Pala della Gigia - Via Benvegnù

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo del Moiazza Località di partenza Passo Duran (BL)
Quota partenza 1605 Mt. Quota di arrivo 2250 Mt.
Dislivello totale

+390 Mt. circa dal parcheggio all'attacco
+255 Mt. circa la via (350 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 549, Alta Via n. 1
Ore di salita 1 h. dal parcheggio all'attacco
4 h. 30' la via
Ore di discesa 1 h. 45' fino al parcheggio
Esposizione Sud Giudizio sull'ascensione Discreta
Data di uscita 11/07/2015 Difficoltà IV+, V
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Davide, Marcello, Franco.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata e calda. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente. La roccia in via è generalmente buona ma occorre prestare attenzione ad alcune banche detritiche.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio

Rifugio Carestiato (1834 Mt.), rifugio Passo Duran (1605 Mt).

Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Portare cordini e dei friend per integrare.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Via aperta da Umberto Benvegnù con Giovanni Campedel e Mario Tomè il 9 luglio del 1961 che sale la parete sud della Pala della Gigia sfruttando una successione di fessure e camini.
Poche le protezioni presenti ma la via risulta ottimamente integrabile. Evitare una ripetizione dopo recenti piogge perché l'itinerario resta a lungo bagnato.
Attacco, descrizione della via
Dal Passo Duran (raggiungibile sia da Agordo che da Longarone) imboccare il sentiero n. 549 che sale inizialmente lungo dei prati sino a raccordarsi con la strada sterrata (Alta Via n. 1) che conduce al rifugio Carestiato.
Percorrere solo pochi metri sulla carrozzabile fino ad una pianta sulla destra con bollo molto sbiadito e con inciso 'Jol'. Seguire il sentiero sino alla base della Croda Spiza. Traversare ora verso destra sino ad imboccare un canalino (presente una scritta rossa "Jol") e sbucare alla base della Torre Jolanda (sulla destra) e della Pala della Gigia (sulla sinistra). E' possibile evitare le prime tre lunghezze che risalgono lo zoccolo aggirando quest'ultimo sulla destra tramite un canale ghiaioso e poi una cengia che si segue verso sinistra.
Nel caso si parta dal basso e si percorrano anche queste prime lunghezze (scelta ottimale vista la brevità della via) bisogna individuare una zona strapiombante sullo zoccolo, spostarsi alla sua sinistra ed attaccare in corrispondenza di un canalino con mughi.
L'attacco è in comune con la Via del Topo alla Torre Jolanda.

1° tiro:
salire il canalino con mughi e proseguire su rocce articolate sino ad un chiodo. Qui sostare integrando con una bella clessidra.
55 Mt., II, III.

2° tiro:
proseguire senza percorso obbligato tendendo a sinistra. Sosta da attrezzare (clessidre). 30 Mt., III, 1 clessidra con cordone.

3° tiro:
proseguire ancora verso sinistra puntando alla Pala della Gigia. Raggiunta la cengia traversare a sinistra sin sotto ad una fessura che poi diviene camino. Qui sostare (1 golfaro cementato+clessidra attrezzare un poco più a destra). 30 Mt., III, II.

4° tiro:
salire la fessura che diviene camino superando un piccolo strapiombino. Portarsi poi a destra in direzione della sosta (2 chiodi).
45 Mt., IV, V-, IV.

5° tiro:
salire il diedro sopra la sosta e vincere con decisione un piccolo tetto. Sostare poco dopo (2 chiodi). 35 Mt., IV, V, IV-, 1 chiodo.

6° tiro:
continuare lungo il caminetto e le successive facili rocce sino a raggiungere la sosta (3 chiodi+cordini). 25 Mt., III, IV.

7° tiro:
mediante facili rocce raggiungere la cengia. Traversare a sinistra sin sotto un diedro/camino dove si trova la sosta (2 fix). 10 Mt., III, IV.

8° tiro:
rimontare la parete e seguire la fessura di destra; superare rocce verticali e traversare a sinistra portandosi in un
camino e sostare comodamente (1 clessidra con cordone). 30 Mt., IV, IV+, 2 chiodi.

9° tiro:
salire a destra della sosta lungo un pilastro. Riportarsi poi a sinistra nel camino e salirlo sino a quando questo è chiuso da un tetto. Qui uscire a destra e proseguire sino alla sosta all'inizio di un facile canale (1 chiodo+clessidra+cordone+maglia rapida).
40 Mt., V-, III+, IV, IV+, 3 chiodi.

10° tiro:
salire il canale; superare un masso incastrato e mediante le rocce di sinistra raggiungere la sommità dove si attrezza la sosta.
50 Mt., I, IV+, IV, III, 1 chiodo.
Discesa
La discesa avviene lungo la via Normale. Dalla sommità spostarsi verso est sfruttando delle deboli tracce (qualche ometto) e abbassarsi sino a raggiungere il sentiero di discesa della Torre Jolanda.
Portarsi in direzione dell'evidente ghiaione e discenderlo verso destra seguendo una vaga traccia e alcuni ometti.
Costeggiare la base delle pareti e poi risalire ad una sella tra la torre ed un avancorpo. Abbassarsi per il sottostante canale (II) fino a giungere nuovamente nei pressi dell'attacco.
Da qui rientrare al parcheggio percorrendo a ritroso i sentieri di avvicinamento.

Commenti vari

La salita è stata effettuata nell'ambito del XXI Corso IA della Scuola Regionale Lombarda di Alpinismo.

   

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Marcello sulle lunghezze dello zoccolo...

... e qui sul quarto tiro

   

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Davide supera il tetto del quinto tiro

Ottavo tiro

   

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Il bellissimo camino della nona lunghezza

L'inizio dell'ultima lunghezza

   
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