Monte Gallo/Ex Semaforo/Pizzo Coda di Volpe
Via Una Fessura Di Lì, Una Fessura Di Là

 
Zona montuosa Appennino Siculo - Monti della Conca d'Oro Località di partenza Mondello (PA)
Quota partenza 5 Mt. Quota di arrivo 170 Mt. (cima principale 567 Mt.)
Dislivello totale +45 Mt. per l'attacco
+120 Mt. la via (150 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 20' per l'attacco
3 h. 45' la via
Ore di discesa 45' fino alla macchina
Esposizione Nord-est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 08/01/2011 Difficoltà VII/VI, A1
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata molto serena e calda. Il sentiero per l'avvicinamento è invaso dalla boscaglia e bisogna cercare il punto migliore per evitare i numerosi rovi. La roccia in via alterna tratti in cui è molto bella ad altri nei quali richiede invece una certa cautela. 

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. Indispensabile una serie di friends (dallo 0,3 al 3 Camalot, magari raddoppiando il 2) e cordini poiché in via si trova un solo chiodo di passaggio

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Monte Gallo (567 Mt.) non è una montagna con una cima unica, ma bensì un grosso monte sul quale possiamo individuare alcune cime principali. Da ovest a est sono: il Pizzo Vuletta 393 (Mt.), il Monte Santa Margherita (494 Mt., dove corrono le vie Il Canto del Gallo, Palermo in love, ecc.), il Pizzo Vuturo o dell'Avvoltoio (512 Mt.), il Pizzo della Sella (567 Mt., che è la cima più alta del Monte Gallo), la Quota 527 o Ex semaforo.
Il Pizzo Coda di Volpe è un settore dell'Ex Semaforo e forma lo spigolo est del Monte Gallo con pareti molto verticali e strapiombanti.
Questo itinerario è stato aperto da Roby Manfrè Scuderi e Giuseppe Maurici il 16 giugno 1984. Risale lo sperone biancastro tra i due grossi antri della parete. Seppur sia un itinerario dimenticato (la nostra dovrebbe essere la seconda ripetizione) non è invaso da vegetazione che, seppur presente, non ostacola mai i movimenti e non toglie bellezza alla via.
Seppur breve risulta essere un itinerario alpinistico poiché completamente da attrezzare (anche le soste).
Attacco, descrizione della via

Raggiungere l'hotel "La Torre" a Mondello e parcheggiare. Entrare a piedi nella riserva "Orientata di Capo Gallo" che si trova proprio sul mare (necessario pagare per l'ingresso: € 0,50 a persona, € 5,00 se si entra in macchina). Subito dopo il cancello d'ingresso, guardando la parete a sinistra, si notano due grossi antri strapiombanti di colore rosso/marrone separati da un pilastro bianco. Puntare alla base del pilastro inizialmente per sentiero e poi cercando il varco migliore attraverso erba, palme nane e rovi. Noi, a causa della vegetazione, abbiamo attaccato probabilmente più a sinistra della via originale alla base di una rampa erbosa inclinata verso destra.

1° tiro:
salire la placchetta gialla, poi traversare a destra (passando sotto un diedro giallo) fino a raggiungere una fessurina obliqua verso destra. Salirla poi seguire un camino inclinato verso destra che porta ad una grossa nicchia, sotto una placconata rossa, dove si sosta (2 clessidre da attrezzare). 40 Mt., IV-, V-.

2° tiro:
uscire a sinistra dalla nicchia, obiquare verso sinistra fino ad un diedro-camino con roccia che si sfalda. Salirlo alcuni metri poi uscire a destra e traversare fino a alla base del successivo diedro giallo. Attrezzare la sosta (2 clessidre, una sul lato destro ed una su quello sinistro del diedro). 25 Mt., IV+, V+, 1 chiodo.

3° tiro:
salire il diedro fino ad una nicchia, spostarsi a sinistra ad un diedrino che si sale un paio di metri per poi seguire la rampa verso destra. Ultimo passo strapiombante per giungere nella grossa nicchia dove bisogna attrezzare la sosta (1 clessidra in fondo alla nicchia).
40 Mt., V-, III, V-.

4° tiro:
a destra della nicchia per un bel diedro fessurato che termina in un'altra nicchia. Si sale a sinistra e poi si traversa a destra portandosi alla base del diedro finale, a destra di una placca bianca. Sosta da attrezzare nella fessura del diedro. 20 Mt., V+, V. 

5° tiro:
seguire il diedro che, dopo i primi metri, piega a sinistra. Uscirne a destra e per rocce semplici raggiungere la sommità del pilastro.
25 Mt., VII oppure A1, VI, IV+, II.
Discesa
Procedere nel senso opposto all'uscita (est) ed individuare il vago sentiero (che diviene poi più evidente) da seguire. Inizialmente in piano, poi in leggera discesa fino ad un canale alberato nel quale ci si abbassa più rapidamente fino a delle case. Da qui in breve al centro di Mondello e poi alla macchina (attenzione che dopo le case la strada è privata e chiusa da un cancello. Quindi dovrete chiedere a qualcuno di aprirvelo oppure trovare un'alternativa...). PS: al nostro passaggio il cancello era rotto e si poteva aprirlo a mano.

Note

Fino al 2000, ossia in 16 anni, questa via ha avuto una sola ripetizione (resa nota) da parte di Fabrice Calabrese e Luigi Cutietta.
La nostra dovrebbe essere la seconda ripetizione di questa via.

Commenti vari

Nel periodo estivo attenzione alle numerose zecche.

   

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La placchetta dove abbiamo attaccato noi

Alla fine del diedro di L2, traversando verso la sosta

   

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Inizio del diedro della quarta lunghezza

A pochi metri dalla quarta sosta

   

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Due immagini del diedro fessurato col quale termina la via

   

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Sulle rocce finali

Foto di vetta verso il golfo di Mondello ed il Monte Pellegrino

   

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Uno sguardo sul golfo di Mondello e sul Monte Pellegrino

La parete con il tracciato della via