Descrizione
generale
La parete dell'Ir è di fatto l'unione di due fasce rocciose interrotte da una cengia lungo la quale transita il sentiero di discesa (o di accesso alla parete di Pezol). La via Gufetto è stata aperta in due momenti distinti: Florian Kluckner, Sandra Schieder e Walter Maino l'11 febbraio 2018 aprirono la parte bassa; Heinz Grill e Florian Kluckner nel marzo 2018 la parte alta.
La parte bassa corre su roccia ottima e l'arrampicata è divertente; la parte alta invece presenta alcuni tratti con roccia molto delicata e da verificare. Vale comunque la pena salire l'itinerario integralmente; in via sono presenti diverse protezioni ma occorre integrare con friend.
Il nome della via scaturisce dal ritrovamento di alcune penne di gufo durante l'apertura.
Attacco, descrizione della via
Da Arco imboccare la strada statale n. 240dir che sale verso Nago e raggiunta la frazione di Bolognano svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per il monte Velo. Imboccare la strada provinciale n. 48, superare la frazione di Gazzi e i successivi tornanti. Ignorare un tornante verso destra dove, nei pressi della curva, è presente una sbarra e continuare, superando altri tornati, fino ad arrivare ad un altro tornante, sempre verso destra, con una sbarra. Qui è presente una palina CAI con la scritta "Ir". Parcheggiare a fianco della strada (pochi posti disponibili).
Oltrepassare la sbarra e continuare lungo la sterrata fino ad incontrare sulla sinistra un grosso masso con un bollo rosso (e un bollo molto piccolo azzurro). Qui prendere la traccia verso sinistra che scende e che in breve conduce alle pareti. Ignorare le prime vie che s'incontrano e continuare a scendere sino ad arrivare alla base di un evidente diedro fessurato. L'attacco è evidenziato da una scritta azzurra con il nome della via. Continuando a costeggiare la parete si raggiunge l'attacco della via dell'Incontro.
1° tiro:
salire il diedro sfruttando la lama per poi proseguire lungo la rampa verso destra. Rimontare la paretina e traversare a sinistra sino a guadagnare la sosta (fix con anello+chiodo). 20 Mt., V+, IV+, VI-, 3 clessidre con cordone, 2 fix.
2° tiro:
rimontare il diedro e poi spostarsi a destra in placca. Proseguire in verticale sino alla sosta (fix con anello+clessidra con cordone).
20 Mt., V, VI-, V, 1 fix, 4 clessidre con cordone.
3° tiro:
spostarsi a destra e rimontare la parete. Traversare a sinistra su placca adagiata e raggiunto un pilastrino salirlo con decisione. Un sistema di fessure conduce alla sua sommità dove si trova la sosta (pianta+cordone).
30 Mt., V, V-, II, VI-, V, 6 clessidre con cordone, 2 chiodi.
4° tiro:
traversare a destra su comoda cengia sino alla sosta (fix con anello). 20 Mt., I.
5° tiro:
alzarsi in verticale lungo il diedrino; raggiunta una grande lama, rimontarla e poco dopo traversare a destra. Proseguire in verticale sino alla sosta (fix con anello+chiodo). 35 Mt., V-, IV, V-, 1 sasso incastrato con cordino, 1 fix.
6° tiro:
spostarsi a destra e proseguire in obliquo verso destra sino a uscire sul pultito. La sosta (clessidra con cordone) si trova poco dopo, a un metro dal sentiero di discesa.
30 Mt., VI-, V+, IV, III, 2 chiodi di cui 1 con cordone, 3 fix, 1 clessidra con cordone.
Trasferimento:
percorrere il sentiero verso destra (discesa) per circa una decina di metri e poi abbandonarlo per seguire una traccia verso sinistra (ometto) che conduce nei pressi di una falesia (vecchie corde fisse). Continuare a traversare (necessario abbassarsi) sfruttando una corda fissa. Al suo termine identificare il diedro di L7 e raggiungerne la base. Qui sostare (fix con anello).
7° tiro:
alzarsi lungo il diedro e sostare (fix con anello+clessidra con cordone) sulla sinistra in corrispondenza di una fascia di strapiombi.
25 Mt., VI-, V+, V, V+, 2 fix, 2 chiodi.
8° tiro:
salire la rampa verso destra e sostare (3 clessidre con cordoni). 15 Mt., IV+, III, 1 chiodo con cordone, 2 clessidre con cordoni.
9° tiro:
salire la spaccatura (prese da verificare) e traversare a sinistra quando possibile. Raggiunto il terzo fix (cordone lungo per azzerare) abbassarsi per circa 1 metro. Traversare a sinistra guadagnando così la sosta (fix con anello+clessidra).
25 Mt., V+, V, VI oppure A0, 3 fix, 2 chiodi, 1 clessidra con cordone.
10° tiro:
salire il muretto sfruttando risicati appigli
sino ad uscire sulla sua sommità dove si sosta (pianta+cordone+libro via).
25 Mt., VI oppure V+ e A0, 5 clessidre con cordone, 3 chiodi di cui 1 con anello.
Discesa
Dal termine della via alzarsi sino a raggiungere una sorta di selletta oltrepassata la quale il sentiero inizia a perdere quota e si allaccia a quello di accesso alla parete di Pezol. Seguendo la traccia verso sinistra (discesa) si raggiunge in breve la S6 e il sentiero di avvicinamento. |