Pizzo Lungo - Via Normale (Spigolo Nord-Ovest)

 
Zona montuosa Appennino Siculo - Madonie - Sottogruppo di Calamigna Località di partenza Palermo (PA)
Quota partenza 620 Mt. circa Quota di arrivo 888 Mt.
Dislivello totale +100 Mt. dal parcheggio all'attacco
+168 Mt. la via (270 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 25' dal parcheggio all'attacco
3 h. la via
Ore di discesa 15' le doppie
30' il sentiero fino all'auto
Esposizione Nord-Ovest Giudizio sull'ascensione Scarsa
Data di uscita 04/01/2013 Difficoltà IV, V+
Sass Balòss presenti
Luca.

Amici presenti

Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata serena a livello del mare ma con nuvole basse in questa zona. Appena arrivati non si vedeva nemmeno il Pizzo Lungo.
Sia l'avvicinamento che la discesa avvengono per prati seguendo delle vaghe tracce. La roccia in via è ottima. 

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. La via è completamente da attrezzare, soste comprese, quindi risulta fondamentale una serie di friends (da 0.3 a 2 Camalot) e cordini. Eventualmente portare 2 cordini d'abbandono per sostituire quelli presenti sulle calate di discesa che, al nostro passaggio, non erano sicuramente dei migliori.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione Generale
Il Pizzo Lungo è un torrione calcareo che sorge sul versante Sud-Ovest del Pizzo del Leone. A seconda dell'angolazione dalla quale viene visto può assomiggliare ad un dente aguzzo ed è ritenuto tra le più belle strutture rocciose della Sicilia. Peccato però che dal punto di vista alpinistico non abbia la stessa fama in quanto la parete ovest, alta circa 250 metri, è molto sporca di vegetazione e quella nord è molto strapiombante e con un solo itinerario classico. Forse in futuro nasceranno delle vie sportive su questo versante.
Lo Spigolo Nord-Ovest dovrebbe essere stato salito nei primi anni '50 da Fosco Maraini e compagni. L'arrampicata è discontinua specialmente sulla prima parte dove lo spigolo non è ben definito. L'itinerario è completamente da atrezzare, soste comprese che risultano però facilmente ricavabili dalle numerose clessidre presenti.
Attacco, Descrizione della via

Da Bagheria prendere la SP16 in direzione di Ventimiglia di Sicilia e Baucina. Dopo uno scollinamento si oltrepassa il ponte sul fiume Milicia oltre il quale la strada riprende a salire e si superano alcuni tornanti. Lasciare la strada provinciale imboccando una stradina sulla sinistra (cartello con scritto "oasi del motocross") che sale in direzione del già ben visibile Pizzo Lungo. Parcheggiare nel punto in cui la strada è più vicina alla montagna. Scavalcare le recinzioni e salire per prati sino alla base della parete. Sul fianco destro della montagna, separata da uno stretto canale, è identificabile una punta più bassa: è il Pizzo Corto. Verso sinistra invece è visibile lo spigolo Nord-Ovest lungo il quale corre la via Normale. Alla sua base un avancorpo ne forma il primo salto sul quale sono concentrate le maggiori difficoltà della via ma che è anche facilmente aggirabile. Costeggiare verso sinistra la parete sin sotto lo spigolo dell'avancorpo. L'attacco è posto dietro un grosso masso alla base di una placca inclinata obliqua verso sinistra. A circa 10 Mt. d'altezza è visibile un vecchio cordino in clessidra.

1° tiro:
salire la placca obliquando verso sinistra sin sotto il muretto strapiombante. Superarlo verso sinistra dove risulta più articolato e proseguire sino a che lo spigolo diviene meno verticale e sostare (clessidra da attrezzare). 40 Mt., IV, V+, IV, 1 clessidra con cordone.

2° tiro:
obliquare verso destra sino un'ampio canale erboso dove si sosta (da attrezzare). 30 Mt., IV, II.

3° tiro:
attraversare il canale verso destra e poi per roccette aggirando un pilastrino. Risalire sino alla sua sommità indi proseguire sulla destra per una spaccatura uscendo su una larga cengia terrosa. Spostarsi un po' a destra e sostare (clessidra da attrezzare).
55 Mt., II, IV, IV, I.

4° tiro:
superare la placchetta soprastante e poi obliquare a sinistra su terreno elementare sino a riportarsi sul filo dello spigolo e sostare (clessidra da attrezzare). 30 Mt., IV+, II.

5° tiro:
salire seguendo il filo dello spigolo sino un tratto meno verticale dove diviene una specie di cresta. Dopo 2 pilastrini spostarsi a sinistra e sostare (clessidra da attrezzare). 40 Mt., IV+, III.

6° tiro:
in verticale sopra la sosta passando da un diedrino nascosto da una pianta. Poi seguire lo spigolo stando sul lato destro sino a quando diviene meno verticale. Spostarsi un po' a destra e sostare (clessidra da attrezzare). 40 Mt., IV.

7° tiro:
stando sempre sul lato destro dello spigolo si raggiunge la vetta e si attrezza l'ultima sosta. 35 Mt., III, IV, III.
Discesa
Abbassarsi in direzione del Pizzo Corto (dalla parte opposta rispetto all'uscita della via) seguendo la cresta. Pochi metri sotto la cima, dietro un masso sulla sinistra (viso a valle) si trova una clessidra con cordini e maglia rapida.
1a. calata: 30 Mt. sino una stretta cornice;
2a. calata: 50 Mt., in parte nel vuoto, sino a terra.
Scendendo per pendii erbosi verso sinistra, aggirando il Pizzo Lungo, si torna in breve all'attacco e successivamente alla macchina.

Note
Attenzione che si fa fatica a recuperare le corde della seconda calata per via dell'eccessivo attrito.
Da informazioni pervenute da arrampicatori del posto dovrebbe esserci un ulteriore ancoraggio 10 Mt. più in basso dal quale risulta più agevole il recupero delle corde. Quindi sia la prima che la seconda calata diventano entrambe di 40 Mt.
Commenti vari
Nel periodo estivo attenzione alle zecche.
   
La placca della prima lunghezza e lo strapiombino giallastro
Sempre sul primo tiro dopo lo strapiombino
   
L'inizio della quinta lunghezza
Tratto abbastanza esposto verso la fine del quinto tiro
   

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Claudia ha raggiunto la vetta

Il pizzo lungo con il tracciato della via

   
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