Cima Paganella/La Roda - Via Normale

 
Zona montuosa Dolomiti di Brenta - Sottogruppo della Paganella/Gazza Località di partenza Andalo (TN)
Quota partenza 1033 Mt. (parcheggio telecabina) Quota di arrivo 2125 Mt.
Dislivello totale

+1092 Mt. dal parcheggio al rif. La Roda (possibilità impianti)
-320 Mt. dal rifugio all'attacco
+300 Mt. la via (390 lo sviluppo)
-5 +25 Mt. per tornare al rif. La Roda

Sentieri utilizzati n. 602, 647
Ore di salita 20' dal parcheggio al rif. La Roda (utilizzando gli impianti)
40' dal rifugio all'attacco
3 h. 15' la via
Ore di discesa 20' sino al rif. La Roda
20' dal rif. al parcheggio
(usando gli impianti)
Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Sufficiente
Data di uscita 17/03/2012 Difficoltà III/IV+
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti

Claudia, Luigi.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata inizialmente velata ma che prima di mezzogiorno si è completamente rasserenata. Se non fosse stato per il forte vento avrebbe fatto anche caldo. Il sentiero per l'attacco, se non coperto dalla neve, è abbastanza evidente (attenzione in tal caso a sassi instabili nel Canalone Battisti). La roccia in via è nel complesso buona, però ci sono molte zone facili piene di detriti.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Il rifugio La Roda proprio sulla cima della Paganella.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Utili cordini per i vari mughi presenti ed un minimo assortimento di friends.
D'inverno, in base all'innevamento, potrebbero servire ramponi e piccozza per raggiungere l'attacco e magari anche in certi punti della via.
Caratteristiche dell'arrampicata
Descrizione generale
Dalla guida Il gruppo della Paganella di Heinz Steink
ötter:
"La Paganella, così riposante e boscosa verso nord, presenta a sud le sue belle pareti che balzano maestose contro il cielo formando una degna cornice alla conca trentina.
Fino ad una decina d'anni fa ben poche erano le vie di salita sui vari speroni e sulla classica "Roda" e tra queste la Normale e la famosa Diretta, che offre tutt'oggi all'alpinista una salita di indubbio interesse.
Ora le vie d'arrampicata sono diventate numerose e gli itinerari, tra i quali alcuni di suprema arditezza, percorrono ormai ogni lato della montagna offrendo al rocciatore un richiamo irresistibile. Portano la firma dei più bei nomi dell'alpinismo trentino e ne raccontano pertanto un po' la storia, segno tangibile dell'attenzione che i nostri giovani hanno dedicato alla loro montagna di casa. Ma anche se così conosciuta e vicina non è giusto ritenerla semplicemente una palestra perché la lunghezza di alcuni itinerari e l'impegno richiesto permettono di annoverare le salite tra le vere ascensioni di montagna..."
(Claudio Zeni).
Il gruppo della Paganella prende il nome dalla sua cima più elevata: un'altura tondeggiante, la Paganella, a quota 2125 metri.
Verso nord e ovest i pendii scendono a valle più o meno dolcemente e sono stati sfruttati per numerose piste da sci. Verso est e sud-est invece la parete precipita verticale con un'altezza che varia dai 100 ai 370 metri.
La Roda è la parete centrale della Paganella, arrotondata, sormontata da antenne televisive ed altri ripetitori. A nord della Roda, dopo il Canalone Battisti (salito dal geografo e socialista trentino con Riccardo Trenti nel 1903), si innalza lo sperone roccioso degli Spaloti di Fai mentre a sud si trovano lo Sperone Vettorato e lo Sperone Annetta.
Il 20 maggio 1922 V. E. Fabbro, A. Bianchi e F. Terschak aprirono il primo itinerario d'arrampicata sulla Roda che è tutt'ora utilizzato come via Normale. L'arrampicata, salvo pochi passaggi, è sempre facile e discontinua. Recentemente l'itinerario è stato riattrezzato con qualche fittone resinato.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere la cima della Paganella (a piedi oppure con gli impianti di risalita - solo andata € 11, A/R € 13,50) dove sono presenti il rifugio La Roda e la stazione meteorologica dell'Aeronautica Militare. Da qui è impossibile non notare gli imponenti ripetitori posti sulla cima della Roda accanto all' ex rifugio Cesare Battisti. Si scende tramite sentiero o pista da sci puntando all'imbocco dell'evidente canale posto a sinistra dei ripetitori e che separa la Roda dagli Spaloti di Fai.
Raggiunto l'imbocco del canale (parapetto di sicurezza in loco - sulla sinistra attacca la Ferrata delle Aquile) si scende, stando alla sua destra, tra mughi e ripidi pendii erbosi puntando verso destra ad un crinale che permette di entrare (sempre verso destra) nel Canalone Battisti. Lo si segue costeggiando più o meno la parete fino un ripido caminetto di qualche metro (corda fissa). Poi giù ancora nel canale abbastanza incassato (attenzione ai sassi instabili) fino a quando si allarga. A questo punto è ben evidente un pilastrino fessurato con alla sua destra una placca sormontata da una grossa nicchia. Più o meno al centro della placca attacca la via Normale (presente una sosta formata da uno spit verde ed 1 chiodo).

1° tiro:

dritti per placchetta fino una cengetta erbosa tramite la quale si traversa a sinistra fino a raggiungere il pilastro fessurato. Ci si alza leggermente raggiungendo così la sosta (2 spit+1 fittone). 45 Mt., III, IV-, 3 chiodi, 1 fittone.

2° tiro:
in obliquo verso sinistra seguendo il canalino fino al suo termine. Poi alzarsi per rocce rotte ed erba sino alla cengia con sosta (2 spit+1 fittone). 50 Mt., III, 1 fittone.

3° tiro:
salire la placca sopra la sosta aggirando lo strapiombo che la chiude verso destra. Ora salire dritti alcuni metri per poi obliquare leggermente a sinistra ad una specie di spigoletto che si risale sino alla sosta (2 sit). 45 Mt., IV-, III, 1 chiodo, 1 fittone.
Variante Battistata bassa: dalla S2 anziché salire la placca spostarsi a destra a prendere una fessura nascosta con placca a destra. Risalire tra fessura e placca per poi obliquare a sinistra verso il vago spigolo ricongiungendosi con l'itinerario originale.
50 Mt., V+, III, 3 chiodi (di cui 2 con cordino).

4° tiro:
dritti per rocce rotte fino una grossa terrazza erbosa inclinata. Oltrepassarla e poi riprendere a salire su rocce gradinate obliquando leggermente a sinistra sino alla sosta (2 fittoni). 60 Mt., III, II, III, 1 sosta intermedia (2 spit) al limite sinistro delle rocce.

5° tiro:
superare il bel muretto verso sinistra e poi proseguire per terrazza detritica puntando all'estremità sinistra della grande cengia posta sotto i tetti. Qui sostare (2 fittoni+1 spit) . 60 Mt., IV+, II, 1 chiodo ed 1 fittone posizionati vicini.

6° tiro:
salire la paretina superando un paio dei brevi strapiombini e poi obliquare leggermente a destra fino alla grossa nicchia dove si sosta (sp). Presente libro di via. 40 Mt., IV, V, III, 6 chiodi, 1 fittone.

7° tiro:
traversare a sinistra su cengetta per circa dieci metri fino 2 chiodi uniti da cordone. Indi salire obliquado verso sinistra raggiungendo lo spigoletto che si risale fino un mugo dove poter attrezzare una sosta. 55 Mt., IV, III, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (2 chiodi+cordone).

8° tiro:
in verticale entrando nella macchia di mughi. Attrezzare una sosta. 30 Mt., III, II.

Risalire tra mughi e pendii erbosi raggiungendo in breve la sommità della Roda dove sono presenti i vari ripetitori radiotelevisivi e l'ex rifugio Cesare Battisti.
Discesa
Dall'ex rifugio Cesare Battisti si ritorna in breve (15') sulla cima della Paganella.
Da qui si rientra alla macchina tramite sentiero oppure con gli impianti sciistici.
Note
In caso di forte innevamento del Canalone Battisti è possibile scendere dal canale più largo di sinistra, eventualmente effettuando una doppia dal parapetto. Ci si abbassa per circa 250 metri nel canale e poi si traversa verso destra su ripidi pendii erbosi fino al punto dove il Canalone Battisti si allarga.
Commenti vari

Ci sono molte possibilità per raggiungere la cima della Paganella. Noi abbiamo sfruttato gli impianti sciistici da Andalo (più comodi perché chiusi e al riparo dal vento) ma è possibile sfruttare anche quelli da Fai della Paganella.
Oppure partendo molto presto la mattina si può salire a piedi dai vari sentieri (o d'inverno con gli sci accanto alle piste).

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
Clicca sull'immagine qui sotto per accedere alla pagina web ViviDolomiti edizioni - libri di montagna e acquistarne direttamente una copia.

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Scendendo verso l'attacco nel Canalone Battisti

Claudia e Luigi sulla placca della prima lunghezza

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Luca sulla placca del terzo tiro

Il tiro chiave della salita che porta alla sosta nella nicchia

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Matteo sempre sul tiro chiave

Luca sul traverso iniziale della settima lunghezza

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Claudia sullo spigoletto che conduce alla settima sosta

La parete sud-est della Paganella con i tracciati delle vie:
Normale e Diretta. In verde il percorso per l'avvicinamento