Descrizione
generale
Il Monte di Mezzocorona fa parte del grosso gruppo della Costiera della Mendola che, a seconda dei versanti, degrada più o meno dolcemente verso i paesi sottostanti. Tra la Valle dell'Adige e la Val di Non offre una bella fascia rocciosa che arriva anche ad alcune centinaia di metri di altezza. Questo itinerario è stato aperto da Ugo Helfer, Paolo Piacini e Walter Tonincelli nel 1995 e supera direttamente l'evidente tetto visibile sulla destra della Torre di Visione. Arrampicata prevalentemente in artificiale con la lunghezza centrale quasi completamente in arrampicata libera ed anche un po' pericolosa per la scarsa chiodatura. A nostro modesto parere avrebbe forse avuto più senso chiodare per l'artificiale anche questa lunghezza salendo in maniera più diretta alla S2. In fin dei conti è un itinerario breve e poteva essere sfruttato completamente in artificiale.
Le protezioni sono ottime a fix da 10 mm. ed è anche possibile una ritirata in corda doppia.
Attacco, descrizione della via
Da Mezzolombardo (TN) seguire per la Val di Non. Raggiunto il valico della Rocchetta parcheggiare in un comodo parcheggio che fa da divisorio tra i sensi di marcia (bar ristorante nelle immediate vicinanze). Da qui è ben visibile il grosso tetto giallo dove passa la via. Attraversare la strada verso la parete e andare un poco a destra dove c'è una stradina forestale ed una palina che indica l'inizio del sentiero n. 516B verso la Torre di visione. Si segue il ripido sentiero fin sotto la verticale del tetto. Prima degli ultimi tornanti, con i quali ci si sposta troppo a sinistra, bisogna salire tra le piante per traccette molto vaghe. Il punto esatto in cui bisogna abbandonare il sentiero è indicato da un bollo circolare rosso su un masso sulla sinistra; appena oltre, su un masso a destra, segnavia bianco e rosso. Salire fino alla base della parete su terreno boscoso a tratti anche abbastanza ripido. Nella zona sinistra, più gialla, è presente una falesia (visibile anche un cavo metallico). Noi dobbiamo andare un po' più a destra dove una prima fascia gialla e molto lavorata conduce alla base dei successivi muri strapiombanti. Individuare l'attacco alla base di una breve fessura. Clessidra con cordone alla sua sinistra.
1° tiro:
alzarsi facilmente nella fessura e poi obliquare a destra fino alla pianta. Da qui portarsi contro la fascia strapiombante che si risale seguendo i numerosi fix. Difficile uscita dal tettino finale e sosta (2 fix+cordino+anello calata) appena sopra. 45 Mt., III, A2, numerosi fix.
2° tiro:
traversare brevemente a destra e poi alzarsi superando uno strapiombino. Spostarsi ancora a destra e poi seguire la bella placca ritornando a sinistra. Superare un difficile muretto oltre il quale un facile diedro giallo conduce in sosta (2 fix+cordino+anello calata).
40 Mt., VI, A1, IV, 4/5 fix.
3° tiro:
spostarsi a sinistra ed iniziare a salire il lungo strapiombo (secondo fix alto). Alla fine uscire con arrampicata libera in un canalino verso sinistra. Si raggiunge il crinale alberato sommitale dove si sosta (pianta da attrezzare). 45 Mt., A2, V+, numerosi fix.
Discesa
Prendere il sentiero verso sinistra che in breve porta alla sella della Torre di Visione (637 Mt.). E' possibile fare una brevissima deviazione fino in cima alla Torre di Visione dove c'è un bel punto panoramico sia sulle sottostanti Valle dell'Adige e Val di Non che sull'itinerario appena percorso. Dalla sella si continua la discesa (ricongiungendosi col sentiero d'avvicinamento) fino al parcheggio. |