Descrizione
generale
Il Pian della Paia è un altopiano boscoso sostenuto da pareti
rocciose ricche di linee di salita. Su queste pareti sono stati
identificati tre settori: il primo è la "Parete Gandhi" che presenta una serie di vie in placca, il secondo è il "Transatlantico" che raccoglie numerose salite sportive piuttosto estreme e il terzo è il "Dain" ricco di itinerari che si snodano lungo diedri e fessure.
La parete sud del Dain fu vinta per la prima volta nel 1967 dalla cordata Heini Holzer e Renato Reali. Nel 1978 G. Groaz
e P. Baldo aprirono questa linea di salita. La via si presenta molto
discontinua con lunghezze sporche ed
un po' friabili.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca, oltrepassare il settore sportivo delle Placche Zebrate e, poco prima di arrivare a Pietramurata,
svoltare a sinistra in direzione del crossodromo e dell'Hotel Ciclamino (indicazioni su cartelli di legno). Si parcheggia a lato dell'hotel in un ampio spazio.
Dal parcheggio seguire la strada (direzione sud - Arco di Trento)
superando il crossodromo. Poi la strada diviene sterrata e si
costeggiano dei frutteti tra i quali si stacca un sentiero in
direzione della parete. E' possibile abbandonare il sentiero in più
punti (ometti) e seguire le tracce verso destra che portano ai vari attacchi.
Noi consigliamo di alzarsi parecchio per traversare quasi in
orizzontale alla rampa d'accesso alla parete. Risalire la rampa
alberata (qualche piccolo passo d'arrampicata) fino a raggiungere una paretina friabile dove noi
consigliamo di legarsi; sosta da attrezzare su radice (è possibile sfruttare,poco più in basso,
una sosta attrezzata a fix).
Per individuare bene l'attacco, osservare la parete dai frutteti a
lato della strada. Da lì è ben evidente un diedro giallo chiuso in
alto da una successione di tre tetti lungo il quale corre la via "Big Bang".
Più a destra, poco visibile dal basso, c'è un grosso pilastro
staccato che forma il camino della terza lunghezza.
1° tiro:
salire lo spigolino a destra della paretina friabile (possibile salire direttamente la paretina)
e proseguire lungo la rampa erbosa fino a raggiungere un boschetto sospeso. Sostare su di un albero con cordino, prima di raggiungere l'evidente pilastro staccato
sulla destra.
50 Mt., IV, III, 1 albero con cordino.
2° tiro:
proseguire verso destra in direzione del camino tra la parete ed il
grosso pilastro. Sostare all'inizio del camino
(2 chiodi+cordone).
25 Mt., II, III, 1 chiodo con cordino.
3° tiro:
salire lungo tutto il camino sino ad uscirne con qualche passo atletico. Proseguire lungo un piccolo sentierino sino a raggiungere un albero con cordini dove si sosta. Prestare attenzione alla ghiaietta che può cadere durante la progressione.
30 Mt., III, IV, II, V, I, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone,
1 eventuale sosta intermedia.
4° tiro:
continuare a traversare verso destra (viso a monte) in totale esposizione. Si sosta su di un albero con cordone. 40 Mt., II, III.
5° tiro:
da questa sosta s'incrociano diverse vie. La "Baldo/Groaz" prosegue verso destra lungo un diedro
grigio. Si sale nel diedro sino a quando è possibile traversare verso destra
un paio di metri (alla stessa altezza eventuale sosta con cordoni
all'interno del diedro/camino).
Si riprende a salire lungo rocce via via più semplici. Si sosta su di uno spuntone con cordone.
Allungare bene il chiodo sul traverso.
40 Mt., V, IV, I, 3 chiodi.
6° tiro:
superare la strozzatura sopra la sosta, alzarsi un poco in
spaccata per poi tornare sulla parete. Proseguire lungo placche appoggiate
sino a sostare su una pianta con cordone.
35 Mt., IV, V, IV, 1 chiodo.
7° tiro:
sempre per placche appoggiate e rotte sino al successivo albero con cordone. 30 Mt., IV+, V.
8° tiro:
spostarsi un po' a sinistra seguendo una traccia e poi risalire le rocce
ben articolate obliquando leggermente a sinistra. Ultimi metri in
un bel diedro fessurato per giungere all'albero di sosta (cordone in loco).
50 Mt., IV, III.
9°-10° tiro:
ci si può anche slegare. Si segue la traccia verso sinistra (ma
che poi piega a destra) attraverso la boscaglia sino a
raggiungere il pianoro erboso sommitale. Lungo il tracciato alcuni
cordoni su piante indicano il percorso da seguire.
Circa 100 Mt., III, II, I, alcuni cordoni su pianta.
Discesa
Seguire la traccia in discesa sino ad un ampio spiazzo; poi dritti addentrandosi nel bosco fino
a raggiungere una strada carrozzabile.
Da questo punto seguire sempre la strada (verso destra, direzione
Monte Casale) sino
al suo termine sul provinciale.
E' possibile (e consigliato) scendere attraverso scorciatoie
segnate con bolli rossi. Nell'ultimo tratto è presente una palina
con indicazione verso sinistra "rientro dalla ferrata Che Guevara".
Qui andare a destra sbucando in breve dietro
all'hotel Ciclamino. |