Descrizione
generale
Il Torrione del Pertusio è situato nella zona est della Grignetta ed offre alcuni brevi itinerari con difficoltà che spaziano dal IV fino ad arrivare al 7b della via Panta rei... tutto scorre.
La via Renata è stata aperta nel 1972 da Sergio Panzeri e Giacomo Stefani. Le difficoltà sono piuttosto sostenute e la salita si snoda tra diedri e fessure.
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio dei Piani Resinelli proseguire fino ad incontrare sulla destra una piccola chiesetta. Qui svoltare a destra e subito dopo a sinistra. La strada prosegue in piano per qualche centinaio di metri dopodiché inizia a perdere quota fino a raggiungere l'ex rifugio Alippi. Qui vi è anche un piccolo campeggio in corrispondenza del quale, sulla destra, c'è una stretta strada sterrata (via alle Foppe). Questa strada attraversa il bosco e conduce ad un piccolo gruppo di case di villeggiatura. Qui è possibile parcheggiare (pochi posti). In prossimità delle case parte il sentiero n. 9 che conduce al rifugio Rosalba. Percorrere il sentiero seguendo sempre le indicazioni "Sentiero delle Foppe". Ad un certo punto si incontrerà un'indicazione CAI in metallo fissata ad un grosso masso che indica verso sinistra il Torrione Ratti. Proseguire
sul sentiero principale (a destra) ancora per pochi metri raggiungendo la base di un grosso torrione (sulla sinistra), il Torrione del Pertusio.
A sinistra sale una piccola traccia che porta alla
base del diedro che si forma tra il Torrione ed il suo avancorpo. Qui è posto l'attacco. Sulla sinistra
(in placca) vi è una via chiodata a spit. La via Renata sale il diedro/fessura protetto con fittoni resinati. I primi due tiri sono in comune con la via Santo Domingo;
nello stesso punto attacca anche la via Leo Cerruti.
1° tiro:
attaccare sulla destra della parete. Salire i gradini erbosi fino a giungere all'inizio del sovrastante diedro. Da qui le difficoltà aumentano (IV+ poi V). Salire il diedro sfruttando gli appigli che offre la fessura fino a giungere alla sosta situata su di un terrazzino a destra.
30 Mt., IV+, V,
2 fittoni, 1 chiodo, 1 chiodo con cordone.
2° tiro:
tornare nel diedro (1 fittone, IV) e risalirlo. Dopo qualche metro le difficoltà aumentano (V, 1 vecchio chiodo).
Si giunge così ad una zona con massi instabili ma senza grosse
difficoltà tecniche. A questo punto è ben visibile una sosta
posta alla base di un lungo fessurone.
30 Mt., IV, V, III, 3 fittoni,
2 chiodi.
3° tiro:
salire la fessura sino al suo termine, indi affrontare le rocce decisamente più semplici portandosi sulla sinistra in direzione dell'evidente diedro che si segue sino al suo termine dove si sosta. 40 Mt., VI, IV, V, 4 fittoni, 5 chiodi.
4° tiro:
salire sul masso posto a sinistra della sosta e attaccare la
fessura con passo iniziale faticoso. Poi una placchetta porta ad un
masso strapiombante, superarlo sulla destra con buoni appigli e proseguire
dapprima su placca, poi per diedro fino alla cima.
40 Mt., VII- oppure VI e A0, V, IV, III,
3 fittoni, 1 spit, 2 chiodi.
Discesa:
-Percorrere la breve cresta per raggiungere la vera vetta del torrione e, giunti in prossimità di un foro naturale, scendere a destra (nord) per ripido canalino terroso fino a ricongiungersi al Sentiero delle Foppe e, in breve, alla base del torrione.
-Oppure è possibile scendere in doppia con tre calate di circa 50 Mt. lungo la via. |