Pian della Paia/Dain - Via Genoma

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Fraz. Pietramurata - Dro (TN)
Quota partenza 250 Mt. circa Quota di arrivo 645 Mt. circa
Dislivello totale

+95 Mt. per l'attacco
+300 Mt. la via (350 lo sviluppo +110 facili)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 40' per l'attacco
4 h. 30' la via
Ore di discesa 1 h.
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 26/02/2012 Difficoltà VII-/VI+, A0
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti

Claudia, Diego, Isa.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata serena ed inizialmente molto calda fino all'arrivo di un forte vento che è durato tutto il giorno.
Il sentiero che conduce all'attacco è abbastanza evidente; quello di discesa è una strada carrozzabile accorciabile con un comodo sentiero più ripido. La roccia è generalmente ottima.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Utili cordini ed un minimo assortimento di friends per integrare (soprattutto nelle ultime lunghezze, appartenenti ad altri itinerari, che si percorrono per raggiungere la sommità della struttura).
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Pian della Paia è un altopiano boscoso sostenuto da pareti rocciose ricche di linee di salita. Su queste pareti sono stati identificati tre settori: il primo è la "Parete Gandhi" che presenta una serie di vie in placca, il secondo è il "Transatlantico" che raccoglie numerose salite sportive piuttosto estreme e il terzo è il "Dain" ricco di itinerari che si snodano lungo diedri e fessure.
La parete sud del Dain fu vinta per la prima volta nel 1967 dalla cordata Heini Holzer e Renato Reali. Oggi il loro itinerario è stato un poco dimenticato causa la scarsa qualità della roccia.
La via Genoma è stata aperta nel 2000 da R. Lisciotto, M. Maceri, A. Todesco, C. Zadra. Segue delle belle e difficili placche a gocce per le prime lunghezze e poi una successione di diedri e fessure. E' attrezzata completamente a fix (talvolta un po' distanti) ed alcuni chiodi.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca, oltrepassare il settore sportivo delle Placche Zebrate e, poco prima di arrivare a Pietramurata, svoltare a sinistra in direzione del crossodromo e dell'Hotel Ciclamino (indicazioni su cartelli di legno). Si parcheggia a lato dell'hotel in un ampio spazio.
Dal parcheggio seguire la strada (direzione sud - Arco di Trento) superando il crossodromo. Poi la strada diviene sterrata e si costeggiano dei frutteti tra i quali si stacca un sentiero in direzione della parete. E' possibile abbandonare il sentiero in più punti e seguire le tracce verso destra che portano ai vari attacchi. Per la via Genoma individuare verso destra una traccia con dei bolli gialli e qualche ometto che conduce direttamente all'attacco (scritta). Poco più a destra si snoda la via
Dello Spigolo.

1° tiro:
dritti per placca fino una sezione molto verticale oltre la quale si obliqua a destra, si supera un ostico strapiombino, e sempre verso destra si raggiunge più facilmente la sosta (clessidra con cordoni). 45 Mt., VII- oppure VI+ e A0, 11 fix (1 dei quali con cordone).

2° tiro:
spostarsi leggermente a destra e salire la fessura. Al suo termine spostarsi ancora leggermente a destra e salire per placca via via più semplice sino alla sosta (2 fix+cordone). 30 Mt., VI+, V+, 5 fix, 1 chiodo.

3° tiro:
obliquare a sinistra sfruttando il grosso lamone, poi superare il difficile muro che porta sotto al tetto. Si supera il tetto e si sosta appena sopra (2 fix+cordoni+maglia rapida). 20 Mt., V+, A0, V+, 9 fix.

4° tiro:
dritti per placchetta sino la terrazza erbosa. Risalire tutta la terrazza stando leggermente sulla sinistra e rientrando a destra sotto al diedro giallo dove si sosta (2 fix+cordone). 45 Mt., VI-, III, IV, 3 fix, 2 piante con cordone.

5° tiro:
seguire il diedro inclinato verso sinistra poi salire dritti per fessura e spostarsi a destra a prendere l'uscita del diedro che diventa camino. traversare su facile cengia verso sinistra sino alla sosta (2 fix). 40 Mt., VI-, V, VI-, 6 fix (1 dei quali con cordone), 1 chiodo.

6° tiro:
spostarsi sulla cengia verso sinistra poi salire la difficile placca sin sotto un tettino. Obliquare a sinistra e con l'aiuto di una fessura raggiungere il pulpitino di sosta (2 fix). 30 Mt., VII- oppure A0, VI, 2 fix, 2 chiodi.

7° tiro:
traversare a sinistra 2-3 metri stando bassi, superare la placca e poi obliquare verso destra in direzione del diedro. Salirlo alcuni metri e sostare (2 fix+cordoni). Possibile salire il diedro verticalmente sotto la sosta oppure sul lato destro dove si trova roccia migliore.
25 Mt., VI, V+, 3 fix (2 dei quali sulla destra del diedro), 1 chiodo, 1 clessidra con cordino.

8° tiro:
continuare nel diedro fino al tettino che lo chiude. Aggirarlo a sinistra, alzarsi fino un facile strapiombino, superarlo e poi per placca fessurata raggiungere la sosta (2 fix) sulla destra. 40 Mt., VI+, VI-, V, 5 fix, 1 pianta con cordone.

Qui termina la via. Per raggiungere la sommità della parete si possono percorrere le ultime lunghezze degli itinerari adiacenti come la via
Baldo Groaz, lo Spigolo o la via Luisa (che a sua volta si ricongiunge con la via Siebenschlafer). Noi abbiamo seguito quest'ultima. Abbiamo attraversato il canale/camino della Baldo Groaz e sostato sulla pianta a sinistra. 10 Mt., I.

9° tiro:
spostarsi a sinistra sino a raggiungere il diedro/fessura che si risale sino al suo termine. Sotto al tetto uscire a sinistra e sostare su pianta. 25 Mt., V+, VI+ oppure A0, 4 chiodi.

9° tiro:
per facile diedro si raggiunge il pendio boscoso finale. Obliquare un po' a destra e sostare su pianta. 40 Mt., IV, III.

10°-11° tiro:
ci si può anche slegare. Salire tra piante e risalti rocciosi inizialmente in verticale e poi obliquando a destra sino a raggiungere il pianoro erboso sommitale. Lungo il tracciato alcuni cordoni su piante indicano il percorso da seguire.
Circa 110 Mt., III, II, I, alcuni cordoni su pianta.
Discesa
Seguire la traccia in discesa sino ad un ampio spiazzo; poi dritti addentrandosi nel bosco fino a raggiungere una strada carrozzabile. Da questo punto seguire sempre la strada sino al suo termine sul provinciale. E' possibile (e consigliato) scendere attraverso scorciatoie segnate con bolli rossi. Nell'ultimo tratto è presente una palina con indicazione verso sinistra "rientro dalla ferrata Che Guevara". Qui andare a destra sbucando in breve dietro all'hotel Ciclamino.

Note

Come tutte le altre vie della valle è consigliata la salita nelle mezze stagioni o nelle belle giornate invernali. Da evitare il periodo estivo.

   

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Isa sulla placca della prima lunghezza

Diego all'inizio del secondo tiro

   

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Diego ed Isa alla seconda sosta

Il difficile muro che porta al tetto della terza lunghezza

   

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Il diedro iniziale del magnifico quinto tiro

Settima lunghezza

   

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Diego sotto lo strapiombo dell'ottavo tiro

Isa sui tiri finali di Siebenschlafer

   

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Isa, Diego, Luca e Caludia sul sentiero di discesa.

Pian della Paia/Parete del Dain con i tracciati delle vie:
Vegetable, Charlie Brown, Angelo, Cesare Levis, Kerouac, Baldo Groaz, Emanuele Zenatti, Siebenschlafer, Genoma e Spigolo