Descrizione Generale
Escursione di media montagna
che si sviluppa ad anello in una zona molto panoramica e ricca
di angoli affascinanti. Non richiede particolare fatica se affrontata
con la dovuta calma e godendosi appieno le numerose possibilità
di sosta offerte da laghetti, baite isolate, prati fioriti e abetaie
freschissime. Ampissimo il panorama dalla vetta.
Descrizione Percorso
Dalla stazione ferroviaria
di Edolo (BS) si prende la strada che attraversa il torrente Ogliolo
e sale al monte Faeto. La strada sale a ripidi e stretti tornanti,
a tratti sterrata. Lungo la salita si incontrano alcune indicazioni
per il Piz Tri. Arrivati in località Filetta, la strada inizia
a scendere, si supera un'area attrezzata e giunti ad un piccolo
bivio con indicazioni Piz Tri si inizia nuovamente a salire verso
destra. Arrivati, sempre lungo un stradina sterrata, ad una seconda
area attrezzata per picknic, si parcheggia e si inizia a camminare
seguendo la palina che ci indica il sentiero 95A. In breve ci
si ritrova sul proseguo della strada sterrata fatta in auto, la
si segue verso destra per un breve tratto per poi deviare ad una
seconda palina verso sinistra. Qui si cammina su un tratto ciottolato
che in breve diviene simile al greto di un fiume. Si continua
su tracce poco evidenti tra abeti e bellissimi prati. In circa
20 minuti si arriva alle baite Muse, da qui si segue il sentiero
in piano verso destra fino ad una bella baita a quota 1455 Mt.
Si prende la ripida strada, inizialmente sterrata e cementata,
in seguito sterrata, che in circa 30, dopo un lungo falsopiano
e una lieve discesa, incrocia una strada che si segue verso sinistra
e in pochi minuti porta alla bellissima località Fienili di Vento
dal vago sapore svizzero. Con un ampio giro si raggiungono queste
baite e andando avanti, sempre su sterrata ampia e ora poco ripida,
si supera una fontana e camminando sul fianco delle pendici del
monte, si arriva fin nei pressi di una grossa casera con tanto
di punto di riposo dotato di tavolo e panche. Si va avanti ancora
per qualche centinaio di metri, mentre il panorama si fa sempre
più ampio sull'Adamello, la Concarena, il Badile camuno, per poi
girare all'interno di un vallone. Il sentiero si fa più stretto
e ripido e, con una lunga serie di tornanti attraverso prati,
si arriva all'incrocio con il sentiero 95A che poi prenderemo
in discesa nei pressi di uno degli ultimi tornanti della salita.
Ormai siamo in vista della croce di vetta. Giunti sotto la croce,
è d'obbligo, anche se evitabilissima, affrontare la brevissima
ma molto esposta cresta che in circa 30 Mt. porta alla croce e
da li altri 10-15 Mt. portano al punto più alto del Piz Tri. La
vista spazia dalla Presolana al Disgrazia, dal Bernina al Gran
Zebrù. Spettacolo!
Discesa
La discesa si compie per lo stesso itinerario fino ad un tornante
al quale si devia a sinistra lungo il sentiero 95A. L'ambiente
cambia, ci troviamo in una conca ornata da una serie di laghetti,
larici, zone quasi paludose e rododendri. Sempre seguendo fedelmente
il sentiero 95A, si visitano alcuni di questi laghetti e, immersi
in una marea di rododendri si perde dolcemente quota fino ad attraversare
una dopo l'altra una serie di belle abetaie. Dopo alcune biforcazioni,
alle quali si tiene la direzione per le baite di Bruno, il bosco
si fa meno affascinante e giunti in questa località, si prosegue
a sinistra su ampia sterrata in discesa. Questa strada apparentemente
si allontana dal punto dove abbiamo l'auto, ma in circa 30 minuti
di noiosa discesa ci ritroviamo alla seconda palina incontrata
alla partenza, dove abbiamo abbandonato la sterrata, ancora pochi
metri e siamo all'auto. |