Descrizione generale
Il Monte Monaco è una montagna situata in prossimità del paese di San Vito Lo Capo. I versanti nord ed est, rivolti verso il mare, risultano essere gli unici alpinisticamente interessanti: il primo, strapiombante, è solcato da poche e difficili linee di salita mentre il secondo è caratterizzato da un evidente pilastro con begli itinerari classici. A nord-ovest del Monte Monaco si stacca una punta di proporzioni nettamente inferiori, comunque solcata da interessanti e begli itinerari, che prende il nome di Pizzo Monaco.
La via Pace di Chiostro è stata aperta da Marco Bonamini, Alesssandro Gogna, Roby Manfrè Scuderi e Marco Marantonio il 12 ottobre 1981 e segue lo spigolo ovest del Pizzo Monaco.
Lungo i tiri la chiodatura è rimasta quella originale mentre le soste sono state attrezzate con 2 spit.
Attacco, descrizione della via
Da San Vito Lo Capo seguire le indicazioni per la riserva naturale orientata dello Zingaro ed il paese Cala' Mpiso. Giunti di fronte alla parete del Pizzo Monaco parcheggiare e poi incamminarsi, dapprima su strada sterrata e poi per sentierino, fino al cospetto della parete nord-ovest. Costeggiarla verso destra sino ad oltrepassare lo spigolo ovest, pochi metri oltre lo spigolo attacca la via.
1° tiro:
salire leggermente verso sinistra riportandosi sul filo dello spigolo e proseguire sino un pulpito dove si sosta (2 fix+2 chiodi).
35 Mt., III, IV+, 2 chiodi, 1 spit.
2° tiro:
salire sul grosso blocco a sinistra e superare lo strapiombino. Proseguire fino al successivo strapiombo, aggirarlo a sinistra e continuare per una rampa obliqua verso sinistra sino un muretto arancio oltre il quale si trova la sosta (2 fix+catena+anello di calata+1 chiodo).
30 Mt., IV+, V, 1 spit, 2 chiodi, 1 sosta intermedia (2 fix+2 chiodi).
3° tiro:
superare la fessura a destra della sosta e poi seguire un breve diedrino. Per rocce rotte raggiungere la cima di un pilastrino staccato dalla parete dove si sosta (2 fix+maglia rapida). 35 Mt., V, IV, III, 1 spit ed 1 chiodo (posti alla stessa altezza alla base del diedrino).
4° tiro:
salire la parete grigia e arancione individuando i punti deboli e raggiungendo la cengia dove, verso destra, si trova la sosta (2 fix, in comune con la via Chiari di luna). 35 Mt., III, IV, II, 1 chiodo.
5° tiro:
salire il diedrino fino a quando è ostruito da alcune palmette. Appena prima di raggiungerle traversare a sinistra due metri e salire per rocce più semplici fino alla spalla piena di arbusti dove si attrezza una sosta (clessidra o spuntone). 55 Mt., IV+, IV, III, 2 chiodi.
6° tiro:
attraversare la spalla e salire le ultime semplici rocce che portano in vetta la Pizzo Monaco (sosta su clessidra con cordino). 30 Mt., III+.
Discesa
Dalla cima abbassarsi dal lato opposto rispetto a dove si è saliti sino ad un terrazzino molto esposto dal quale effettuare la prima doppia (2 fix+catena+anello di calata). Sconsigliamo di unire le doppie per via dell'elevato rischio di incastro delle corde. Consigliamo inoltre di usare una sola corda eliminando così anche il nodo.
1a. calata: 25 Mt. sino all'intaglio con la torre staccata (2 fix con anello);
2a. calata: 30 Mt. sino a terra.
Seguire la traccia scendendo nel canale verso destra (viso a valle) sino a ritornare nei pressi del parcheggio.
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