Descrizione
generale
Il Torrione del Pertusio è situato nella zona est della Grignetta, ancora poco frequentata dagli scalatori, ed offre alcuni brevi itinerari con difficoltà che spaziano dal IV fino ad arrivare al 7b della via Panta rei... tutto scorre.
La via Santo Domingo è stata aperta nel 1973 da Germano Carganico e Andrea Mantovani. Risulta una salita molto interessante lungo diedri e fessure.
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio dei Piani Resinelli proseguire fino ad incontrare sulla destra una piccola chiesetta. Qui svoltare a destra e subito dopo a sinistra. La strada prosegue in piano per qualche centinaio di metri dopodiché inizia a perdere quota fino a raggiungere l'ex rifugio Alippi. Qui vi è anche un piccolo campeggio in corrispondenza del quale, sulla destra, c'è una stretta strada sterrata (via alle Foppe). Questa strada attraversa il bosco e conduce ad un piccolo gruppo di case di villeggiatura. Qui è possibile parcheggiare (pochi posti). In prossimità delle case parte il sentiero n. 9 che conduce al rifugio Rosalba. Percorrere il sentiero seguendo sempre le indicazioni "Sentiero delle Foppe". Ad un certo punto si incontrerà un'indicazione CAI in metallo fissata ad un grosso masso che indica verso sinistra il Torrione Ratti. Proseguire
sul sentiero principale (a destra) ancora per pochi metri raggiungendo la base di un grosso torrione (sulla sinistra), il Torrione del Pertusio.
A sinistra sale una piccola traccia che porta alla
base del diedro che si forma tra il Torrione ed il suo avancorpo. Qui è posto l'attacco. Sulla sinistra
(in placca) vi è una via chiodata a spit. La via Santo Domingo sale il diedro/fessura protetto con fittoni resinati.
I primi due tiri sono in comune con la via Renata;
nello stesso punto attacca anche la via Leo Cerruti.
1° tiro:
attaccare sulla destra della parete. Salire i gradini erbosi fino a giungere all'inizio del sovrastante diedro. Da qui le difficoltà aumentano (IV+ poi V). Salire il diedro sfruttando gli appigli che offre la fessura fino a giungere alla sosta situata su di un terrazzino a destra.
30 Mt., IV+, V,
2 fittoni, 1 chiodo, 1 chiodo con cordone.
2° tiro:
tornare nel diedro (1 fittone, IV) e risalirlo. Dopo qualche metro le difficoltà aumentano (V, 1 vecchio chiodo).
Si giunge così ad una zona con massi instabili ma senza grosse
difficoltà tecniche. A questo punto è ben visibile una sosta
posta alla base di un lungo fessurone. Ignorarla e obliquare a destra raggiungendo
un'altra sosta situata in cima al grosso masso a
destra della fessura.
35 Mt., IV, V, III, 3 fittoni,
2 chiodi.
3° tiro:
risalire il diedro/camino prestando attenzione alle zone coperte da erba. Spostarsi a sinistra in direzione dello spigolo fino a giungere ad un terrazzino erboso. Sulla destra c'è un grosso masso
a forma di pulpito e sopra la sosta attrezzata. 35 Mt., IV, IV+, 3 fittoni.
4° tiro:
salire la fessura a fianco della sosta puntando ad un grosso fittone resinato situato in alto ma ben visibile.
Proseguire nel diedro fin quasi al suo termine (2 chiodi).
Spostarsi poi in centro alla placca fino a raggiungere un
fittone e da qui in verticale verso quello successivo che
risulta essere anche l'ultimo. Obliquare a destra puntando alla vetta facendo attenzione a
non smuovere i numerosi sassi presenti.
40 Mt., IV+, V-, 3 fittoni,
4 chiodi.
Dalla sosta in pochi metri di roccette è possibile raggiungere
la cima più alta.
Discesa:
-Percorrere la breve cresta per raggiungere la vera vetta del torrione e, giunti in prossimità di un foro naturale, scendere a destra (nord) per ripido canalino terroso fino a ricongiungersi al Sentiero delle Foppe e, in breve, alla base del torrione.
-Oppure è possibile scendere in doppia con tre calate di circa 50 Mt. lungo la via Renata. Le calate sono molto verticali e conducono esattamente all'attacco. |