Pian della Paia/Parete Gandhi - Via Raffaella

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Fraz. Pietramurata - Dro (TN)
Quota partenza 250 Mt. circa Quota di arrivo 540 Mt. circa
Dislivello totale +140 per l'attacco
+150 Mt. la via (200 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 30' per l'attacco
2 h. 40' la via
Ore di discesa 40'
Esposizione Nord-est Giudizio sull'ascensione Scarsa
Data di uscita 09/04/2007 Difficoltà VI, VI+
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti
Alfio, Luigi, Mafalda.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata con temperature piuttosto alte. Il sentiero che conduce all'attacco è abbastanza evidente. Solo in alcuni tratti la roccia è buona, per il resto si presenta abbastanza friabile.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Vista la scarsa presenza di chiodi è fondamentale avere diversi friends (anche grandi) e cordini per proteggersi sui numerosi alberi presenti.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Pian della Paia è un altopiano boscoso sostenuto da pareti rocciose ricche di linee di salita. Su queste pareti sono stati designati tre settori: il primo è la "Parete Gandhi" che presenta una serie di vie in placca, il secondo è il "Transatlantico" che raccoglie numerose salite sportive piuttosto estreme e il terzo è il "Dain" ricco di itinerari che si snodano lungo diedri e fessure.
Sulle placche della "Parete Gandhi" si snodano itinerari sportivi mentre lungo le fessure e i diedri sono presenti numerose vie classiche come la via "Raffaella" aperta da Giuliano Stenghel e Walter Gobbi nel 1983.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca, oltrepassare il settore sportivo delle Placche Zebrate e, poco prima di arrivare a Pietramurata, svoltare a sinistra in direzione del crossodromo e dell'Hotel Ciclamino (indicazioni su cartelli di legno). Si parcheggia a lato dell'hotel in un ampio spazio.
Dal parcheggio aggirare sulla destra il crossodromo e poi salire ripidamente ne bosco seguendo il sentiero sino a quando sbuca su di una strada sterrata carrozzabile. La si percorre in salita fino al primo tornante dove la si abbandona per seguire la piccola traccia di sentiero che s'addentra nel bosco e che conduce alla base della parete. L'attacco è posto tra due avancorpi e per raggiungerlo occorre risalire un canalino. Sulla sinistra (viso a monte) lungo la rampa alberata corre la Via il magnesio dalla roccia mentre sulla destra è ben identificabile il nostro camino d'attacco (qui è presente un cavo metallico abbandonato).

1° tiro:
salire lo stretto camino formato tra la parete e il pilastro appoggiato. Sostare su una pianta pochi metri dopo il termine del camino.
25 Mt. IV, III.

2° tiro:
si tratta del tiro chiave della via, ma forse anche il più pericoloso per la friabilità della roccia. Raggiungere la sommità del pilastro dove è presente un chiodo con cordino e moschettone. Dopo aver rinviato si inizia a traversare verso destra (viso a monte) abbassandosi un poco (attenzione a non farsi calare troppo perché risalire è piuttosto problematico). Terminata la traversata salire pochi metri lungo un diedrino decisamente friabile. Continuare poi a traversare verso destra seguendo una rampa alberata sino a raggiungere la sosta attrezzata (1 fix). 40 Mt., III, VI+ oppure V+ e A0, III, chiodo con moschettone, 3 chiodi.

3° tiro:
dalla sosta salire verticalmente dapprima lungo ottime lame e successivamente lungo un diedro con roccia non sempre buona. Si sosta su di un albero con cordone con attaccato un vecchio nut ormai inutilizzabile. 40 Mt., V+, III, V+.

4° tiro:
dalla sosta salire lungo il diedro (roccia molto friabile) al termine del quale di percorre verso sinistra una piccola cengia sino a raggiungere la sosta (da attrezzare su di un albero). 20 Mt., V+.

5° tiro:
percorrere la fessura erbosa che sale in obliquo da destra verso sinistra sino a raggiungere una stretta cengia che si segue verso sinistra sino a raggiungere una pianta dove si attrezza la sosta. 35 Mt., IV, V+, II, 1 chiodo, 1 clessidra.

6° tiro:
dalla sosta traversare verso destra lungo il muro verticale. Superato un chiodo proseguire verticalmente sino alla sommità della parete Gandhi. La roccia nella seconda parte della lunghezza è pessima. 40 Mt., VI, V, III, 4 chiodi.
Discesa
Dal termine della via salire pochi metri nella boscaglia e seguire la traccia di sentiero (che pian piano diviene simile ad una strada) in direzione del Monte Casale. Raggiunto un primo bivio seguire a destra e al secondo a sinistra. Attenzione che dopo circa 500 metri (e dopo aver superato una specie di tavolo in roccia sulla sinistra) bisogna imboccare un ripido sentiero inizialmente poco visibile (bolli CAI lungo il percorso) che conduce sulla strada sterrata carrozzabile. Seguirla fino ad imboccare il sentierino percorso durante l'avvicinamento e che in breve riporta al parcheggio.

Note

E' possibile effettuare la salita lungo tutto l'anno per via della bassa quota e dell'esposizione a sud.

Commenti
Luca e Alfio si sono calati dalla seconda sosta dopo aver speso molto tempo sul traverso (per essersi abbassati troppo) e dopo che Luca ha fatto un voletto sulla terza lunghezza, per fortuna senza conseguenze!
   

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Bertoldo nel camino del primo tiro

Luca poco prima della partenza

   

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Alfio in uscita al camino

I tracciati delle vie: Raffaella e Via il magnesio dalla roccia