Giornata serena con temperature calde ma non troppo per essere ancora ad agosto.
Il sentiero di avvicinamento/discesa percorre una pietraia formata da grossi massi senza particolari difficoltà, è
però necessario oltrepassare il torrente in qualche modo e, in caso di molta acqua, potrebbe essere difficoltoso.
La roccia in via è ottima, un po' lichenosa nell'ultima lunghezza forse perché non tutte le cordate la percorrono. |
Descrizione generale
La Parete del Disertore è situata di fronte al Sergent ed è meno frequentata rispetto a quest'ultima.
Il nome "Totem bianco"
è stato dato per via della pianta secca di colore biancastro che si trova alla terza sosta. L'itinerario venne aperto da Roberto Bonelli e Claudio Persico nel luglio del 1976, divenuto famoso per il caratteristico tetto a forma di "7" della prima lunghezza sul quale, tra l'altro, si concentrano le maggiori difficoltà della via.
Attacco, descrizione della via
La Valle dell'Orco è una valle lunga circa una quarantina di chilometri ed è percorsa dalla strada statale n. 460 che attraversa gli abitati di Pont Canavese, Locana e Noasca. Oltrepassato quest'ultimo paese si percorre una galleria di circa 3,5 Km. al termine della quale si svolta a sinistra. Si supera un masso inciso dalla famosa "Fessura Kosterliz" e
si parcheggia poco oltre, di fronte al campeggio.
Guardando dall'altra parte del fiume, la prima struttura rocciosa a sinistra del campeggio con alla base una pietraia a forma di cono,
è la Parete del Disertore. Incamminarsi sulla strada individuando il punto migliore nel quale attraversare il fiume, poi risalire la pietraia fino alla base della parete, appena a destra della fessura/tetto della prima lunghezza. Salire la spaccatura sulla sinistra a ridosso della parete fino un ripiano accanto ad una lama staccata, sotto la verticale del tetto della prima lunghezza (III). 1 spit indica l'attacco.
1° tiro:
obliquare verso destra fino a prendere la fessura che sale dritta fin sotto il tetto. Traversare verso sinistra sotto al tetto fino alla sosta (2 spit+cordone+maglia rapida).
25 Mt., V, VII- oppure A1, VIII- oppure A1, 3 chiodi (1 dei quali con cordino), 2 dadi incastrati.
2° tiro:
alzarsi 1 metro e superare lo strapiombo uscendone a sinistra. Poi verso destra per facile rampa fino alla sosta (3 spit+cordone+maglia rapida). 10 Mt., V+ oppure A0, IV-, 1 chiodo, 1 dado incastrato, 2 massi incastrati con fettucce.
3° tiro:
superare il muretto a destra della sosta, poi spostarsi facilmente a sinistra raggiungendo un diedro. Al suo termine superare verso destra lo strapiombino che lo chiude, traversare a destra circa 2 metri e salire per facili rocce obliquando verso sinistra sotto la verticale dell'evidente tronco secco (il
"Totem bianco"). Superare la placchetta raggiungendo la terrazza del Totem dove si trova la sosta (2 spit+cordone+maglia rapida). 35 Mt., IV-, IV+, 3 chiodi.
4° tiro:
traversare brevemente a sinistra e risalire la lama che porta alla base di una placconata interrotta a metà da una fascia strapiombante. Salire superando la fascia strapiombante dove forma una specie di angolo, poi proseguire per placca compatta obliquando leggermente a sinistra fino alla sosta (2 spit+cordone+maglia rapida) situata sulla sinistra di un grosso blocco strapiombante.
55 Mt., V-, V+, 1 sosta intermedia (2 spit+cordone+maglia rapida).
5° tiro:
superare il saltino sopra la sosta, indi obliquare a destra fino a raggiungere la fessura che si segue alzandosi un paio di metri per poi traversare a sinistra fino al suo termine dove si sosta (2 spit+cordoni+maglia rapida).
25 Mt., V-, IV, V-.
Discesa
La discesa avviene in corda doppia lungo la via:
1a. calata: 55 Mt. dalla S5 alla S3;
2a. calata: 40 Mt. dalla S3 alla S2;
3a. calata: 40 Mt. dalla S2 a terra.
Da qui, mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento, tornare alla macchina. |