Monte Gusela - Via Dallago/Menardi

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo del Nuvolau Località di partenza Passo Giau (BL)
Quota partenza 2236 Mt. Quota di arrivo 2595 Mt.
Dislivello totale +109 Mt. per l'attacco
+250 Mt. la via (265 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 452, 438
Ore di salita 30' per l'attacco
3 h. la via
Ore di discesa 1 h.
Esposizione Sud-ovest Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 05/07/2015 Difficoltà IV, V
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Alessandro.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata con temperature gradevoli. Il sentiero per l'attacco è ben tracciato ed evidente; quello di discesa presenta un tratto attrezzato. La roccia è ottima lungo tutto il percorso.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Le strutture ricettive presenti a passo Giau.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Dadi e friend fondamentali per integrare.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Delizioso itinerario aperto nel 1970 da Franz e Armando Dallago, G. Valle, A. Menardi, P. Michielli e D. Costantini che risale la parete sud-ovest del Monte Gusèla. Arrampicata logica, varia e mai banale che rende interessante questo itinerario dalle difficoltà contenute.
In via sono presenti diverse protezioni ma è necessario integrare.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere passo Giau (2236 Mt.) e parcheggiare. Qui imboccare il sentiero n. 452 che porta verso il Nuvolau. Dopo aver salito delle 'scale' si attraversa una zona con sassi e detriti vari. Subito dopo piegare verso destra e salire il ghiaione superando uno zoccolo roccioso. Piegare a sinistra portandosi verso la parete. La via attacca a sinistra di un grosso masso, in corrispondenza di un diedro (clessidra+cordone+chiodo).

1° tiro:
salire il diedro e proseguire poi sul suo lato sinistro sino a raggiungere un terrazzino dove si trova la sosta (golfaro+fix+chiodo).
25 Mt., IV.

2° tiro:
traversare a sinistra e risalire una lama (esposto). Proseguire sfruttando una larga fessura sino a raggiungere una nicchia dove si trova la sosta (2 chiodi). 15 Mt., V, III+, 1 chiodo.

3° tiro:
uscire a sinistra e proseguire lungo lo spigolo portandosi poi a destra in un diedrino. Quando il diedro diviene giallo, spostarsi a sinistra e proseguire lungo una placca sino alla sosta (2 chiodi+cordone). 45 Mt., IV-.

4° tiro:
a sinistra in direzione di una lama per poi continuare in verticale lungo un diedro. A metà diedro uscire a destra e proseguire in verticale entrando in un vago canale dove si trova la sosta (clessidra+cordone+chiodo). 40 Mt., IV, 1 clessidra con cordone.

5° tiro:
salire le rocce rotte puntando ad un pilastro a destra dell'evidente tetto giallo. Sostare (clessidra) a destra del pilastro. 40 Mt., I.

6° tiro:
rimontare il pilastro a sinistra della sosta. Superare una lama e proseguire fino ad un terrazzo dove si sosta (spuntone). 20 Mt., IV-.

7° tiro:
proseguire senza difficoltà sino a raggiungere una fessura che consente di guadagnare rocce più facili. Sostare (clessidra) poco dopo.
45 Mt., II, IV, II.

8° tiro:
salire leggermente a destra e, senza percorso obbligato, raggiungere la vetta dove si sosta (spuntone). 35 Mt., III, II.

Discesa
Seguire l'evidente traccia che scende verso nord e che, con un lungo giro, si raccorda al sentiero n. 438. Seguirlo verso destra, superare un tratto attrezzato, e congiungersi al sentiero d'avvicinamento. In breve si è nuovamente a passo Giau.

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-orientali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Alessandro sul secondo tiro

Matteo sulla terza lunghezza

   

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Roccia stupenda sul quarto tiro

Will sul settimo tiro

   

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Il Monte Gusèla con il tracciato della via Dallago/Menardi
 

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