Pian della Paia/Dain - Via Kerouac

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Fraz. Pietramurata - Dro (TN)
Quota partenza 250 Mt. circa Quota di arrivo 645 Mt. circa
Dislivello totale +155 Mt. per l'attacco
+240 Mt. la via (290 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 50' per l'attacco
5 h. 30' la via
Ore di discesa 1 h.
Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 26/03/2011 Difficoltà VII+/V+, A1
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata serena e relativamente calda. Un forte vento però ci ha infastiditi per quasi tutta la salita.
Il sentiero che conduce all'attacco è abbastanza evidente (bisogna però stare attenti a non sbagliare la rampa alberata sullo zoccolo); quello di discesa è una strada carrozzabile accorciabile con un comodo sentiero più ripido.
La roccia in via è generalmente buona, a tratti ottima. Riserva però brevi tratti in cui è abbastanza friabile (inizio L1 e alcuni tratti in L3).

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Indispensabile una serie di friends (da 0,3 a 3 Camalot) per integrare. Seppur sia indicato A1 non sono necessarie le staffe in quanto si tratta di pochi metri da integrare nel caso non si riesca a superare in libera la fessura del quarto tiro. Il tratto di A0 tra sesto e settimo tiro è ben chiodato.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Pian della Paia è un altopiano boscoso sostenuto da pareti rocciose ricche di linee di salita. Su queste pareti sono stati designati tre settori: il primo è la "Parete Gandhi" che presenta una serie di vie in placca, il secondo è il "Transatlantico" che raccoglie numerose salite sportive piuttosto estreme e il terzo è il "Dain" ricco di itinerari che si snodano lungo diedri e fessure.
La parete sud del Dain fu vinta per la prima volta nel 1967 dalla cordata Heini Holzer e Renato Reali. Oggi il loro itinerario è stato un poco dimenticato causa la scarsa qualità della roccia. La via Kerouac è stata aperta da P. Baldo, G. Groaz e Lorenzo Massarotto il 2 maggio 1981. Nello stesso anno su questa parete aprirono anche la via
Vegetable.
Una linea molto logica ed esposta con arrampicata prevalentemente in diedro e fessura.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca, oltrepassare il settore sportivo delle Placche Zebrate e, poco prima di arrivare a Pietramurata, svoltare a sinistra in direzione del crossodromo e dell'Hotel Ciclamino (indicazioni su cartelli di legno). Si parcheggia a lato dell'hotel in un ampio spazio.
Dal parcheggio seguire la strada (direzione sud - Arco di Trento) superando il crossodromo. Poi la strada diviene sterrata e si costeggiano dei frutteti tra i quali si stacca un sentiero in direzione della parete. E' possibile abbandonare il sentiero in più punti e seguire le tracce verso destra che portano ai vari attacchi. Noi consigliamo di alzarsi parecchio per traversare quasi in orizzontale alla rampa d'accesso alla parete. Risalire la rampa alberata (qualche piccolo passo d'arrampicata) fino a raggiungere una paretina friabile dove noi consigliamo di legarsi; sosta da attrezzare su radice (è possibile sfruttare, poco più in basso, una sosta attrezzata a fix).
Per individuare bene l'attacco, osservare la parete dai frutteti a lato della strada. Da lì è ben evidente un diedro giallo chiuso in alto da una successione di tre tetti lungo il quale corre la via "Big Bang". Più a destra, poco visibile dal basso, c'è un grosso pilastro staccato che forma il camino alla base del quale si trova la seconda sosta.

1° tiro:
salire lo spigolino a destra della paretina friabile (possibile salire direttamente la paretina) e proseguire lungo la rampa erbosa fino a raggiungere un piccolo boschetto sospeso. Sostare su di un albero con cordino, prima di raggiungere l'evidente pilastro staccato sulla destra. 50 Mt., IV, III, 1 albero con cordino.

2° tiro:
proseguire verso destra in direzione del camino tra la parete ed il grosso pilastro. Sostare all'inizio del camino (2 chiodi+cordone).
25 Mt., II, III, 1 chiodo con cordino.

3° tiro:
salire in diedro con roccia un po' delicata fin sotto uno strapiombino; aggirarlo a sinistra giungendo su un terrazzino. Da qui si prende la bella fessura (la roccia migliora) che si segue fino al pulpito sulla destra dove si sosta (3 chiodi+cordone).
35 Mt., V+, 2 chiodi, 1 sosta intermedia (2 chiodi+cordino).

4° tiro:
si torna a sinistra nella fessura che ora diventa nettamente più difficile (anche se a guardarla dal basso non sembrerebbe). Dopo una breve interruzione la si riprende poco sopra, si supera uno strapiombino verso sinistra e si ritorna a destra al centro del diedro dove si sosta (4 chiodi - 3 dei quali uniti da fettuccia).
35 Mt., VI+ oppure A1, V+, 4 clessidre con cordoni, 5 chiodi (2 dei quali vicini uniti con cordino), 1 cuneo.

5° tiro:
ci si alza nella fessura al centro del diedro fino a quando diventa strapiombante. A questo punto si traversa a destra raggiungendo una fessurina che riporta a sinistra; passare sotto un tettino e poi seguire la fessura che sale verso destra. Dopo uno strapiombino la fessura di stringe. Alla fine traversare a destra su roccia un po' friabile fino al pulpito di sosta (3 chiodi).
50 Mt., V, VI oppure A0, 6 chiodi, 3 clessidre con cordoni.

6° tiro:
dritti sopra la sosta, poi è necessario spostarsi a destra entrando in un diedrino che porta alla difficile placca soprastante oltre la quale si sosta (2 chiodi). 35 Mt., V+, VII+ oppure A0, 9 chiodi, 1 clessidra con cordone.

7° tiro:
per l'esile fessura sopra la sosta, poi ultimi metri in placca fino ad una cengia alberata. Traversare verso sinistra e, in prossimità dello spigolo, sostare (da attrezzare con friend). 20 Mt., VII+ oppure A0, V, 1 friend incastrato, 1 clessidra con cordone, 4 chiodi.

8° tiro:
si risale lo spigolino, poi si obliqua a sinistra alla base di una placca gialla. Si sale in pilastro alla sua sinistra per poi rimontare gli ultimi metri della placca. Per rocce più facili ma instabili si raggiunge il bosco sommitale nel quale si sosta (da attrezzare su pianta).
40 Mt., III, V, 1 pianta con cordone, 1 chiodo.

Dal termine della via risalire pochi metri nella boscaglia.
Discesa
Seguire la traccia in discesa sino ad un ampio spiazzo; poi dritti addentrandosi nel bosco fino a raggiungere una strada carrozzabile.
Da questo punto seguire sempre la strada (verso destra, direzione Monte Casale) sino al suo termine sul provinciale.
E' possibile (e consigliato) scendere attraverso scorciatoie segnate con bolli rossi. Nell'ultimo tratto è presente una palina con indicazione verso sinistra "rientro dalla ferrata Che Guevara". Qui andare a destra sbucando in breve dietro all'hotel Ciclamino.

Note
La via è molto logica e continua. Probabilmente, avendo le capacità di percorrerla completamente in libera, sa regalare grosse soddisfazioni.
Commenti vari

La prima lunghezza è in comune con le vie Angelo e Cesare Levis; con la Baldo Groaz ha in comune anche la seconda lunghezza.

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Due immagini del diedro/fessura della terza lunghezza. A sinistra sui primi metri, a destra quasi in sosta

   

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La difficile fessura della quarta lunghezza

Claudia alla terza sosta

   

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Uscendo dalla fessura del quarto tiro

Luca sulla quinta lunghezza

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Ultimi metri del sesto tiro con il tratto di A0

Pian della Paia/Parete del Dain con i tracciati delle vie:
Vegetable, Charlie Brown, Angelo, Cesare Levis, Kerouac,
Baldo Groaz, Emanuele Zenatti, Siebenschlafer, Genoma e Spigolo