Piz Tri

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Località Filetta - Edolo (BS)
Quota partenza 1400 Mt. circa Quota di arrivo 2308 Mt.
Dislivello totale 900 Mt. circa Data di uscita 30/04/05
Ore di salita 3 h. Ore di discesa 2 h.
Sentieri utilizzati n. 95A, 7 Giudizio sull'escursione Buona
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri
I sentieri sono facili e sicuri, ben segnalati dalle baite di Muse in poi. Fino alle baite di Muse, è possibile prendere qualche traccia sbagliata lungo i prati, ma che in ogni caso conduce alla località Muse.
Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
Presenza di una fontana all'area attrezzata da cui parte la camminata, una in località Fienili di Vento e un'altra qualche minuto dopo quest' ultima.
Punti di appoggio
Veri punti di appoggio non ne abbiamo trovati, salvo le numerose baite che si incontrano ma che purtroppo sono tutte ermeticamente chiuse.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nessuno.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione Generale
Escursione di media montagna che si sviluppa ad anello in una zona molto panoramica e ricca di angoli affascinanti. Non richiede particolare fatica se affrontata con la dovuta calma e godendosi appieno le numerose possibilità di sosta offerte da laghetti, baite isolate, prati fioriti e abetaie freschissime. Ampissimo il panorama dalla vetta.
Descrizione Percorso
Dalla stazione ferroviaria di Edolo (BS) si prende la strada che attraversa il torrente Ogliolo e sale al monte Faeto. La strada sale a ripidi e stretti tornanti, a tratti sterrata. Lungo la salita si incontrano alcune indicazioni per il Piz Tri. Arrivati in località Filetta, la strada inizia a scendere, si supera un'area attrezzata e giunti ad un piccolo bivio con indicazioni Piz Tri si inizia nuovamente a salire verso destra. Arrivati, sempre lungo un stradina sterrata, ad una seconda area attrezzata per picknic, si parcheggia e si inizia a camminare seguendo la palina che ci indica il sentiero 95A. In breve ci si ritrova sul proseguo della strada sterrata fatta in auto, la si segue verso destra per un breve tratto per poi deviare ad una seconda palina verso sinistra. Qui si cammina su un tratto ciottolato che in breve diviene simile al greto di un fiume. Si continua su tracce poco evidenti tra abeti e bellissimi prati. In circa 20 minuti si arriva alle baite Muse, da qui si segue il sentiero in piano verso destra fino ad una bella baita a quota 1455 Mt. Si prende la ripida strada, inizialmente sterrata e cementata, in seguito sterrata, che in circa 30, dopo un lungo falsopiano e una lieve discesa, incrocia una strada che si segue verso sinistra e in pochi minuti porta alla bellissima località Fienili di Vento dal vago sapore svizzero. Con un ampio giro si raggiungono queste baite e andando avanti, sempre su sterrata ampia e ora poco ripida, si supera una fontana e camminando sul fianco delle pendici del monte, si arriva fin nei pressi di una grossa casera con tanto di punto di riposo dotato di tavolo e panche. Si va avanti ancora per qualche centinaio di metri, mentre il panorama si fa sempre più ampio sull'Adamello, la Concarena, il Badile camuno, per poi girare all'interno di un vallone. Il sentiero si fa più stretto e ripido e, con una lunga serie di tornanti attraverso prati, si arriva all'incrocio con il sentiero 95A che poi prenderemo in discesa nei pressi di uno degli ultimi tornanti della salita. Ormai siamo in vista della croce di vetta. Giunti sotto la croce, è d'obbligo, anche se evitabilissima, affrontare la brevissima ma molto esposta cresta che in circa 30 Mt. porta alla croce e da li altri 10-15 Mt. portano al punto più alto del Piz Tri. La vista spazia dalla Presolana al Disgrazia, dal Bernina al Gran Zebrù. Spettacolo!
Discesa
La discesa si compie per lo stesso itinerario fino ad un tornante al quale si devia a sinistra lungo il sentiero 95A. L'ambiente cambia, ci troviamo in una conca ornata da una serie di laghetti, larici, zone quasi paludose e rododendri. Sempre seguendo fedelmente il sentiero 95A, si visitano alcuni di questi laghetti e, immersi in una marea di rododendri si perde dolcemente quota fino ad attraversare una dopo l'altra una serie di belle abetaie. Dopo alcune biforcazioni, alle quali si tiene la direzione per le baite di Bruno, il bosco si fa meno affascinante e giunti in questa località, si prosegue a sinistra su ampia sterrata in discesa. Questa strada apparentemente si allontana dal punto dove abbiamo l'auto, ma in circa 30 minuti di noiosa discesa ci ritroviamo alla seconda palina incontrata alla partenza, dove abbiamo abbandonato la sterrata, ancora pochi metri e siamo all'auto.

Note
Noi abbiamo compiuto l'anello nel senso descritto, ma risulterà migliore se fatto nel senso opposto in quanto la salita diviene molto più remunerativa e varia. Sul crinale di questa cima si dovrebbero trovare anche dei camminamenti e delle postazioni di guerra, ma noi non li abbiamo visti...
Commenti vari
Se avete la possibilità, programmate questa camminata per il mese di giugno in coincidenza delle fioriture di rododendri: personalmente non abbiamo mai incontrato una zona così ricca di questa pianta, a tratti sembrava di camminare in un mare di questi cespugli.
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Località Fienili di Vento
Verso il Piz Tri
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Lungo i pendii finali con l'Aviolo
Crestina finale... aggirabile
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In vetta
Uno dei laghetti al ritorno
   
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