Descrizione generale
Il Monte Gallo (567 Mt.) non è una montagna con una cima unica,
ma bensì un grosso monte sul quale possiamo individuare alcune cime
principali. Da ovest a est sono: il Pizzo Vuletta 393 (Mt.), il
Monte Santa Margherita (494 Mt., dove corrono le vie Il Canto del Gallo, Palermo in love, ecc.), il Pizzo Vuturo o dell'Avvoltoio (512 Mt.), il Pizzo della
Sella (567 Mt., che è la cima più alta del Monte Gallo), la Quota
527 o Ex semaforo.
Il Pizzo Coda di Volpe è un settore dell'Ex Semaforo e forma lo spigolo est del Monte Gallo con pareti molto
verticali e strapiombanti.
Questo itinerario è stato aperto da Roby Manfrè Scuderi e Giuseppe Maurici il 16
giugno 1984. Risale lo sperone biancastro tra i due grossi antri
della parete. Seppur sia un itinerario
dimenticato (la nostra dovrebbe essere la seconda ripetizione) non è invaso da vegetazione
che, seppur presente, non ostacola mai i movimenti e non toglie
bellezza alla via.
Seppur breve risulta essere un itinerario alpinistico poiché completamente da attrezzare
(anche le soste).
Attacco, descrizione della via
Raggiungere l'hotel "La Torre" a Mondello e parcheggiare.
Entrare a piedi nella riserva "Orientata di Capo Gallo" che si trova
proprio sul mare (necessario pagare per l'ingresso: € 0,50 a
persona, € 5,00 se si entra in macchina). Subito dopo il cancello
d'ingresso, guardando la parete a sinistra, si notano due grossi
antri strapiombanti di colore rosso/marrone separati da un pilastro
bianco. Puntare alla base del pilastro inizialmente per sentiero e
poi cercando il varco migliore attraverso erba, palme nane e rovi.
Noi, a causa della vegetazione, abbiamo attaccato probabilmente più
a sinistra della via originale alla base di una rampa erbosa
inclinata verso destra.
1° tiro:
salire la placchetta gialla, poi traversare a destra (passando sotto
un diedro giallo) fino a raggiungere una fessurina obliqua
verso destra. Salirla poi seguire un camino inclinato verso destra
che porta ad una grossa nicchia, sotto una placconata rossa, dove si
sosta (2 clessidre da attrezzare).
40 Mt., IV-, V-.
2° tiro:
uscire a sinistra dalla nicchia, obiquare verso sinistra fino ad un
diedro-camino con roccia che si sfalda. Salirlo alcuni metri poi
uscire a destra e traversare fino a alla base del successivo diedro
giallo. Attrezzare la sosta (2 clessidre, una sul lato destro ed una su
quello sinistro del diedro). 25 Mt., IV+, V+, 1 chiodo.
3° tiro:
salire il diedro fino ad una nicchia, spostarsi a sinistra ad un
diedrino che si sale un paio di metri per poi seguire la rampa verso
destra. Ultimo passo strapiombante per giungere nella grossa nicchia
dove bisogna attrezzare la sosta (1 clessidra in fondo alla
nicchia).
40 Mt., V-, III, V-.
4° tiro:
a destra della nicchia per un bel diedro fessurato che termina in
un'altra nicchia. Si sale a sinistra e poi si traversa a destra
portandosi alla base del diedro finale, a destra di una placca
bianca. Sosta da attrezzare nella fessura del diedro.
20 Mt., V+, V.
5° tiro:
seguire il diedro che, dopo i primi metri, piega a sinistra. Uscirne
a destra e per rocce semplici raggiungere la sommità del pilastro.
25 Mt., VII oppure A1, VI, IV+, II.
Discesa
Procedere nel senso opposto all'uscita (est) ed individuare il vago
sentiero (che diviene poi più evidente) da seguire. Inizialmente
in piano, poi in leggera discesa fino ad un canale alberato nel
quale ci si abbassa più rapidamente fino a delle case. Da qui in breve
al centro di Mondello e poi alla macchina (attenzione che dopo le
case la strada è privata e chiusa da un cancello.
Quindi dovrete chiedere a qualcuno di aprirvelo oppure trovare
un'alternativa...). PS: al nostro passaggio il cancello era rotto e
si poteva aprirlo a mano.
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