio sull'ascensione Molto bella
Esposizione Nord Difficoltà

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Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Allievi ed istruttori del XXII corso IA della Scuola Regionale Lombarda di Alpinismo e Arrampicata Libera.
Sulla via: Alberto, Cesare, Davide, Marco, Paolo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della neve

Entrambe le giornate con meteo ottimo. La salita al rifugio Denza avviene percorrendo una comoda e suggestiva mulattiera realizzata durante la prima guerra mondiale dagli austriaci. Dal rifugio all'attacco si segue inizialmente un ripido sentiero e in seguito si effettua l'attraversamento di un ghiacciaio abbastanza crepacciato nel tratto terminale. La neve incontrata in salita era dura e portante nonostante lo zero termico molto alto. Lungo la discesa, nel tratto dove si costeggia la Cima Vermiglio abbiamo trovato neve marcia.

Eventuali pericoli

L'itinerario va percorso solo con condizioni di neve assestata.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Rifugio Stavél Francesco Denza (2300 Mt.), eventualmente il bivacco Orobica alla Presanella (3382 Mt.).
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale dotazione alpinistica, lampada frontale, ramponi, piccozze, corpi morti, corda e cordini.

Descrizione dell'ascensione

Descrizione generale
La Presanella è una suggestiva cima posta tra il passo del Tonale e l'abitato di Vermiglio. A Sud offre salite facili mentre a Nord numerose linee accolgono durante l'anno numerosi ghiacciatori.
Con molta probabilità la vetta fu conquistata già nel 1854 da parte di alcuni topografi impegnati in un rilevamento catastale ma la prima ascensione alpinistica registrata appartiene a M. Beachcroft, D. W. Freshfield, I. D. Walker con la guida F. Devouassoud di Chamonix e il portatore B. Delpero di Vermiglio il 25 agosto del 1864.
La prima salita dello Scivolo Nord è stata realizzata da R. Grandi e M. Crugnola il 22 luglio del 1949 a seguito di un precedente tentativo di U. Redolfi e P. Voltolini (interrotto da un piccolo infortunio della cordata). Per la seconda ripetizione occorrerà attendere il 1955 e la comparsa in valle dei fratelli salisburghesi G. e L. Weixbaumer.
Si tratta di una salita classica che ogni anno vanta numerose ripetizioni;
l'ambiente è affascinante e la vista dalla vetta è grandiosa. La pendenza media di salita si aggira intorno ai 50° e le difficoltà maggiori s'incontrano nel tratto superiore dove la pendenza raggiunge i 60°.
A stagione avanzata è facile incontrare ghiaccio vivo e roccia; conviene approfittare della disponibilità di Mirco Dezulian, gestore del rifugio Denza e chiedere informazioni aggiornate prima di organizzare la salita.
Negli ultimi decenni diversi amanti del ripido scendono questo canale con gli sci; vale la pena ricordare Heini Holzer che fu il primo a riuscire in tale impresa l'8 luglio 1972.
Attacco, descrizione della via
Dal passo del Tonale scendere in direzione di Vermiglio sino ad incontrare la deviazione sulla destra per l'abitato di Velon. Scendere repentinamente e imboccare la strada sterrata (in alcuni punti molto stretta) che sale in direzione dell'ex forte Pozzi Alti, dove si parcheggia.
Poco prima del parcheggio, in corrispondenza dell'ultimo tornante parte il sentiero 233 che conduce, mediante una vecchia ed affascinante mulattiera della prima guerra mondiale costruita dagli austriaci, al rifugio Denza (2300 Mt.).
Lo Scivolo Nord è già ben visibile dal rifugio ed è quel grande canale di neve incassato tra la Cresta Nord-Est e lo Spigolo Nord che dalla vetta precipita sul ghiaccio.

Dal rifugio imboccare il sentiero n. 206 che sale sino alla vedretta della Presanella. Attraversare la vedretta verso sinistra e puntare alla Bocca d'Amola (3076 Mt. - qui attacca la Cresta Nord-Est), la sella che divide la Cima d'Amola dalla Presanella (anch'essa ben visibile dal rifugio). L'ultimo tratto si presenta ben crepacciato ed occorre prestare particolare attenzione.
Raggiunta la base dello scivolo superare la crepacciata terminale e iniziare a salire, stando inizialmente sulla destra e poi portandosi al centro. Dopo circa 300 Mt. si è nei pressi di un restringimento; superarlo velocemente e poi portarsi nuovamente sulla destra.
Qui è presente una sosta (spuntone+cordone) per un'eventuale progressione a tiri. La sommità appare ora vicina ma per raggiungerla bisognerà procedere per altri 300 Mt.
Discesa
La Presanella ha due vie Normali: una proviene dal rifugio Segantini e dal bivacco Orobica (dalla vetta scendere a sinistra) mentre l'altra dal rifugio Denza.
Per ritornare al Denza dalla vetta scendere verso destra superando un primo tratto di roccette. Non abbassarsi troppo e iniziare un lungo traverso che costeggia la Cima Vermiglio e che termina pochi metri sotto la Sella Freshfield. Oltrepassarla e riportarsi così sul versante nord del massiccio. Scendere lungo la vedretta della Presanella facendo attenzione ai numerosi crepacci presenti. Al termine della vedretta s'incontrano degli ometti e dei bolli rossi. Qui è possibile, tenendo la destra, riportarsi, mediante il sentiero della Scalaza, sul sentiero 206. In alternativa scendere in una piccola valletta (ometti - un breve tratto ripido) che termina in corrispondenza del laghetto della Presanella, situato quasi alle spalle del rifugio Denza.
Dal rifugio rientrare al parcheggio percorrendo a ritroso i sentieri d'avvicinamento.

   

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Davide durante l'avvicinamento

Alcune cordate s'apprestano a salire la via del Seracco

   

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Cesare durante l'avvicinamento

Cesare e Matteo nei pressi dell'attacco dello Scivolo Nord

   

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Will e Cesare durante il primo tratto della salita

Marco e Cesare

   

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Davide poco prima di raggiungere la vetta

Cesare, Davide, Will, Marco e Alberto in vetta

   
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La Cima Presanella con i tracciati della Cresta Nord-Est e lo Scivolo Nord
   
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