Pian della Paia/Dain - Via Siebenschlafer

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Fraz. Pietramurata - Dro (TN)
Quota partenza 250 Mt. circa Quota di arrivo 645 Mt. circa
Dislivello totale

+155 Mt. per l'attacco
+240 Mt. la via (300 lo sviluppo +110 facili
)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 40' per l'attacco
5 h. 30' la via
Ore di discesa 1 h.
Esposizione Sud, sud-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 23/10/2010 Difficoltà VI+/VI, A0
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Il cielo durante tutta la giornata è stato coperto, ciò nonostante le temperature erano gradevoli. Il sentiero che conduce all'attacco è abbastanza evidente (bisogna però stare attenti a non sbagliare la rampa alberata sullo zoccolo); quello di discesa è una strada carrozzabile accorciabile con un comodo sentiero più ripido. La roccia è generalmente ottima, tranne nel diedro della settima lunghezza dove, al di fuori della lama principale, bisogna prestare attenzione.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente. Alcuni tratti in fessure larghe (4° e 8° tiro) risultano improteggibili per alcuni metri (salvo avere un camalot misura 6).

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Indispensabile una serie di friend (fino al n. 3 Camalot) per integrare. Sicuramente di grande aiuto un friend n. 6 Camalot per integrare i metri sprotetti sulla larga fessura di L4 ed L8. Con il n. 5 si riesce a proteggere solo L8.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Pian della Paia è un altopiano boscoso sostenuto da pareti rocciose ricche di linee di salita. Su queste pareti sono stati identificati tre settori: il primo è la "Parete Gandhi" che presenta una serie di vie in placca, il secondo è il "Transatlantico" che raccoglie numerose salite sportive piuttosto estreme e il terzo è il "Dain" ricco di itinerari che si snodano lungo diedri e fessure.
La parete sud del Dain fu vinta per la prima volta nel 1967 dalla cordata Heini Holzer e Renato Reali. Oggi il loro itinerario è stato un poco dimenticato causa la scarsa qualità della roccia.
La via Siebenschlafer (che in italiano significa ghiro) è stata aperta da T. Zuech e M. Camper nel 1983. Probabilmente prima di comparire sull'ultima guida della Valle era stata un po' dimenticata. Un vero peccato perché sicuramente è una via molto bella che merita di essere ripetuta. Alterna diedri, placche e larghe fessure poco proteggibili su roccia quasi sempre ottima. Le difficoltà sono sempre costanti tranne che in una lunghezza a metà via dove è necessario superare una terrazza detritica. Soste sempre buone ma chiodatura sui tiri scarsa anche se non è difficile proteggersi (fatta eccezione per due tratti in larghe fessure sul quarto ed ottavo tiro).
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca, oltrepassare il settore sportivo delle Placche Zebrate e, poco prima di arrivare a Pietramurata, svoltare a sinistra in direzione del crossodromo e dell'Hotel Ciclamino (indicazioni su cartelli di legno). Si parcheggia a lato dell'hotel in un ampio spazio.
Dal parcheggio seguire la strada (direzione sud - Arco di Trento) superando il crossodromo. Poi la strada diviene sterrata e si costeggiano dei frutteti tra i quali si stacca un sentiero in direzione della parete. E' possibile abbandonare il sentiero in più punti e seguire le tracce verso destra che portano ai vari attacchi. (Dal momento che è molto facile sbagliare la rampa alberata sullo zoccolo consigliamo di individuare i due tetti orizzontali accanto ai quali passa la via con la seconda lunghezza di corda). Abbandonare il sentiero principale in corrispondenza di un ometto e seguire la traccia verso destra che porta all'inizio della rampa alberata che sale in diagonale verso destra (qualche piccolo passo d'arrampicata). Dopo un tratto pianeggiante si giunge sotto la verticale del tetto di sinistra, alla base di un breve diedrino con scolpita la scritta "PAR". Qui attacca la via. I primi metri sono in comune con la via Par Condicio.
La traccia prosegue verso destra ma dopo pochi metri termina sopra un salto di roccia.

1° tiro:
salire il breve diedrino e proseguire su cengia verso destra fino alla base del diedro grigio/giallo che sale a destra dei due tetti. Sostare su pianta o masso incastrato. 25 Mt., III, II.

2° tiro:
salire il diedro inclinato verso destra sino al suo termine dove si sosta (pianta con cordone). 35 Mt., IV+.

3° tiro:
alzarsi 3 metri sulla difficile placca e poi traversare a sinistra. Oltrepassare due fessure continuando a traversare a sinistra, poi obliquare a destra fino alla sosta (3 chiodi). E' possibile salire direttamente la fessura di sinistra VI+. 30 Mt., VI, V+, 4 chiodi.

4° tiro:
spostarsi leggermente a destra raggiungendo la fessura che si risale fino a quando si allarga. Alzarsi ora con difficili movimenti e poi uscire a sinistra su una terrazza detritica. Proseguire fino alla sosta (pianta con cordoni). 40 Mt., V+, VI, III, 3 chiodi.

5° tiro:
verso destra senza percorso obbligato si supera la terrazza detritica. Sostare sulla grossa pianta (cordone) a sinistra di un diedro/camino apparentemente friabile. La sosta è in comune con altre vie. 40 Mt., IV, III.

6° tiro:
si sale nel diedro/camino sino ad un terrazzino dove si sosta su un grosso masso incastrato con cordini.
30 Mt., V, IV, 1 chiodo con cordino, 1 cordino su masso incastrato.

7° tiro:
traversare a sinistra e risalire il bel diedro giallo (dalla sosta non lo si vede) sino al tettino che lo chiude. Uscire a sinistra su una cengetta dove si sosta (3 chiodi). 30 Mt., IV+, V+, 4 chiodi (2 dei quali vicini sotto al tetto).

8° tiro:
salire la larga fessura che poi piega a destra verso un diedro chiuso, anche in questo caso, da un tettino. Sotto al tetto uscire a sinistra e sostare su pianta. 30 Mt., V+, VI, V+, VI+ oppure A0, 3 chiodi.

9° tiro:
per facile diedro si raggiunge il pendio boscoso finale. Obliquare un po' a destra e sostare su pianta. 40 Mt., IV, III.

10°-11° tiro:
ci si può anche slegare. Salire tra piante e risalti rocciosi inizialmente in verticale e poi obliquando a destra sino a raggiungere il pianoro erboso sommitale. Lungo il tracciato alcuni cordoni su piante indicano il percorso da seguire.
Circa 110 Mt., III, II, I, alcuni cordoni su pianta.

Discesa
Seguire la traccia in discesa sino ad un ampio spiazzo; poi dritti addentrandosi nel bosco fino a raggiungere una strada carrozzabile.
Da questo punto seguire sempre la strada (verso destra, direzione Monte Casale) sino al suo termine sul provinciale.
E' possibile (e consigliato) scendere attraverso scorciatoie segnate con bolli rossi. Nell'ultimo tratto è presente una palina con indicazione verso sinistra "rientro dalla ferrata Che Guevara". Qui andare a destra sbucando in breve dietro all'hotel Ciclamino.

Note
E' necessaria una certa decisione per superare le larghe fessure della quarta ed ottava lunghezza dove è quasi impossibile proteggersi per tratti di 3-4 metri di VI.
Commenti vari

L'ultimo tratto nel bosco è in comune con le vie Baldo Groaz, Emanuele Zenatti e dello Spigolo.

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Claudia sale il diedro della seconda lunghezza

L'inizio delle placca del terzo tiro

   

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Le lisce placche del terzo tiro, in corrispondenza delle fessure

Inizio della fessura della quarta lunghezza

   

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Claudia sul bel diedro della settima lunghezza

Parte finale della larga fessura dell'ottavo tiro

   

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Il faticoso diedro chiuso dal tettino, ottava lunghezza

Il facile diedro col quale terminala via

   

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Pian della Paia/Parete del Dain con i tracciati delle vie: Vegetable, Charlie Brown, Angelo,
Cesare Levis, Kerouac, Baldo Groaz, Emanuele Zenatti+Par Condicio, Siebenschlafer, Genoma e Spigolo